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Super Mario 64 DS, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 10/5/2022, 12:47
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SUPER MARIO 64 DS



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CASA: NINTENDO
SVILUPPATORE: NINTENDO
GENERE: PLATFORM
GIOCATORI: 1

SUPER MARIO 64 X 4


Super Mario 64 non ha certo bisogno di alcuna presentazione. Si tratta di uno dei più grandi capolavori della storia videoludica, capace di rivoluzionare l’industria e il genere Platform con il suo passaggio alle tre dimensioni che offrirono un modo completamente nuovo di vivere le avventura di Mario, dotato di una libertà d’azione e movimento mai vista prima di quel momento.
Il grande classico per Nintendo 64 diverrà fonte d’ispirazione per tutti gli sviluppatori negli anni a venire, nel frattempo che Nintendo prosegue la serie continuando a sperimentare con il 3D e dando così vita ad altre avventure di spessore entrate subito nell’immaginario collettivo dei giocatori, come Super Mario Sunshine per GameCube.
Nel frattempo, però, la Grande N sta preparando il suo futuro rivoluzionario, che avrebbe coinvolto non solo le sue console casalinghe, ma anche quelle portatili. Siamo all’E3 del 2004: Nintendo si prepara a dire addio al Game Boy mostrando al mondo per la prima volta il suo successore, il Nintendo DS, che fece subito impazzire i giocatori per via del suo doppio schermo e del nuovissimo sistema di controllo touch che avrebbe dato vita a un nuovo modo di giocare.
Ad accompagnare la presentazione del DS ci fu però un titolo d’eccezione: un remake del capolavoro per N64, intitolato provvisoriamente Super Mario 64 X 4, incentrato apparentemente sul multiplayer e con ben quattro protagonisti diversi: l’immancabile Mario sarebbe stato questa volta affiancato da Luigi, Wario e Yoshi.
Successive presentazioni confermeranno poi che Super Mario 64 DS, titolo definitivo, sarebbe stata non solo un’avventura single player, ma anche un remake capace di ampliare notevolmente quanto visto nell’opera originale del 1996 con numerosi contenuti inediti tra livelli, minigiochi, sfide e Stelle da conquistare. Uscito al lancio del DS alla fine del 2004 in Giappone e Stati Uniti, l’Europa aspetterà fino all’11 marzo 2005 prima di mettere le mani sopra l’innovativa console portatile e il suo titolo di punta. Sembra proprio di ritornare indietro nel tempo, quando l’N64 arrivò sul mercato assieme a Super Mario 64. E proprio come allora, non poteva esserci partenza migliore per il DS, graziato da un remake eccezionale al quale si perdonano alcune sbavature comunque innegabili.

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ANCORA PIU’ GRANDE, ANCORA PIU’ RICCO

