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God Of War: Ascension, Recensione di ChrisMuccio

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ChrisMuccio
view post Posted on 23/3/2013, 17:37 by: ChrisMuccio




GOD OF WAR: ASCENSION




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CASA: SONY
SVILUPPATORE: SANTA MONICA STUDIOS
GENERE: ACTION HACK 'N' SLASH
GIOCATORI: 1(FINO A 8 ONLINE)



God of War III rappresenta la conclusione(?) delle vicende di Kratos, ma porre fine ad una serie di cosi grande successo è indubbiamente una mossa molto difficile da mettere in atto. Ed infatti gli sviluppatori non tardarono a confermare che avremmo visto altri titoli ancora con protagonista il Fantasma di Sparta, pur senza momentaneamente concretizzarsi nel vero e proprio quarto capitolo. Largo invece a nuovi Prequel, con il primo di questi, l’ottimo Ghost of Sparta per PSP, arrivato nello stesso anno del terzo episodio regolare.
Dopo un paio d’anni di silenzio, i Santa Monica Studios gettano nella mischia un ulteriore Prequel della saga intera, stavolta per PS3 ed intitolato God of War: Ascension. Grande novità di questo titolo sarebbe stata l’inclusione di una modalità Multiplayer, mai vista prima nella serie.
Se ovviamente gli appassionati delle violente gesta di Kratos hanno gioito all’annuncio di questo nuovo episodio, la sensazione di avere a che fare con una palese operazione commerciale(basti vedere l’inclusione del solito Multiplayer Online, oltre ad andare ancora più indietro nel tempo narrativamente parlando) è assai forte.
Ascension giunge sugli scaffali dei negozi nel Marzo 2013: è tempo di scoprire se davvero siamo di fronte ad una “commercialata” senz’anima, o viceversa ad una piccola sorpresa.


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LA TRAMA

Nella Timeline della serie, Ascension si pone precedentemente ad ogni altro episodio uscito fino adesso.
Kratos ha già venduto la sua anima ad Ares, divenendo il suo servo e compiendo massacri in suo nome, versando anche il sangue di tanti innocenti. Tuttavia, durante l’attacco ad un villaggio ateniese, egli verrà ingannato da Ares ed ucciderà inconsapevolmente sua moglie e sua figlia(come narrato nel primo episodio della saga): Ares spiega allo Spartano che recidendo l’ultimo legame con il suo passato, egli è ora divenuto un vero e spietato guerriero. Tuttavia Kratos, sconvolto dal suo gesto, decide di voltare definitivamente le spalle al Dio della Guerra, cominciando a tramare la sua vendetta.
Tuttavia, una volta che si stringe un patto con un Dio, esso non potrà più essere reciso, pena l’intervento delle crudeli Furie, pronte a torturare tutti coloro che romperanno i patti. Kratos verrà imprigionato e torturato dalle Furie, ma la sua voglia di vendetta e redenzione gli dà la forza per distruggere le catene che lo bloccavano, iniziando la sua lotta con queste mostruosità: solo dopo averle definitivamente sconfitte egli sarà definitivamente libero dal suo patto con Ares, iniziando il cammino poi narrato nel resto della saga.
La Trama di God of War: Ascension verrà anche raccontata attraverso diversi Flashback che spiegheranno meglio come ha fatto Kratos a venire a conoscenza e delle Furie e come mai sia stato poi imprigionato.
Complessivamente, però, forse anche perché dal punto di vista narrativo siamo di fronte all’inizio della serie, Ascension appare meno epico rispetto agli altri episodi e privo di particolari sussulti o colpi di scena. Poco si vede del lato umano di Kratos, a differenza di quanto promesso dagli sviluppatori, e quelle poche scene di introspezione appaiono poco curate ed approfondite.
In senso positivo, però, c’è da sottolineare il fatto che la storia proceda coerentemente, senza creare alcuna incongruenza con il resto della saga. Peccato solo per un piccolo ma evitabile paradosso: è presente una breve fase subacquea nel corso dell’avventura, con il nostro “eroe” che riesce tranquillamente a respirare sott’acqua; tale abilità è conferita al possessore del Tridente di Poseidone, che tuttavia verrà rimediato da Kratos soltanto durante le vicende del capostipite. In linea teorica, dunque, Kratos non può respirare sott’acqua. Nulla di tremendo, data anche la brevità di tale fase acquatica, ma sarebbe il caso di non inciampare in questi “insignificanti” particolari: la coerenza narrativa ringrazia.
Tornando agli aspetti positivi, Ascension fa maggiore chiarezza su alcuni punti fondamentali della serie intera: verrà infatti meglio chiarito il rapporto tra Kratos ed Ares e le reali mire di quest’ultimo, oltre a scoprire tutta la verità sulle “visioni” che tormentarono il Fantasma di Sparta nel capostipite della saga.
In definitiva, sebbene priva di particolari sussulti e senza presentare momenti indimenticabili, la Trama di God of War: Ascension presenta comunque spunti interessanti ed importanti, che rendono ancora più chiara l’intera vicenda del Fantasma di Sparta.


