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Pang Adventures, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 23/2/2021, 20:14
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PANG ADVENTURES
BUSTER EDITION



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CASA: DOTEMU
SVILUPPATORE: DOTEMU
GENERE: ACTION/PUZZLE
GIOCATORI: 1-2

IL RITORNO DELLE BOLLE ASSASSINE


Tra le tante glorie delle sale giochi, Pang è una di quelle che catturava subito l’attenzione. Noto anche con il nome di Buster Bros. negli Stati Uniti, l’arcade di Mitchell Corporation mescolava sapientemente azione e rompicapo, con i protagonisti dediti alla distruzione di bolle rimbalzanti a suon di colpi di arpione; le bolle si sdoppiavano in parti sempre più piccole ad ogni colpo, e per completare uno stage era necessario eliminarle tutte dallo schermo sfruttando a proprio vantaggio anche tutti gli elementi presenti su schermo per sopravvivere e vincere. Il tutto mentre gli occhi restavano deliziati da sfondi artistici di forte impatto.
Dopo il capostipite del 1989 sono stati due i capitoli principali rilasciati, Super Pang nel 1990, e Pang 3 nel 1995. Pur restando classici dei Coin-Op, i vari titoli sono stati convertiti anche su console: Super Pang ad esempio ha goduto di una conversione su Super Nintendo, mentre la prima PlayStation ha ospitato la Super Pang Collection contenente tutti e tre gli episodi.
Da quel momento si sono lentamente perse le tracce della serie, tolte alcune riproposizioni minori su DS e sistemi mobile. Il revival di Pang avviene però nel 2016, anno in cui DotEmu rilascia su PC, console e sistemi mobile Pang Adventures, fedele al passato ma con qualche nuova idea sparsa per renderlo appetibile anche all’attualità. Nel 2019 è la volta anche dell’edizione Switch, mentre una versione fisica per la console Nintendo e per PS4 esordisce sul mercato alla fine del 2020.
Vale la pena rivivere ancora oggi questa amata gloria del passato?



