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Guacamelee! 2, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 3/11/2020, 12:27
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GUACAMELEE! 2





CASA: DRINKBOX STUDIOS
SVILUPPATORE: DRINKBOX STUDIOS
GENERE: ACTION/ADVENTURE (METROIDVANIA)
GIOCATORI: 1-4

MUCHA LUCHA


Metroidvania, Lucha Libre, un protagonista mascherato, sistema di combattimento variegato. In poche parole, un successo meritevole del titolo di Campione. Dopo aver lasciato il segno con il sorprendente Guacamelee!, perfezionato sempre di più con le versioni successive e l’arrivo della Super Turbo Championship Edition, Drinkbox si è messa all’opera su un seguito vero e proprio con l’obiettivo di regalare un’esperienza ancora più elettrizzante.
Guacamelee! 2 riprende quanto fatto con il primo capitolo e cerca di espanderlo ulteriormente, mantenendo però inalterato lo stile unico e la vena ironica che hanno reso il predecessore un successo. Arrivato nell’Agosto 2018 su PC e PlayStation 4, l’opera alla fine dell’anno arriva anche su Nintendo Switch, mentre i possessori di una Xbox One dovranno aspettare fino a Gennaio 2019 prima di potersi godere le nuove rocambolesche avventure del prode luchador Juan Aguacate, pronto questa volta a salvare l’intero Mexiverso. Soprattutto per chi ha amato il primo episodio, Guacamelee! 2 è una produzione caldamente consigliata. Anche perché, pur con alcune migliorie, alla fine non è che si discosti troppo da quanto fatto qualche anno prima.

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SALVIAMO IL MEXIVERSO

La storia riparte esattamente dal finale del primo Guacamelee!, ossia dal duello finale tra Juan e il folle Carlos Calaca (con tanto di citazione all’immortale Castlevania: Symphony Of The Night). L’avventura si conclude con quello che è il “vero finale” della precedente avventura, con Juan che riesce a sconfiggere Calaca e salvare Lupita, la figlia di El Presidente nonché suo interesse romantico. Sette anni dopo, Juan e Lupita sono felicemente sposati con tanto di due figli al seguito. Il grande eroe, tuttavia, appesa la maschera al chiodo, si è lasciato andare fisicamente, mettendo su qualche chilo di troppo e perdendo tutta la mobilità e le tecniche apprese in passato.
Gli ultimi sette anni sono stati comunque felici per Juan e Lupita. Fino a quando il cielo non inizia ad oscurarsi con strane nubi oscure che deformano la realtà circostante. Neanche il tempo di capire cosa sta accadendo che l’ex luchador viene raggiunto dall’anziano Uay Chivo, suo mentore. L’uomo spiega a Juan che l’intero “Mexiverso”, comprendente una moltitudine di diverse realtà parallele, sta collassando su sé stesso. Raggiunta la “Timeline Più Oscura” attraverso un portale magico, la verità viene a galla: in quel mondo alternativo, Juan e Lupita sono morti per mano del perfido Calaca, che verrà sconfitto da un altro luchador, Salvador. Dopo il trionfo, però, quest’ultimo inizia ad essere corrotto dalla sua stessa maschera e, accecato dal desiderio di ottenere il potere assoluto, si mette alla ricerca di tre reliquie magiche che gli consentiranno di accedere al El Otromundo e ottenere la Guacamole Sacra, che gli conferirà quel potere totale che cerca disperatamente. Ma così facendo, le timeline hanno iniziato a destabilizzarsi: se le reliquie non verranno rimesse al loro posto, il “Mexiverso” collasserà per sempre.
Solo Juan ha le capacità necessarie per salvare il mondo ancora una volta. Grazie all’aiuto della sua vecchia amica e luchador Tostada, Juan recupera la perfetta forma fisica e si prepara a porre fine alle macchinazioni di Salvador e il suo esercito di Non-Morti.
A parte una nuova storia carica di ironia, simpatia ed anche un pizzico di epicità, Guacamelee! 2 si presenta decisamente fedele al predecessore. Tutto, dal sistema di combattimento all’esplorazione e lo stile degli enigmi, è ripreso dal primo capitolo, presentando comunque alcune migliorie da non sottovalutare. Ma trasmettendo, anche, una forte sensazione di Deja-vu in alcune circostanze che rendono palese la natura di questo seguito: un “more of the same” marcato, quasi da sembrare una grossa espansione di Guacamelee! piuttosto che un vero e proprio seguito. Il che, sia però ben chiaro, non è assolutamente un male.
Certo, dispiace il fatto che il nostro Juan abbia di fatto a disposizione lo stesso parco mosse già visto in passato, e che anzi debba riapprendere tutte le abilità già usate nell’arco della prima avventura. La situazione in realtà è pienamente giustificata in chiave narrativa, avendo Juan perso i suoi poteri (oltre che la forma fisica, ripristinata da Tostada) nel corso dei sette anni passati tra i due capitoli, ma in ambito Gameplay avrebbe fatto molto più piacere avere a che fare con un moveset rinnovato e qualche nuova abilità degna di nota. E invece niente: le combo, le mosse di lucha libre e gli attacchi speciali (con relative colorazioni, meccaniche da tenere in conto per danneggiare specifici nemici o blocchi di colori analoghi) sono i medesimi già noti (e non fa il suo ritorno il potenziamento “Intenso” che rendeva il protagonista una macchina da guerra per un breve lasso di tempo), seppur con la possibilità di poter acquistare attraverso le “palestre” di alcuni specifici personaggi un gran numero di migliori specifiche per ciascuna mossa e non solo. Un po’ poco a dire il vero, così come la “nuova” abilità che consente di sfruttare determinati rampini per darsi uno slancio in alto non è che colpisca più di tanto, pur dando vita a nuove fasi Platform intriganti.

