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Untitled Goose Game, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 18/10/2020, 12:09
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UNTITLED GOOSE GAME



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CASA: PANIC
SVILUPPATORE: HOUSE HOUSE
GENERE: PUZZLE/STEALTH
GIOCATORI: 1-2

UN GIORNO NELLA VITA DI UN’OCA DISPETTOSA


Vestire i panni di un’oca e andare a importunare la gente, facendo dispetti, rubando le loro cose e scatenando persino litigi. È questa l’idea alla base di Untitled Goose Game, un titolo inconsueto, fuori di testa già dal nome scelto, il più tipico dei nomi provvisori divenuto però definitivo. Già così si capisce quanto i ragazzi di House House, piccolo team australiano con sede a Melbourne, vogliano rompere gli schemi, creando un prodotto che mescola elementi Puzzle e Stealth, dove umorismo e situazioni paradossali dominano la scena nel frattempo che l’infame oca da noi controllata starnazza senza sosta, deridendo i poveri paesani finiti vittime dei suoi scherzi.
Untitled Goose Game esordisce su PC e Switch in formato digitale nel Settembre del 2019, per poi arrivare anche su PlayStation 4 e Xbox One nel dicembre dello stesso anno. L’unicità dell’opera ne decreta il successo, arrivando ad essere scaricata più di un milione di volte e facendo breccia nel cuore dei giocatori. Esattamente un anno dopo, a cavallo tra fine Settembre e inizio Ottobre del 2020, ecco arrivare anche l’edizione fisica su PS4 e Switch, riportando il simpatico titolo sotto i riflettori. Non siamo davanti a un capolavoro, eppure Untitled Goose Game ha un gran cuore e strappa risate genuine, quanto basta per dargli una meritatissima chance. Anche perché, ogni tanto, non è poi così male interpretare il “cattivo”, seppur nei panni di una semplicissima oca starnazzante!



ANDIAMO A IMPORTUNARE LA GENTE

Il gioco inizia proprio così, con un “honk” della nostra inusuale protagonista, pronta per una giornata di danni in paese contro chiunque gli capiti a tiro. La papera (o il papero? Chissà) esce dalla sua tana e si dirige subito verso la prima abitazione e fare i primi danni. L’animale digitale si comporta proprio come una vera oca: cammina, corre, spalanca le ali, nuota sulla superficie degli specchi d’acqua e usa il suo becco per prendere gli oggetti circostanti. Nulla di troppo complicato, anzi il tutto si controlla che va una meraviglia; bisogna giusto prestare maggiore attenzione quando si corre, poiché in tal caso la nostra amica risulta più complessa da manovrare. Per tutto il resto, non resta da fare altro che consultare la “lista della spesa”, delle cose da fare per infastidire con successo i nostri bersagli.
Ogni “livello” di gioco, calato all’interno di una mappa in stile sandbox che si sblocca un poco alla volta, ha una serie di obiettivi da portare a termine, di qualunque genere, legati principalmente alla raccolta di specifici oggetti o particolari interazioni con vittime e scenario circostante. L’aspetto stimolante del titolo è che sta al giocatore capire come muoversi e cosa dover effettivamente fare: gli obiettivi sono infatti riportati in maniera generica e senza alcun aiuto o suggerimento, lasciando spazio all’intuizione ed alla creatività di chi gioca, che può arrivare a compiere i vari obiettivi seguendo anche più strade diverse. E una volta capito come muoversi, è tempo di agire, che si tratti di trascinare via uno specifico oggetto o tendere una trappola al bersaglio di turno, cercando al tempo stesso di non farsi scoprire. Alcuni rompicapi richiedono anche una discreta dose di ingegno per essere risolti, non essendo così ovvia e scontata la soluzione.
Da specificare, comunque, che Untitled Goose Game non risulta alla fine troppo complicato. Fatto in maniera probabilmente voluta, i vari personaggi di importunare tendono a seguire routine predefinite e, dopo un po’, piuttosto facili da prevedere. Con un poco di pazienza si riesce sempre a capire come sfoltire la nostra lista, mentre nessun cittadino ferirà la nostra oca, limitandosi semplicemente ad allontanarla via rincorrendola o gesticolando: la filosofia dietro all’opera sta infatti nel divertirsi e nel far ridere nella maniera più naturale e genuina possibile, senza mai far ricorso a violenza esplicita nemmeno se interpretata in chiave cartoonesca. E senza puntare a tutti i costi a meccaniche ludiche sofisticate e complesse, puntando invece sulla semplicità più genuina che ben si sposa con l’istinto di un’oca vera e propria. Non esiste, insomma, il Game Over, e si va avanti fino a quando non siamo noi che decidiamo di fermarci, uscendo dal gioco che registra in maniera automatica i nostri progressi compiuti fino a quel momento.
Una volta compiuti la maggior parte degli obiettivi (incluso anche uno dall’impostazione in stile fetch quest, ma resa in maniera decisamente più divertente e simpatica rispetto allo standard di questo tipo di scopi, spesso non apprezzati dal pubblico), si sblocca quello conclusivo dell’area in corso, che una volta completato permette di poter proseguire verso la zona successiva, con nuovi rompicapi e nuove persone da importunare. E con obiettivi sempre inediti: la ripetitività è un fattore di fatto inesistente nel titolo House House, che offre sempre nuovi modo per stupire grazie a obiettivi sempre più creativi.

