RYSE Games

Gears Of War 2, Recensione di ChrisMuccio

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/7/2019, 14:34
Avatar

Leggendario Maestro del Forum

Group:
Administrator
Posts:
4,738
Location:
Roma

Status:


GEARS OF WAR 2



519KKiUvXHL



CASA: MICROSOFT
SVILUPPATORE: EPIC GAMES
GENERE: THIRD-PERSON SHOOTER
GIOCATORI: 1-2 (FINO A 10 ONLINE)



STAVOLTA SI FA SUL SERIO... ANCORA PIU' SERIAMENTE

Gears Of War ha lasciato un profondo segno del suo passaggio: il grande Classico di Epic Games si è dimostrato la prima, forte Killer Application di Xbox 360, sconvolgendo nel frattempo le regole degli Sparatutto in Terza Persona e divenendo quindi una fonte di ispirazione per tanti altri sviluppatori. Negli anni successivi, infatti, i TPS aumenteranno esponenzialmente divenendo uno dei generi più diffusi della HD Generation, ma di fatto nessuno (o quasi) è riuscito ad eguagliare e superare il "maestro", un perfetto concentrato di giocabilità, idee e coinvolgimento come pochi altri titoli analoghi.
Nonostante ciò, il primo Gears mostrava comunque alcuni margini di miglioramento, limiti che Epic si impone di superare con l'attesissima uscita del secondo capitolo della serie, bramato e desiderato da tutti i possessori della console Microsoft.
Rilasciato negli ultimi mesi del 2008, Gears Of War 2 non solo conferma tutti i punti forti del predecessore, ma riesce anche a migliorarlo nei suoi aspetti critici, dimostrandosi un seguito ancora più grosso e, soprattutto, riuscito. Senza troppi giri di parole, Gears Of War 2 è uno dei migliori TPS mai concepiti, tranquillamente sul podio delle migliori esclusive X360 mai realizzate. Analizziamo il perché di questo enorme successo.


masterbit-theater-gears-of-war-2_ms2f




LA GUERRA CONTINUA

Due anni dopo l'esplosione della bomba solare nei tunnel delle Locuste, la guerra non è ancora finita. Sebbene la bomba abbia avuto come effetto quello di danneggiare seriamente le forze nemiche ed eliminare i campi di allevamento Kryll, gli umani del pianeta Sera non sono riusciti a sconfiggere le Locuste che, al contrario, si sono riorganizzate e hanno continuato senza sosta il tremendo conflitto che prosegue da oltre 15 anni e che ha messo in ginocchio il mondo intero.
Per gli umani la sola speranza di salvezza resta Jacinto, l'ultima roccaforte ancora intatta: qualora dovesse cadere nelle mani delle Locuste, per gli uomini non ci sarebbe più nulla da fare.
Marcus Fenix continua la battaglia, sempre affiancato dai suoi compagni della Squadra Delta: Dominic Santiago, Augustus Cole e Damon Baird. Il conflitto è ormai alle porte di Jacinto, e le Locuste iniziano le prime avanzate per la conquista dell'enorme altopiano. Affiancati ora da molti altri Gears, la Squadra Delta si prepara a portare il cuore della guerra direttamente nel Vuoto, il sottosuolo di Sera dal quale provengono le Locuste.
Per Dom non si tratta soltanto di porre fine alle ostilità: sta cercando anche sua moglie Maria, sparita molto tempo prima e probabile prigioniera del nemico. Per lui, quindi, lo scontro è più personale che mai, ma è sempre pronto ad affiancare l'amico fraterno Marcus in quella che si preannuncia una battaglia ancora più ardua rispetto a quella combattuta sei mesi prima: stavolta è davvero in gioco il destino dell'umanità.
In Gears Of War 2 il comparto narrativo riveste ora un ruolo più centrale rispetto al predecessore, pur restando comunque un elemento non primario all'interno della produzione. Più dialoghi e maggiormente articolati, una maggior caratterizzazione dei personaggi (Dom su tutti, che regala alcuni dei momenti più coinvolgenti della storia grazie alla sua incrollabile fede nei confronti dell'amata Maria) ed eventi gestiti con maggiore enfasi sin dalle prime battute della campagna regalano una storia sicuramente non eccezionale ma comunque godibile e sufficientemente intrigante, che si conclude con un finale semplicemente magistrale ed evocativo, forse inaspettato all'interno di un prodotto tutto incentrato su soldati dai muscoli ipertrofici e dalla battuta ignorante sempre pronta.
Le battute sopra le righe restano sempre (e in tal senso il mitico Cole si lascia andare a momenti esilaranti in cui mostra tutta la sua genuina, carismatica esuberanza), ma si sottolinea in maniera più decisa il sentimento di fratellanza che accomuna Marcus e i suoi compagni, realmente pronti a sacrificarsi pur di riuscire a porre fine alla guerra. Anche per questi tratti, Gears Of War 2 intrattiene e, perché no, coinvolge in più momenti.