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IL GIOCO

A conti fatti, God of War: Ascension è un “More of the Same”, dunque chi ha avuto modo di completare anche solo un capitolo della serie, sa già cosa aspettarsi. Le differenze sono minime, seppur presenti: il Combat System è stato sensibilmente modificato, con Kratos che eseguirà poche combo ma un maggior numero di proiezioni sfruttando le sue ormai storiche Lame del Caos; incatenare combo ed attacchi con successo, senza subire danni, porterà anche all’aumento di uno specifico indicatore che, una volta pieno, darà a Kratos la possibilità di eseguire un maggior numero di combo ed anche di effettuare un attacco speciale in grado di arrecare danni ingenti ai nostri avversari. Questa volta, inoltre, le Lame del Caos saranno la sola ed unica arma principale a nostra disposizione, ma almeno avremo modo di ottenere poteri speciali per le nostre spade proseguendo nell’avventura, ottenendo cosi poteri del fuoco, del ghiaccio, del tuono e della morte, che portano ad alcune variazioni nei danni e negli attacchi eseguibili(per esempio, con il poter del tuono potremo paralizzare i nostri avversari per qualche secondo, mentre con il potere della morte evocheremo mani demoniache o piccoli eserciti spettrali). L’alternanza di questi poteri può essere utile in diversi casi, a seconda anche del numero di nemici che ci ritroveremo ad affrontare contemporaneamente.
Presenti invece una discreta quantità di armi secondarie “usa e getta”, reperibili dallo scenario e che consistono in spade, giavellotti, scudi, fionde e mazze chiodate; queste armi, pur non godendo di una gran varietà di azioni eseguibili, possono essere di grande aiuto contro determinate tipologie di nemici, ad esempio i giavellotti sono utilissimi per danneggiare nemici volanti o troppo distanti dalla nostra posizione.
Qualche lacuna invece sul comparto difensivo, talvolta impreciso, specie quando si cerca di effettuare le parry in grado di darci vantaggio nei contrattacchi, al punto che è preferibile sfruttare salti o capriole come tattica difensiva.
Al solito, specie contro i nemici più grossi o i Boss, non mancheranno una buona quantità di QTE, che solitamente portano alla brutale uccisione del nemico di turno in cambio di una gran quantità di sfere rosse, verdi o blu, fondamentali per ricaricare le nostre energie o acquistare, come di consueto, i soliti potenziamenti per le armi ed i poteri nell’apposito menù. Al solito, troveremo anche scrigni in gran quantità, contenti ulteriori sfere rosse, oppure i classici Occhi di Gorgone o Piume di Fenice: 5 di questi oggetti comportano l’aumento rispettivamente della barra vitale o del mana, con il quale stavolta si eseguirà soltanto una sola abilità legata al fuoco di Ares.
Non mancano anche a questo giro numerosi enigmi ambientali, alcuni decisamente banali, altri invece già più ispirati, seppur complessivamente accessibili senza troppi sforzi. Molti di questi, come al solito, richiederanno il solito spostamento di leve o macigni, mentre altri ancora richiederanno l’utilizzo di alcuni oggetti magici in grado di poter rimodellare l’ambiente circostante o creare un “doppione” del nostro Kratos, indispensabile per tenere bloccate alcune leve e proseguire con l’enigma.
Insomma, a conti fatti, pur con qualche lieve variazione nel Combat System, Ascension è sempre il solito God of War, ormai non più in grado di sorprendere come un tempo, ma anzi sapendo di “già visto” in troppe occasioni. Avere sempre a che fare con i soliti enigmi e con nemici(tra l’altro meno vari rispetto al passato come tipologie) già visti in altra forma nei predecessori potrebbe iniziare a farsi decisamente stancante, considerato che siamo al sesto giro nei panni del Fantasma di Sparta.
Per fortuna, però, da segnalare una nota positiva: Ascension appare sensibilmente più impegnativo di altri episodi della saga, ed in alcuni punti si rivelerà anche piuttosto ostico(specie verso le fasi finali) se non si alterna sapientemente attacco, difesa e riflessi pronti. In particolare, alle difficoltà maggiori, ci sarà da sudare le proverbiali sette camicie, ed anche un veterano della serie potrebbe trovare diverse soddisfazioni nel grado di sfida proposto da questo nuovo Prequel.
Spettacolari anche le Boss Fight, anch’esse discretamente impegnative e ben realizzate nel loro svolgimenti, che si rivelano anche più appaganti di quelle viste in God of War III.
Questi aspetti positivi riescono a rendere complessivamente godibile anche questo Ascension, nonostante la sensazione di “minestra riscaldata” sia palese sin dalle prime battute: a meno che non si è davvero grandi fan della serie, Ascension potrebbe lasciare indifferenti molti giocatori, pur non essendo un titolo da buttar via.
Per finire, la Longevità: siamo più o meno sugli standard della serie(se si esclude il secondo capitolo, il più longevo della saga), con l’avventura principale che si completerà in circa 8 ore. Motivi per rigiocare l’avventura principale non ve ne sono troppi, a parte la presenza dei tosti livelli di difficoltà maggiori. A questo giro, come già accennato, è stato incluso il Multiplayer Online fino ad 8 giocatori. Dopo aver creato il nostro guerriero ed aver scelto una divinità a cui affiliarlo, eccoci subito catapultati nell’azione, in puro stile God of War, contro i nostri avversari, tra Deathmatch a Squadre, Cattura la Bandiera o Tutti contro Tutti, oppure perché no, anche scontri contro orde di Ciclopi. Sostanzialmente sono le classiche modalità che si possono trovare in un qualunque FPS Online, ma impostate in questa maniera possono rivelarsi anche molto interessanti, specie se si ama lo stile della saga realizzata dai ragazzi di Santa Monica. Certo, siamo pur sempre di fronte ad un Multiplayer inserito a forza in un titolo in cui teoricamente le sfide Online c’entrano poco e nulla.