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Che si tratti di bullizzare un ragazzino, rinchiudere una signora dentro il garage, fingersi una papera di cartone e farsi decorare con un fiocco rosso, far cascare un secchio addosso a un buttafuori, togliere lo sgabello ad un anziano all’ultimo secondo mentre sta per sedersi, rubare le chiavi a un giardiniere, intrattenere due damigelle, far litigare due vicini di casa, e distruggere una ricostruzione del villaggio solo per recuperare una campanella, in Untitled Goose Game si può fare veramente di tutto, sbizzarrirsi anche nel fare cose fuori di testa non per forza prevista negli obiettivi veri e propri: ad esempio, con grande sforzo e pazienza, perché non prendere tutti (ma veramente tutti) gli oggetti interattivi del gioco e gettarli nel laghetto, inquinandolo? Oppure, se vogliamo essere ancora più bastardi, possiamo buttare le chiavi del giardiniere dentro il pozzo, oppure spaventare il ragazzino fino a farlo sguazzare nel canale del paesino, nel frattempo che si dispera alla ricerca dei suoi occhiali da vista.
La papera protagonista del gioco, con nonchalance, si dimostra di una “crudeltà” senza limiti, che non guarda in faccia neanche i giovanissimi e gli anziani, il tutto pur di arrivare in fondo alla sua avventura esilarante, stimolante, creativa e fuori di testa. E purtroppo anche troppo breve. Untitled Goose Game finisce proprio sul più bello, quando ti ha colpito così tanto con i suoi piccoli lampi di genio che ne vorresti ancora di più, ma invece dopo una scarsa manciata di ore ecco che scorrono i titoli di coda, lasciandoti dispiaciuto per non poter fare altri dispetti ad altri cittadini in altre aree ancora della città. Ma ecco che intervengono obiettivi inediti, ancora più complessi rispetto a quelli dell’avventura principale, oltre alla possibilità di poter riaffrontare il gioco in modalità speedrun nel tentativo di finire tutte le aree di gioco nel minor tempo possibile. Ed è possibile anche giocare in Multiplayer, con due ochette che collaborano assieme per elaborare gli scherzi più ingegnosi. Insomma, finisce in fretta, ma lo spazio per rigiocare ancora c’è eccome: questo infido animale può riservare ancora diverse sorprese, tutte da scoprire con una partita ancora più approfondita.