136488.gears-of-war-2.sqhbu_jpg_750x400_crop_upscale_q85




COME MIGLIORARE UN TITOLO ECCELSO

L'offerta ludica di Gears Of War 2 non si discosta troppo da quanto offerto dal capostipite, condividendo lo stesso Gameplay di base e tutte le sue meccaniche: tornano le coperture dinamiche, le ricariche attive, tutte le armi e gli stessi ritmi frenetici. Sulla carta siamo davanti al tipico "more of the same", termine che non deve essere per forza inteso negativamente, specie quando la base di partenza è così forte e solida come quella del primo Gears.
Ma Epic Games ha comunque fatto in modo di tirare fuori dal cilindro un seguito che riprendesse tutte le caratteristiche del primo gioco e le portasse su un livello superiore sia in termini quantitativi che qualitativi. E alla resa dei conti riesce appieno nel suo scopo.
Gears Of War 2 è infatti un prodotto ancora più grande ed avvincente del predecessore, e tocca vette di eccellenza tali da renderlo non solo uno dei punti più alti mai toccati dall'X360, ma anche uno dei migliori TPS di sempre. E per riuscire in questo ha "semplicemente" aggiunto una maggior quantità di armi e tipologie di nemici da affrontare, una campagna più longeva e situazioni di gioco più variegate con alcune trovate interessanti, sebbene si passi alla fine quasi tutto il tempo a sparare contro ogni Locusta che si muove.
Le armi del predecessore hanno tutte le stesse funzioni già conosciute, con giusto caricatori meno capienti in alcuni casi (come il Lancer, ad esempio, dotato di 100 colpi in meno); la ricarica attiva perfettamente eseguita permette di potenziare il caricatore successivo, viceversa una ricarica mal coordinata può inceppare l'arma rendendoci vulnerabili per alcuni secondi. Anche stavolta, inoltre, gli slot per l'equipaggiamento sono quattro in tutto: due per le armi principali, uno per le pistole, e uno per le granate.
Tra le nuove armi ne troviamo alcune di ingente peso che non possono essere riposte nell'inventario, richiedendo dunque il loro abbandono qualora si decidesse di passare a un'altra delle nostre bocche di fuoco a disposizione. La loro efficacia, però, compensa la lentezza dei movimenti, e possono tirarci fuori dai guai in più occasioni.
Assai devastante il Mulcher, una sorta di gatling gun che fa letteralmente a pezzi qualunque nemico alla sua portata grazie a colpi potenti e di enorme rapidità. Il Mortaio, invece, è un prezioso alleato per gli attacchi da lunghe distanze: dopo aver calibrato bene le distanze, si sparerà un razzo che, prima di toccare terra, si disintegra in piccole bombe multiple che fanno terra bruciata attorno alla loro zona d'impatto. Alcune Locuste di grossa taglia sono inoltre dotate di Mannaie, che possono essere rubate e si dimostrano estremamente efficaci nel corpo a corpo, dilaniando i nemici in pochi attimi. Infine, è possibile trovare degli enormi scudi con i quali difendersi dai proiettili nemici, sebbene in questo modo è possibile equipaggiare solamente pistole, essendo una delle due mani impegnata a sorreggere lo scudo.
Tornando invece alle armi standard, il vecchio Hammerburst delle Locuste è stato modificato e adesso, anziché sparare brevi raffice di proiettili, ha una maggiore cadenza di fuoco e infligge danni più consistenti. E' stato poi aggiunto uno spettacolare lanciafiamme, lo Scorcher, con il quale arrostire ogni ostilità nelle vicinanze grazie anche alla sua ampia portata. Tra le pistole la sola novità è rappresentata dalla Gorgon, che spara rapidissime raffiche di proiettili. Maggior varietà anche tra le granate: oltre alle classiche esplosive, sono state aggiunte le granate incendiarie e quelle ad inchiostro, che rendono il terreno su cui impattano inagibile per qualche secondo, arrecando forti danni a tutti coloro nei paraggi, alleati o nemici che siano; adesso le granate possono anche essere attaccate direttamente sul corpo delle Locuste, ottenendo in questo modo il massimo danno possibile.
Sono state aggiunte ulteriori meccaniche in combattimento: adesso è infatti possibile danneggiare le Locuste al punto da metterle in ginocchio, potendo in questo modo eliminarle attraverso esecuzioni, oppure sfruttarle come scudi umani e minimizzare i danni. Anche il fattore danno è stato modificato: se infatti nel primo capitolo era morte istantanea dopo aver accumulato un tot di danni, in Gears 2 il nostro personaggio verrà incapacitato e striscerà a terra in attesa di essere salvato da un compagno; in questi casi saremo totalmente indifesi e, a meno di un pronto intervento degli alleati, il nostro destino è quello di morire dissanguati oppure giustiziati dalle Locuste. Ad ogni modo, i Checkpoint sono piuttosto frequenti, e molto difficilmente si è costretti a dover ripercorrere intere aree di gioco in caso di sconfitta.
Ciò comunque non toglie che Gears 2 ha i suoi bei momenti impegnativi, specie giocando da Difficile in su, dove l'offensiva delle Locuste sarà spesso brutale e non darà tregua un attimo. Tra l'altro il nemico può vantare nuove unità tra le sue fila, a partire dai fastidiosi Ticker, piccoli esserini striscianti caricati con bombe esplosive e con tendenze kamikaze, che li rendono un pericolo se troppo ravvicinati al nostro gruppo. Temibili anche i Reaver, mostri volanti già visti in realtà alla fine del primo episodio ma qui presenti in maggior numero e, tra l'altro, anche in combattimenti a terra, dove a suon di zampate e missili possono mettere rapidamente in ginocchio tutto il team.
I Boomer sono ora equipaggiati non solo con il Boomshot, ma anche con Mulcher, Mannaie e Scudi, e continuano ad essere sempre la minaccia maggiore per Marcus e i suoi compari. Assenti questa volta i Berserker, che lasciano però spazio a qualche Boss Fight inedita (ma presenti comunque in numero piuttosto limitato); alcune di queste battaglie hanno la loro dose di epicità, mentre delude un po' lo "scontro finale", in realtà neanche un vero e proprio scontro, quanto piuttosto un'escamotage narrativo per dare vita alla memorabile sequenza conclusiva. Ma questo è forse l'unico momento negativo di una campagna altrimenti eccezionale dall'inizio alla fine.