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ATMOSFERA

Come già accennato nel paragrafo dedicato alla Trama, Ascension appare meno epico rispetto ai predecessori: mancano quei momenti di reale adrenalina e coinvolgimento visti nella Trilogia regolare, mentre si avverte molto meno la sete di vendetta che spinge il guerriero Spartano sin dagli esordi del 2005.
Le ambientazioni, comunque, continuano ad essere decisamente variegate e molto evocative, realizzate con gran cura anche nei particolari più piccoli, seppure in alcuni casi sembrano avere poco a che fare con la Mitologia Greca.
Mastodontico anche a questo giro il comparto grafico: pur con qualche piccolissimo bug e con un minor impatto rispetto a quanto visto tre anni prima con God of War III, Ascension spinge comunque a grandissimi livelli le capacità tecniche della PS3, rivelandosi uno dei migliori giochi disponibili per la console Sony sotto questo aspetto. Il motore grafico riesce poi a gestire egregiamente il tutto, senza mai un rallentamente evidente e con un ritmo sempre sostenuto anche nelle fasi più caotiche. Fluide come di consueto anche le animazioni, sebbene gran parte di esse continuano ad essere riciclate sin dal primo episodio.
Anche il sonoro è sempre di gran fattura: le musiche sono in linea con le atmosfere dell’opera e con quanto già sentito nei predecessori, mentre il doppiaggio appare curato e ben recitato in ogni frangente. Sommando il tutto, ci ritroviamo di fronte ad un altro successo estetico per la saga, che ha sempre dimostrato di essere al top sul versante tecnico.


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COMMENTO FINALE

Nonostante si tratti di un prodotto comunque dignitoso, God Of War: Ascension appare un po' come una minestra riscaldata, l'ennesimo prequel stavolta un po' forzato che nulla aggiunge e nulla toglie a quanto fatto con la splendida trilogia originale. Si tratta di un prodotto pensato principalmente per i fan della saga e dell'iconico Kratos, ben disposti ad approfondire ulteriormente il background del protagonista e giocarsi un titolo che non si discosta da quanto visto in passato. Chi invece non ha mai amato la serie non cambierà certo idea con questo capitolo, di suo comunque meno brillante rispetto a tutti i predecessori.
Sia ben chiaro che non siamo assolutamente di fronte ad un titolo mediocre o anonimo: Ascension riesce a regalare qualche piacevole ora di divertimento rivelandosi un Action Game solido.
Oltre ovviamente alla solita eccellenza in ambito estetico, nota assolutamente positiva è il sensibile incremento della sfida, che si avvertirà soprattutto giocando ai livelli di difficoltà maggiori, a tratti più impegnativi rispetto al passato.
In definitiva, God of War: Ascenion si lascia giocare con piacere, pur essendo probabilmente la "pecora nera" della grande saga dei Santa Monica Studios.

PREGI

- Sensibilmente Più Impegnativo rispetto ad altri Episodi della Saga
- Esteticamente Notevole
- Il Multiplayer, per quanto Forzato, potrebbe rivelarsi Interessante
- Alcuni Interessanti Retroscena Narrativi, che fanno Maggiore Chiarezza sul resto della Saga…

DIFETTI

- …ma complessivamente, la Storia non offre Spunti Memorabili
- Qualche Sbavatura nel Sistema Difensivo
- Enigmi per lo più Elementari
- E’ una palese Minestra Riscaldata, non più in grado di Stupire come un Tempo

VOTO FINALE : 7

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Edited by ~ChrisMuccio - 7/5/2019, 22:00
 
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