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PELLE D’OCA

Come se non bastasse la particolare atmosfera che permea tutto il gioco, dai forti connotati tragicomici, a valorizzare ancora di più il tutto ci pensa anche un superlativo ed ispirato comparto audio-visivo che si sposa alla perfezione con lo stile di questa produzione unica nel suo genere.
La realizzazione grafica punta su uno stile artistico simile a un quadro ben animato, curatissimo in maniera quasi maniacale su ogni dettaglio e che ci offre un mondo di gioco dal sapore “british” denso di fascino e sorprendentemente realistico, merito anche di un utilizzo dei colori semplicemente perfetto in ogni contesto e scenario. Splendide anche le animazioni dei vari personaggi che si incrociano lungo il cammino, dalle routine comportamentali che riflettono la quotidianità dell’essere umano con un realismo impeccabile, mentre la nostra oca sembra reale per quanto curata in maniera magistrale: ogni suoi movimento, dallo starnazzare allo sbattere le ali risulta così fluido e credibile da sembrare una simulazione completa delle abitudini tipiche dell’animale rappresentato.
House House ci ha messo impegno e dedizione nel creare una realtà fortemente stilizzata ma al tempo stesso credibile in maniera naturale e senza forzature, che rende ancora più piacevole seminare il caod nella tranquilla cittadina e ridendo di gusto davanti le reazioni dei poveri abitanti che tutto speravano tranne che ritrovarsi la giornata rovinata da un pennuto pestifero.
A rendere il tutto ancora più esilarante e surreale ci pensa un accompagnamento che si sposa alla perfezione con lo stile umoristico dell’opera. Gli autori hanno fatto un ampio uso delle composizioni di Claude Debussy e in particolare dei suoi “Preludi” perfettamente incastrati e rimaneggiati con intelligenza in ogni contesto in cui si svolgono le malefatte della protagonista. Una soave musica classica dai toni rilassanti che si alternano a pezzi più sentiti al momento in cui si viene inseguiti dagli umani oppure alla grande fuga finale verso la propria tana una volta trovato l’oggetto chiave di tutta la vicenda. Chiude il cerchio un utilizzo altrettanto vincente degli effetti sonori, tra schiamazzi dell’oca e urletti dei cittadini che si fondono in maniera armoniosa con i sottofondi musicali.

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PAESE IN RIVOLTA

“Il gioco dell’oca”. Da oggi non si penserà più soltanto al tradizionale gioco da tavolo che tutti almeno una volta abbiamo sperimentato, ma anche all’esilarante e surreale produzione di una manciata di ragazzi australiani che, partendo da uno scherzo, hanno dato vita a un’opera a suo modo unica che ci mette nei panni di un’oca “malvagia” che passa la giornata a creare scompiglio tra gli abitanti di un tranquillo paesino rurale inglese, facendo scherzi, elaborando trappole e spazientendo chiunque abbia la sfortuna di incrociare il suo cammino.
Untitled Goose Game è speciale già dal suo inconsueto titolo. Non punta a voler regalare un’esperienza videoludica sofisticata, e non ha un Gameplay chissà quanto complesso od elaborato, che mescola elementi Puzzle e Stealth in una maniera comunque riuscita. Ma ha un cuore enorme alla base, capace di regalare un divertimento genuino e sincero, fatto di risate e spensieratezza calate in un contesto tragicomico che vede un animale pestifero inventarsi i più assurdi stratagemmi per far impazzire i cittadini, importunando addirittura anziani o bullizzando ragazzini in piena pubertà, il tutto fatto però con ironia e semplicità che si sposano perfettamente con le situazioni surreali che caratterizzano l’avventura.
E c’è un pizzico di genio nello scopo del nostro cammino attraverso le zampe palmate del pennuto ai nostri ordini. Il gioco non ti accompagna per mano, non ti spiega nulla su come portare avanti gli obiettivi: sta a te capirlo proseguendo a tentativi e interagendo con la moltitudine di oggetti sparsi lungo gli scenari, rendendo necessario in alcune circostanze anche pensare fuori dagli schemi per capire come compiere le nostre malefatte. Nulla di troppo complesso, le meccaniche di base sono semplici così come lo sono anche le routine comportamentali delle nostre vittime, eppure di questa filosofia alla base di un gioco in superficie tanto assurdo non ne riesci a fare a meno. Ne vuoi sempre di più, vuoi continuare a stimolare la tua creatività senza per forza dover seguire la strada che sembra più ovvia, e creandoti volendo anche dei tuoi personali obiettivi, tanto è lo spazio che viene lasciato alla fantasia del giocatore.
Al punto che ti dispiace quando quei titoli di coda sopraggiungono un po’ troppo presto, proprio sul più bello. Per fortuna gli obiettivi extra post-game e la possibilità di rigiocare in Speedrun o in Multiplayer garantiscono un buon fattore rigiocabilità, ma ti sarebbe piaciuto poter esplorare ulteriormente quel piccolo paesino, nella speranza di far incazzare ancora più gente con i tuoi dispetti, godendoti uno stile visivo ispiratissimo e un accompagnamento musicale soave tutto incentrato sui preludi di Claude Debussy.
Untitled Goose Game è lontano dall’eccellenza, ma alla fine non è quello il suo reale scopo. Vuole semplicemente ricordare ai giocatori che un’idea vincente, fuori dagli schemi, se realizzata con passione spesso basta e avanza per regalare un’esperienza difficile da dimenticare. E difficilmente ci si dimenticherà di questa oca apparentemente normalissima ma in fondo profondamente bastarda.
Honk!