Ciò che rende la Campagna di Gears Of War 2 ancora più appassionante rispetto a quella offerta dal primo capitolo è la sua maggiore intensità già dalle prime fasi di gioco. Il ritmo è decisamente più elevato e i toni fortemente epici già nella fase iniziale, quando inizia il cammino verso il mondo sotterraneo delle Locuste. Non c'è un secondo di tregua e non mancano fasi fuori di testa che rendono il tutto ancora più avvincente e spettacolare (basti pensare alla fase all'interno di un verme gigante, o quella a bordo di una zattera in piena battaglia su un lago sotterraneo). Aggiunte anche fasi a bordo di "veicoli" particolari che danno un tocco di varietà in più al tutto, e la maggior varietà di armi, nemici e combattimenti su larga scala fanno in modo che questo titolo, potenzialmente ripetitivo (in fondo si spara senza sosta), riesca a non annoiare mai, nemmeno per un secondo, tanto è ben realizzata ogni sua singola componente.
Il tutto tiene incollati allo schermo per una decina di ore, una durata maggiore rispetto alle 6 ore circa del predecessore. Anche stavolta è possibile giocare l'intera avventura in cooperativa sia Offline che Online, aumentando dunque il fattore rigiocabilità e rendendo ancora più spettacolare tutto il gioco. Rigiocabilità garantita anche dalla presenza di svariati collezionabili sparsi lungo gli scenari e presenti in numerio maggiore rispetto al passato.
Gears 2 resta un titolo dall'impostazione sostanzialmente lineare, ma trovare tutti gli oggetti collezionabili non è semplicissimo, considerato che alcuni sono ben nascosti. Stavolta però la raccolta non si limita alle semplici piastrine COG, ma anche a veri e propri documenti che svelano vari retroscena sulla storia e sull'universo di Gears Of War in generale. A maggior ragione, dunque, vale la pena perdere un po' di tempo per metterci a cercare tutti questi oggetti senza lasciarsene sfuggire nessuno.
Il tutto senza dimenticare il Multiplayer Competitivo Online, adesso ancora più vario e frenetico grazie alle aggiunte e le varie modalità di gioco disponibili. Ma la vera differenza è rappresentata dall'inedita Orda, una modalità di gioco che ha fatto scuola e, ancora una volta, divenuta fonte di ispirazione per sviluppatori sparsi in tutto il mondo. Come si intuisce dal nome, in questa modalità lo scopo è sconfiggere varie orde di Locuste e sopravvivere il più a lungo possibile, magari arrivando proprio in fondo a tutta la sfida, composta da ben 50 orde che offrono un numero sempre maggiore di Locuste e sempre meglio armate; tra un turno e l'altro è possibile comunque rifiatare un attimo, recuperando nel frattempo fondamentali risorse per il proseguo della battaglia. Completarla non è certo una passeggiata, sebbene ci sia comunque la possibilità di giocarla in multiplayer sia locale che in rete: l'unione fa la forza e qui serve eccome. La sfida che propone, e le insidie sempre maggiori ondata dopo ondata, rendono tale modalità davvero avvincente, spingendo a provare e riprovare fino a quando non si ottiene l'ambita vittoria. Nella sua semplicità concettuale, questa è comunque una delle trovate più riuscite proposte dal genere TPS.
E sommando tutti questi svariati elementi, si capisce come Gears Of War 2 sia meritatamente da considerarsi come uno dei più grandi TPS mai realizzati.