COME AI VECCHI TEMPI

I fratelli Pang devono salvare la Terra da un’invasione aliena: le creature extraterrestri stanno seminando il panico lanciando le loro bolle lungo il mondo, e soltanto i due giovani ragazzi hanno il necessario per porre fine all’offensiva aliena. Questo il semplicissimo incipit che ci introduce a questo nuovo episodio di Pang, che fa il suo ritorno riproponendo le sue storiche meccaniche: lo scopo è sempre quello di eliminare tutte le bolle presenti su schermo a suon di arpionate per proseguire al livello successivo, e così via fino all’epilogo.
Più grosse sono le bolle, maggiori saranno gli sdoppiamenti e i colpi necessari per eliminare ogni “pallina” dallo schermo. Oltre alle classiche bolle rosse (che rimbalzano a parabola lungo lo schermo) e blu (che rimbalzano invece in maniera orizzontale, verticale od obliqua), proseguendo nel gioco bisognerà fare attenzione ad alcune nuove tipologie di bolle, come quelle elettriche, che lanciano una scarica elettrica fatale dopo essere state colpite, quelle esplosive o quelle circondate da uno scudo protettivo, necessitando quindi di molti più colpi per essere distrutte. Nel mezzo, sono presenti anche delle speciali bolle di sapone contenenti di solito elementi di disturbo quali nebbia, colate laviche (che può però essere sfruttato a nostro vantaggio per eliminare le sfere sparse lungo lo scenario) e gel appiccicoso.
I ragazzini hanno inizialmente a disposizione una semplice pistola ad arpioni, ma nel corso del gioco potranno sfruttare diversi alti gadget utili, come un doppio arpione, una mitragliatrice, una pistola a pallini (perfetta per annullare le scariche elettriche), un lanciafiamme e un raggio laser. La potenza di queste armi è ben più considerevole rispetto a quella standard, ma hanno munizioni limitate e vanno quindi utilizzate con attenzione.
Come in passato, i giovani possono resistere ad un singolo colpo ai loro danni, ma raccogliendo degli scudi è possibile evitare la sconfitta e continuare così a combattere. Nella modalità di gioco principale, la Tour Mode, non esiste un vero e proprio Game Over: in caso di sconfitta si riparte dallo stage in corso, pur con un punteggio azzerato. Il discorso vale anche in caso si riavvii la partita in un secondo momento, dove si potrà riprendere dall’ultimo livello raggiunto. Ciò comporta quindi un grado di sfida accessibile ad ogni tipo di giocatore, sebbene non manchino comunque sfide insidiose che richiedono una buona dose di concentrazione per capire come superare ogni avversità: talvolta non basta semplicemente sparare alle bolle ed evitare di essere colpiti, ma è necessario studiare con attenzione la schermata per capire come muoversi e come attaccare, sfruttando magari a proprio vantaggio gli elementi presenti nel livello per eliminare più velocemente tutte le sfere colorate, magari a discapito di qualche tentativo in più. Bisogna inoltre fare attenzione anche all’azione di disturbo effettuata da alcuni fastidiosi animaletti (come granchi o uccelli), che potrebbero causare qualche noia se sottovalutati.
Pang Adventures prova quindi a variegate per quanto possibile l’azione offrendo nuove idee ad ogni mondo raggiunto e rendendo più complessi i rompicapi da risolvere per distruggere tutte le bolle. Si apprezzano gli sforzi per rendere il tutto più stimolante all’interno di una formula ludica che, comunque, rischia di diventare monotona in certe occasioni.
Il problema maggiore della produzione, comunque, resta nella longevità complessiva non particolarmente brillante. I livelli sono 75 in tutto e possono essere completati in una scarsa manciata di ore. Considerata l’assenza di un Game Over nella modalità principale e i checkpoint ad ogni nuovo livello raggiunto, arrivare in fondo al gioco non richiede particolari sforzi, se non giusto in rare occasioni come accennato qualche riga fa. Giocando in cooperativa, poi, il tutto appare ancora più semplice ed accessibile grazie all’azione di due distinti personaggi, che possono eliminare con maggiore velocità tutte le bolle e potenzialmente diminuendo in questo modo la durata complessiva.
Senza poi dimenticare la novità rappresentata dalle Boss Fight, che risultano ripetitive, prive di ispirazione e poco stimolanti, ad eccezione della più creativa battaglia finale, l’unica a salvarsi.
Certo, data la natura Arcade dell’opera, il fattore rigiocabilità è assicurato anche grazie alla presenza altre due modalità di gioco che si sbloccheranno proseguendo con l’avventura principale. La modalità Punti è una riproposizione della Tour Mode ma in versione “hardcore” con tanto di effettivo Game Over: si parte con tre vite, esaurite le quali si dovrà ripartire da zero. Senza dubbio intrigante per chi è cresciuto con i vecchi episodi, ma trattandosi di una ripetizione della modalità principale, le sorprese latitano. La Panic Mode consiste invece in una sfida senza sosta dove si viene letteralmente bombardati da sfere di ogni tipo: è una lotta di sopravvivenza, dove lo scopo è resistere fino ad arrivare al fatidico livello di esperienza 99 senza incappare nel Game Over una volta esaurite le vite extra.
Una volta sperimentate queste opzioni, però, non resta più nulla da fare. Pang Adventures si rivela quindi un prodotto adrenalinico e capace di intrattenere, ma lo fa senza totale convinzione, finendo con l’essere poi messo da parte una volta finito l’essenziale.