PREGI

- Un’idea fuori di testa che si rivela vincente, mescolando sapientemente Puzzle e Stealth
- Richiede spesso di essere creativi e pensare fuori dagli schemi per capire come portare a termine ogni obiettivo
- Ottima varietà, elevata interazione ambientale
- Stile visivo ispirato e curatissimo in ogni particolare
- Accompagnamento musicale che si sposa alla perfezione con lo stile dell’opera

DIFETTI

- Finisce troppo in fretta, proprio quando ne vuoi sempre di più
- Ludicamente è comunque semplice, con i cittadini che seguono ruotine comportamentali predefinite e facili da studiare

VOTO FINALE : 8

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view post Posted on 18/10/2020, 13:04
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Spammatore folle

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Ottima recensione per questo Metal Goose: Tactical Animal Theft :P :P :P

Ora che è arrivato anche su steam, penso proprio che lo proverò, anche solo per una partita giusto per sfizio, così da scoprire cosa si prova ad essere l'oca più cattiva del mondo del gaming :lol:
 
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view post Posted on 18/10/2020, 14:59
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:lol: :lol: :lol:
Grazie mille!

Sì, una partita falla assolutamente. Nella sua semplicità di base è un titolo folle ed esilarante che strappa sorrisi genuini. Non un capolavoro, non ambisce a stravolgere nulla, ma ha personalità da vendere. E poi sì, vestire i panni di un'oca così bastarda ha il suo perché :D
 
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view post Posted on 19/10/2020, 14:36
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Mastro Cuoco

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Ben fatto Chris :bravo: una recensione che proprio non mi sarei aspettato! E' davvero un titolo molto particolare ed esilerante, con un concept semplice ma da quel che scrivi divertente!
E' da un po' che lo vedo nella lista di titoli del Pass, magari gli concederò una prova :ok:
 
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view post Posted on 20/10/2020, 20:46
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Ahahaha e invece ti ho sorpreso! :lol:
Ti consiglio caldamente di dargli una chance, sono certo che ti saprà ricompensare ;)
 
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view post Posted on 22/10/2020, 11:50
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Super gattone felpato alfiere di OUYA

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Anche a me è piaciuto molto, divertentissima la vena fuori di testa. Davvero un peccato che sia proprio breve...
 
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view post Posted on 25/10/2020, 19:39
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CITAZIONE (AstroMaSSi @ 22/10/2020, 11:50) 
Anche a me è piaciuto molto, divertentissima la vena fuori di testa. Davvero un peccato che sia proprio breve...

Ehi già...
Ma magari chissà, un domani ci scappa pure un sequel...
 
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6 replies since 18/10/2020, 12:09   91 views
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