51hp0DC274L




UNREAL ENGINE IN STATO DI GRAZIA

Con il primo Gears Of War fece il suo esordio anche l'Unreal Engine 3, che lasciò letteralmente di stucco il mondo intero grazie alle sue enormi capacità tecniche. Essendo pur sempre la prima prova, i margini di miglioramento erano ovviamente concreti, ma ciò comunque non sminuisce l'importante impatto che ebbe il motore grafico di casa Epic, uno dei motivi che contribuirono al successo del capostipite.
Con Gears Of War 2 siamo a livelli visivi ancora più stratosferici rispetto a due anni prima. Certo, l'impatto generale non lascia quella sensazione di stupore provata prima, e in fondo alcuni aspetti come le animazioni sono rimaste invariate (incluso il fastidioso "effetto ragdoll" dei corpi senza vita di nemici e protagonisti), ma il livello di dettagli generale e di pulizia dell'immagine raggiunge ora vette apparentemente insormontabili. Senza troppo giri di parole, Gears 2 è tra i migliori titoli, visivamente parlando, della sua generazione, e l'Unreal Engine dimostra ancora una volta di essere uno dei motori grafici più imponenti nel panorama videoludico, dando vita adesso ad effetti di luci e ombre ancora più curati e realistici rispetto al predecessore.
Splendidi e ancora più curati gli scenari, con picchi rappresentati dalle città ormai abbandonate o sprofondate, e dalle temibili roccaforti sotterranee delle Locuste, che brillano in termini di cura nei particolari. I volti dei personaggi risultano adesso più puliti e credibili, evidente soprattutto nei momenti di stupore dei protagonisti durante alcuni momenti chiave della storia.
In termini di atmosfera, pur mantenendo un'impostazione simile al primo capitolo, forse si avvertono con meno forza quelle tinte horror e di totale mistero e degrado che fecero furore nella prima avventura. Ora si è tutti pienamente concentrati sulla battaglia definitiva, e la maggior tensione data dagli scontri fanno venire meno quel senso di abbandono e smarrimento provato due anni prima. In positivo, però, esplorare il sottosuolo totalmente inesplorato e dominato dal nemico offre comunque la sua sana dose di tensione e coinvolgimento.
Venendo al comparto sonoro, anche le tonalità non sono state particolarmente stravolte, e si alternano sottofondi carichi d'atmosfera a brani ben più adrenalinici durante gli scontri. Le musiche svolgono egregiamente il loro compito, ma tra tutte le tracce a brillare di luce accecante è il magistrale tema principale del gioco, "Hope Runs Deep", che lascia semplicemente la pelle d'oca non solo per come è orchestrato, ma anche perché fa capolino durante i momenti più significativi della Campagna (la fase iniziale e il filmato conclusivo), rendendola ancora più epici e memorabili di quanto già non siano di base.
Bene infine il doppiaggio italiano, non perfetto ma comunque più curato rispetto al predecessore.