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MANCANZA DI ISPIRAZIONE

Se lato Gameplay la situazione alla fine si può considerare nel complesso dignitosa, sul fronte visivo Pang Adventures appare poco impressionante. Sicuramente tutto scorre in maniera fluida e la grafica bidimensionale in alta definizione si presenta in forma, ma a non convincere è la direzione artistica generale. Addio ai fondali ispirati del passato, largo invece a scenari più anonimi e poco caratterizzati sparsi per il mondo, che rappresentano senza grossa convinzione le location in cui si svolge l’avventura (Bora Bora, la Death Valley, Scozia, Hong Kong e lo spazio). Anche il look dei due fratelli protagonisti appare molto generico e senza particolare ispirazione, con i due ragazzi che si distinguono tra loro solo per il colore degli abiti.
Discorso analogo anche per il sonoro, che offre musiche senza infamia e senza lode oltre un campionario di effetti abbastanza normale e senza particolarità. Ovvio, trattandosi di un titolo dalla spiccata natura Arcade non era lecito aspettarsi chissà quali miracoli, ma si sente la mancanza dello stile e la ricerca artistica che hanno caratterizzato gli episodi classici.

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VECCHIA GLORIA INVECCHIATA

Pang Adventures è un’operazione nostalgia fatta di alti e bassi.
Fa senza dubbio piacere rivivere uno dei più intriganti Action/Puzzle che era possibile trovare in sala giochi negli Anni ’90, e si nota qualche sforzo nel rendere quanto più variegata possibile l’azione di gioco: nuovi tipi di bolle da distruggere, rompicapi con un minimo di elaborazione e un armamentario più vasto si rivelano gradite aggiunte e garantiscono un’avventura nel complesso godibile e senza troppe pretese. Ad arricchire l’offerta del revival firmato DotEmu, oltre all’immancabile cooperativa, ci pensano poi un paio di modalità extra quali lo Score Attack (uguale alla modalità principale, ma perse tre vite sarà Game Over) e l’adrenalinica Panic Mode che ci mette di fronte a una vera lotta di sopravvivenza senza sosta.
Il rovescio della medaglia mostra però inedite Boss Fight prive d’ispirazione e una durata complessiva non particolarmente brillante. Qualche mondo in più avrebbe senza dubbio giovato all’esperienza offerta dal gioco, che rischia di finire troppo presto e, extra a parte, non offre grossi stimoli per farsi rigiocare più volte.
Delude anche la direzione artistica della produzione, lontana anni luce dai fasti del passato, mentre l’accompagnamento sonoro si limita all’essenziale senza stupire.
Pang Adventures riesce sicuramente ad esercitare un certo fascino verso chi ha amato la serie all’epoca e le sue meccaniche risultano godibili ancora oggi. Ma esaurito l’effetto nostalgia e visto tutto quello che c’è da vedere, si passa oltre senza grossi rimpianti.

PREGI

- Le meccaniche di gioco risultano godibili ancora oggi
- Qualche nuova idea volta a rendere l’azione più variegata e meno monotona
- Le modalità Extra si rivelano interessanti per chi è in cerca di una sfida genuina

DIFETTI

- Finisce abbastanza in fretta: un paio di mondi in più sarebbero stati graditi
- Le banali Boss Fight non aggiungono nulla alla formula di gioco
- Poco ispirato sia sul fronte estetico che su quello sonoro

VOTO FINALE : 6.5

 
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view post Posted on 28/2/2021, 16:06
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Super gattone felpato alfiere di OUYA

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A me è piaciuto, mi è sembrato un ottima rivisitazione di un gioco “antico”. Non avevo chissà che aspettative ma mi ha dato più di quanto aspettassi.
 
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view post Posted on 1/3/2021, 18:51
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Leggendario Maestro del Forum

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CITAZIONE (AstroMaSSi @ 28/2/2021, 16:06) 
A me è piaciuto, mi è sembrato un ottima rivisitazione di un gioco “antico”. Non avevo chissà che aspettative ma mi ha dato più di quanto aspettassi.

Sicuramente carino e con meccaniche molto piacevoli ancora oggi, ma manca la magia e la qualità degli episodi originali.
 
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2 replies since 23/2/2021, 20:14   52 views
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