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Ciò che davvero ha ottenuto una spinta in avanti è la trasformazione in Pollo, che adesso ha un significato vero e proprio. Se infatti nel primo Guacamelee! tale mutazione serviva prevalentemente per attraversare alcuni cunicoli stretti, in Guacamelee! 2 mantiene questa stessa caratteristica, ma il “nuovo” Pollo adesso è un combattente a tutti gli effetti, con tanto di proprie combo e persino abilità offensive speciali da ottenere frantumando delle statue a forma di gallo (che proprio come quelle di Uay Chivo richiamano nel design le mitiche statue Chozo di Metroid). Il Pollo, quindi, ha una effettiva utilità adesso, non solo in combattimento, ma anche nella risoluzione degli enigmi ambientali e nelle fasi esplorative, dove ogni sua abilità e potenziamento necessita di essere sfruttato con il giusto tempismo e la giusta attenzione per riuscire ad esplorare sia i mini-dungeon appositi per la trasformazione, sia per procedere con l’avventura arrivando in aree altrimenti inaccessibili.
Che si vestano i panni di Juan da luchador o da gallo impettito (e che in alcuni fasi specifiche del gioco gode anche di una trasformazione che lo rende gigantesco e capace di distruggere qualunque avversario semplicemente sfiorandolo), gli scontri restano comunque divertenti ed appagante nonostante il loro immobilismo concettuale. Il merito va da ricercarsi non solo in meccaniche ormai ben collaudate, ma anche in un bestiario adesso più variegato che consente di dare vita a nuove situazioni e tattiche da sfruttare per emergere vincitori. Diversi nuovi nemici si rivelano anche ossi duri in alcune circostanze, anche alla luce del loro posizionamento sulla mappa che contribuisce a rendere ancora più intriganti ed impegnative le svariate fasi Platform che caratterizzano l’avventura. Qui entra in gioco anche un level design ulteriormente elaborato, con scenari ben più vasti rispetto al passato e che danno vita a diverse sperimentazioni inedite, dove l’utilizzo di ogni singola abilità in nostro possesso si rivela cruciale per proseguire e, spesso, fare la differenza tra la vita e la morte. Ritornano anche stavolta le “stanze” dove affrontare orde di nemici fino ad essere ricompensati con una pinata da distruggere, ottenendo in cambio tanti bei soldini da spendere per acquistare tutti i potenziamenti presso i gestori delle palestre (che si possono raggiungere in qualunque momento essendo presente nel menù principale un’apposita voce relativa alle abilità da sbloccare).
Esplorare con attenzione ogni ambientazione, ritornando spesso sui propri passi dopo aver ottenuto i poteri avanzati, è consigliato per poter scoprire i tantissimi segreti offerti da Guacamelee! 2, incluse le sue esilaranti timeline alternative che ci ricompensano spesso con risorse utili. Abbondanti anche stavolta i Checkpoint, rappresentati sempre dal solito altare “abitato” da un teschio. Stavolta, però, il nostro amico osseo non ci mette a disposizione un mercatino dove fare acquisti: per ottenere i costumi extra e le componenti per ottenere miglioramenti alla barra vitale (i frammenti di cuore) ed a quella energetica (i frammenti di teschio), bisogna setacciare ogni angolo del mondo di gioco. Questi preziosi oggetti sono spesso la ricompensa data al giocatore dopo aver affrontato alcuni passaggi ostici in una combinazione di platform, rompicapi e tempismi perfetti.
Convincenti anche stavolta le Boss Fight, adrenaliniche e impegnative al punto giusto. Il grado di sfida generale appare in linea con gli standard del primo titolo, con giusto le “stanze” di combattimento che appaiono più semplici e non tirate troppo per le lunghe come spesso accadeva in precedenza. Ci saranno passaggi in cui la pazienza sarà fondamentale per proseguire oltre, dato che il minimo errore può avere conseguenze devastanti e costringerci a dove ripercorrere interi passaggi, ma nel complesso nulla di frustrante per chi mastica i Metroidvania.
Il tutto poi si mantiene su una longevità in linea con gli standard del genere, forse un pelo più lungo rispetto al primo Guacamelee!, intrattenendo per oltre una decina di ore tutti coloro che intendono completarlo a fondo.
Guacamelee! 2, insomma, ha tutte le carte in regola per essere considerato con merito una produzione di valore. Il problema vero, nonostante alcuni miglioramenti, resta solo quello di aver perso quel fattore sorpresa che aveva reso grande la prima avventura: il suo successore si gioca con grande piacere, ma preferendo seguire in maniera pedissequa la strada già battuta piuttosto che seguire sentieri inediti.