xbox15_08_gearsofwar2-768x432




HOPE RUNS DEEP

"Bigger, better and more badass". Quando Cliff Bleszinski, creatore di Gears Of War, descrisse il secondo episodio della serie con queste parole a pochi mesi dalla sua uscita, stava in fondo effettuando una ovvia strategia di marketing volta a pubblicizzare al meglio il suo prodotto. Una mossa che del resto fanno tutti nel tentativo di spingere le vendite e attirare l'attenzione, sebbene in tanti casi delle esternazioni simili possono rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio quando non corrispondono alla realtà dei fatti.
Ma questa volta, CliffyB non si stava allontanando troppo dalla realtà: Gears Of War 2 ha rispettato appieno lo slogan che gli è stato cucito addosso, dimostrando con i fatti che era tutto vero.
Gears 2, semplicemente, riprende quanto fatto con il primo, già importante episodio, e lo porta su un livello qualitativo ulteriormente superiore, migliorandolo praticamente in ogni aspetto: ludico, tecnico o contenutistico che sia, tutto risult ancora più grande ed avvincente rispetto al primo Gears Of War, e ciò che resta nelle mani del giocatore è uno dei migliori TPS mai realizzati.
Una campagna ancora più frenetica, avvincente e spettacolare, con maggiori contenuti ed alcune trovate azzeccate che la rendono anche più varia, unite ad un comparto visivo per l'epoca pazzesco e una maggiore durata e rigiocabilità, sono ciò che servivano per elevare il concept originale, rendendo Gears 2 un'opera imprescindibile. Un comparto Online all'avanguardia e l'aggiunta di quella modalità Orda che ha fatto scuola sono ulteriore gasolio per il serbatoio apparentemente inesauribile del titolo Epic Games.
E questo nonostante la base ludica, in fondo, sia la medesima del predecessore e senza grossi stravolgimenti. Continua ad essere assai lineare e gli eventi scriptati pochi non sono di certo.
Ma nell'insieme, Gears Of War 2 si impone come uno dei migliori titoli mai apparsi su Xbox 360. Ancora una volta, vestire i panni di Marcus, Dom e la Squadra Delta è solo una fonte di enorme piacere.


PREGI

- Campagna avvincente dall'inizio alla fine, con un ritmo più intenso e alcune trovate inedite che la rendono più varia
- Storia più interessante e meglio articolata rispetto al predecessore
- La Modalità Orda è, nella sua semplicità, un'aggiunta di enorme peso
- Longevità maggiore e rigiocabilità assicurata
- Online di livello
- Visivamente rifinito e ancora più spettacolare
- Atmosfera ancora molto immersiva, anche grazie al sapiente uso delle componenti sonore

DIFETTI

- La base ludica è sempre la medesima e si trascina la forte linearità che potrebbe non piacere a tutti
- Gli script abbondano e, anche in questo caso, potrebbero non piacere a tutti

VOTO FINALE : 9.5

Video
 
Web  Top
view post Posted on 22/7/2019, 12:36
Avatar

Spammatore folle

Group:
Member
Posts:
3,016
Location:
Genesis

Status:


Che dire? Il miglior TPS mai realizzato, ogni altra idea è pregata di astenersi :lol:
Questo è quello che succede quando prendi un'ottima base e la esalti all'estremo, lasciando che possa far esplodere tutti i possibili meriti, tra cui la varietà e l'orda.
Anche graficamente è così potente che già solo aumentando le texture e mettendo un filtro avrebbe un impatto visivo pari o superiore a tutti i giochi in terza di questa gen, basti pensare alla carica verso Landown in cui c'erano centinaia di locuste caricate in tempo reale con brumak e corpser, per non parlare poi della grandinata...

Meraviglioso, a mani basse la miglior esclusiva per 360, ottimo lavoro per averlo recensito Chris :ok:
 
Top
view post Posted on 23/7/2019, 16:05
Avatar

Leggendario Maestro del Forum

Group:
Administrator
Posts:
4,738
Location:
Roma

Status:


Grazie Warden ^_^

Anche per me la miglior esclusiva X360 di sempre, e in generale uno dei migliori giochi di tutta la scorsa generazione.

In questi giorni pubblicherò anche la Recensione di Gears Of War 3 :ok:
 
Web  Top
2 replies since 21/7/2019, 14:34   83 views
  Share