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MASCHERA VARIOPINTA

Anche sul fronte visivo siamo davanti a una situazione analoga a quella vista in ambito Gameplay. Guacamelee! 2 replica lo stile del primo titolo in maniera estremamente fedele, forse anche troppo. Basta guardare le animazioni di Juan, completamente invariate rispetto al passato, così come lo stile grafico (sempre affascinante) non si è discostato da quanto fatto nel 2013. A compiere un piccolo passo avanti è però la caratterizzazione degli scenari, che risultano adesso ancora più dettagliati e ricchi di particolari, oltre che più evocativi in generale. Il tutto scorre inoltre in maniera estremamente fluida, senza l’ombra di un’incertezza tecnica, anche quella più piccola.
E infine, continua a permeare quell’atmosfera magica in pura salsa messicana che fa la fortuna anche di questo secondo episodio. Riferimenti al folklore latino che si mescolano alla perfezione con i toni umoristici della produzione, fatta di dialoghi esilaranti e tantissimi graditi easter egg che spaziano da riferimenti alla cultura pop (c’è una caverna segreta che cita alcuni famosi meme) e al mondo videoludico in generale, con omaggi a grandi classici (il minigioco dell’automobile da distruggere, chiaro riferimento a Street Fighter, calato in una timeline segreta chiamata “Fighting Street”) così come alle produzioni Indie più iconiche (un cartellone annuncia il grande scontro tra Shovel Knight e Hollow Knight).
A rendere il tutto ancora più immersivo ci pensa una colonna sonora anche stavolta azzeccata, dai toni un po’ più cupi per sposare lo stile, appunto, più oscuro della “Darkest Timeline” in cui si svolge il gioco. Sottofondi musicali che risultano sempre un piacere da ascoltare, con quelle tonalità messicane che è impossibile ignorare per quanto incalzanti si dimostrano.



EL CAMPEON

Cinque anni dopo il primo, esilarante episodio, Drinkbox ci fa vestire nuovamente i panni del valoroso luchador Juan Aguacate per un’altra avventura a suon di lucha libre, ironia e folklore messicano. Guacamelee! 2 ripropone tutti i punti forti del predecessore, rivelandosi appagante nei combattimenti e stimolante nell’esplorazione della vasta mappa di gioco, piena di segreti e chicche imperdibili. La grande quantità di citazioni e le atmosfere più cupe ma sempre fortemente ironiche, unite ad un accompagnamento musicale in salsa latina adeguato per lo stile dell’opera, si dimostrano anche stavolta un cocktail ben mescolato e gustoso.
Arrivati ai titoli di coda, le sensazioni che si provano sono di soddisfazione, complice l’aver giocato un altro ottimo Metroidvania che consolida il talento dei ragazzi di Drinkbox. Tuttavia, a questo giro manca il “fattore wow” che aveva reso il primo capitolo una piccola perla nel suo genere. Vero, si notano miglioramenti in termini di bestiario (pur con tanti nemici già noti) e nel level design, adesso più articolato, ma la realtà dei fatti ci mette davanti a un prodotto sì pregevole, ma che non ha davvero avuto il coraggio di osare e andare avanti fino in fondo, preferendo invece proseguire su una strada conservativa e facendo leva su quella sicurezza che tipicamente danno i “more of the same”. La prova si trova guardando il sistema di combattimento, quasi completamente riciclato dal predecessore tolte le migliorie alla trasformazione in pollo, così come un comparto visivo sempre affascinante ma rimasto immobile al 2013 in termine di stile ed animazioni.
Se dunque non stupisce alla stessa maniera dell’opera del 2013, ciò comunque non nega a Guacamelee! 2 di avere qualità da vendere, quanto basta per renderlo anche stavolta un titolo meritevole di essere giocato.


PREGI

- Anche stavolta è un piacere prendere a mazzate orde di non-morti vestendo i panni di un luchador mascherato
- Level Design più articolato rispetto al predecessore
- Il solito mix di ironia, citazioni colte e folklore messicano che regala alla produzione grande personalità
- Migliorata la trasformazione in Pollo, reso adesso un “guerriero” vero e proprio
- Longevità azzeccata

DIFETTI

- Il sistema di combattimento e relative abilità sono state quasi interamente riciclate dal predecessore, senza nessuna novità davvero degna di nota
- Impatto visivo ed animazioni rimaste ferme al 2013
- Si è perso il fattore sorpresa che rese il primo capitolo un must del genere Metroidvania, con un seguito che preferisce seguire la strada del “more of the same” piuttosto che spingersi ancora oltre

VOTO FINALE : 8

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view post Posted on 3/11/2020, 12:57
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Spammatore folle

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Ottima recensione Chris :ok:

Sinceramente gli avrei dato un voto più elevato, perché indipendentemente dall'effetto dejavù, stiamo parlando di un titolo che è riuscito a raggiungere un raro bilanciamento tra le sue componenti.
Cioè, parliamo di un titolo che alterna azione e platform capace di essere eccellente in entrambe le cose, con un CS super reattivo, un bestiario e un encounter design di notevole fattura che in coop crea casini che manco un party game.
Citazioni, scene comiche e tocchi di classe come se piovessero che riescono a rendere interessante quasi ogni minuto del procedere.
Tecnicamente e visivamente ineccepibile.
Ottima longevità con un ritmo superbo e varietà sempre costante senza cadute di stile.
Le timelines.

Ci sono tutti gli ingredienti per avere anche un 8,5.
 
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view post Posted on 3/11/2020, 15:27
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Grazie caro ;)

Guarda, ci ho pensato molto a lungo sul voto da assegnare ed ero proprio indeciso se mettere l'8 finale oppure un 8.5, perché comunque alcune migliorie ci sono eccome, come quelle che hai citato (e che in buona parte ho riportato anche io nell'articolo). Però nel complesso, dopo averci riflettuto un po', mi sono reso conto di non aver avuto le stesse soddisfazioni che mi ha dato il primo capitolo e che le migliorie, seppur apprezzabili, non mi hanno stupito come speravo. In particolare mi ha lasciato un po' di amaro in bocca il quasi totale immobilismo del sistema di combattimento: abilità effettivamente inedite anche per Juan e non solo per la trasformazione in pollo ci potevano stare.
Per fare un paragone restando in ambito Metroidvania, ho trovato più significative e riuscire le migliorie fatte dal secondo Ori, nonostante anch'esso condivida la stessa base del predecessore come nel caso dei due Guacamelee!.
Ciò comunque non toglie, lo ribadisco, che anche Guacamelee! 2 resta una produzione di gran valore, che ho giocato con gran piacere.
 
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view post Posted on 10/11/2020, 19:13
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Super gattone felpato alfiere di OUYA

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Il primo mi è piaciuto molto, nella sua relativa semplicità. Anche se si tratta di un more of the same ha la mia attenzione e appena esauriti alcuni titoli che sto giocando/per giocare prenderò anche questo.
 
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view post Posted on 11/11/2020, 14:40
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Prendilo assolutamente, specie se hai amato il primo. Questo secondo è altrettanto godibile e intrattiene dall'inizio alla fine ;)
 
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4 replies since 3/11/2020, 12:27   60 views
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