Super Mario 64 DS inizia esattamente come il gioco originale: la Principessa Peach invita Mario al suo castello per una golosa merenda a suon di torta. Il nostro eroe si presenta stavolta in compagnia, portando con sé il fratello Luigi e Wario, avviandosi così verso il castello pronti a godersi la giornata. Nei paraggi, nel frattempo, c’è anche Yoshi, che sta schiacciando un pisolino quando viene svegliato all’improvviso da Lakitu, il quale gli fa notare che Mario, Luigi e Wario non sono più tornati e sembrano spariti nel nulla. Tocca dunque a Yoshi, questa volta, salvare la situazione, cercando di scoprire cosa è accaduto ai suoi amici ed alla Principessa, finiti tutti tra le grinfie di Bowser, che ha rubato le Stelle del castello per ottenere un potere inimmaginabile.
Cambia la forma, ma non la sostanza: parte tutto con la consueta missione di salvataggio che ci permetterà stavolta di controllare ben 4 eroi diversi e ciascuno con proprie abilità e poteri specifici, pur condividendo di base tutti lo stesso moveset (tolte alcune piccole differenze). All’inizio avremo a disposizione il solo Yoshi, agile ed acrobatico, che come da tradizione può ingoiare i nemici per trasformarli in uova da lanciare verso vari bersagli. Non ha tuttavia abbastanza forza per rompere i blocchi di cemento, possibilità invece alla portata degli altri protagonisti.
Sbloccare gli altri personaggi, tuttavia, non richiederà troppo impegno e, anzi, Mario si otterrà velocemente dopo aver raccolto le prime Stelle e superato il suo quadro specifico; a tal proposito, ogni eroe si sblocca completando un piccolo stage inedito creato per l’occasione, battendo un boss e conquistando la chiave necessaria per aprire le porte in cui i nostri eroi sono imprigionati.
Mario godrà delle stesse capacità viste nel gioco originale, senza particolari differenze. Per quanto riguarda Luigi, il fratellino fifone può spiccare salti un poco più alti e fluttuare leggermente in aria (proprio come visto nei vari Super Mario Advance), mentre il possente Wario, seppur molto lento e tutt’altro che acrobatico, può arrecare grossi danni ai nemici con un singolo pugno e rompere i blocchi più duri di colore nero.
Con l’introduzione di protagonisti multipli giocabili cambia del tutto anche la funzione dei Blocchi dai quali ottenere i poteri speciali. Nel Mario 64 originale si poteva ottenere il potere di volare (tramite il Blocco Rosso), di diventare di metallo (Blocco Verde) oppure invisibili (Blocco Blu): tali trasformazioni ritornano, ma vengono ripartite tra i protagonisti, che romperanno tutti lo stesso tipo di Blocco color rosso. Mario vanterà ben due diverse trasformazioni, non solo il potere di volare, ma anche di diventare un palloncino e fluttuare in aria (come avveniva raccogliendo la P in Super Mario World); Luigi diverrà invisibile e potrà attraversare alcune pareti; Wario diventerà invece di metallo ottenendo una forza ancora più sovraumana; Yoshi, infine, potrà sputare fuoco.
Nintendo ha fatto in modo di differenziare il più possibile i 4 eroi in modo tale da spingere il giocatore ad intercambiarli costantemente nel corso della partita, unico modo per poter conquistare tutte le Stelle presenti nel gioco ed avanzare fino alla fase finale. Alcune missioni di ciascuno dei 15 mondi principali, oltre ovviamente alle Stelle bonus sparse per il castello o per gli stage minori, richiedono infatti di utilizzare uno specifico personaggio per riuscire a conquistare la Stella di turno. Se è vero che lo switch definitivo di protagonista può avvenire solo in un’apposita stanza, rischiando dunque di rendere il tutto potenzialmente tedioso dovendo fare costantemente avanti e indietro per il castello solo per cambiare personaggio, Nintendo ha avuto un’interessante idea per smorzare questo forzato backtracking: all’interno di ogni modo sarà possibile trovare e raccogliere i Cappelli dei nostri amici (rosso per Mario, verde per Luigi, giallo per Wario) ed assumere in questo modo momentaneamente le loro sembianze ed ottenendo così i loro poteri, rendendo più agevole la conquista di una Stella senza dover effettuare troppi passaggi intermedi. Da tenere presente che Yoshi è considerato un po’ il “personaggio universale” del gioco, e che nessuna delle Stelle incluse nel gioco richiede necessariamente di utilizzarlo per raggiungerla: ciò rende dunque consigliabile utilizzare il simpatico sauro verde il più spesso possibile, così da avere sempre accesso a qualunque tipo di Cappello in ogni stage senza limitazione alcuna.
Le dinamiche tra i personaggi sono state nel complesso ben studiate da Nintendo e dimostrano di funzionare egregiamente, garantendo la giusta varietà di azione e movimento oltre a soluzioni ludiche ancora più ampie rispetto al capolavoro originale. Un capolavoro ampliato non solo in termini di protagonisti, ma anche in tutti gli altri contenuti.
Ricordate le 120 Stelle totali viste su Nintendo 64? Ebbene, il remake per DS ne offre la bellezza di 150. Un numero più corposo legato non solo alla presenza di vari livelli minori introdotti in questa versione, ma anche per un ampliamento delle missioni dei 15 mondi originali, ora divenute 7 anziché le originali 6 (più le Stelle extra da ottenere collezionando 100 monete in ciascun livello). Vengono introdotti nuovi obiettivi e modificati alcuni degli originali per accentuare ulteriormente la sensazione di freschezza e novità che Nintendo voleva introdurre con questo ambizioso rifacimento, in modo tale da renderlo una sorpresa anche per coloro che sono cresciuti con Super Mario 64. I veterani si ritroveranno davanti a varie sorprese inaspettate che attireranno la loro attenzione esattamente come avvenuto negli anni ’90, mettendosi di nuovo d’impegno per completare la collezione di Stelle includendo anche quelle completamente nuove. I neofiti, invece, verranno travolti da un’avventura vasta il giusto, dai mondi belli corposi ma mai dispersivi, da esplorare in ogni minimo angolo per trovare le innumerevoli sorprese nascoste in ogni zona, collezionando Stelle, raccogliendo monete e fronteggiando gli sgherri di Bowser intenzionati a metterci i bastoni tra le ruote, senza disdegnare qualche semplice ma efficace Boss Fight tra vecchie e nuove.
La presenza di più Stelle da collezionare e nuove missioni da affrontare comporta anche un design generale lievemente ritoccato per adattarsi alle novità. A fronte di un level design che resta assolutamente fedele al passato, i più attenti noteranno vari cambiamenti, piccoli o grandi che siano, nella struttura degli stage e anche delle azioni da compiere per riuscire a raggiungere ogni obiettivo, dunque con nuovi approcci e strade da seguire per portare a casa il risultato.
Riscoprire una perla così brillante del passato resta ancora oggi fonte di meraviglia e stupore, merito di una creatività magistrale che la Grande N ha in quest’occasione portato al suo massimo. Impossibile dimenticare tutti i mondi che compongono l’avventura: dalle praterie del Bob-Omb Battlefield alla baia di Jolly Roger, passando per il vulcano di Lethal Lava Land, le sabbie mobili di Shifting Sand Land, la genialità di Tiny Huge Island ed i complessi ingranaggi di Tick Tock Clock. Aree meravigliose, ma spesso pure insidiose: nel suo essere alla portata di tutti, Super Mario 64 DS continua a risultare impegnativo in certi momenti, con alcune Stelle che faranno sudare le proverbiali sette camicie prima di essere conquistate, sottolineando in questo modo un grado di sfida pensato per tutti ma comunque in grado di stimolare e spingere ad impegnarsi in più frangenti.
Anche su DS, dunque, uno dei più grandi Platform di ogni epoca sembra avere tutte le carte in regola per essere definitivo capolavoro ancora una volta. Ed in effetti le basi ci sarebbero tutte, considerato che le meraviglie del gioco originale sono ancora qui. C’è tuttavia un piccolo, grande inconveniente impossibile da ignorare: il sistema di controllo, a sorpresa non proprio impeccabile.
I controlli appaiono infatti più macchinosi rispetto al passato, e non sempre i movimenti di Mario e soci rispondono alla perfezione ai nostri comandi, in particolare per quanto riguarda correre in specifiche direzioni o voltarsi di scatto. Delle volte muoversi appare tedioso, e questo pure a causa di telecamere non sempre precise nel seguire l’azione o semplici da controllare, che anzi appaiono lievemente peggiorare rispetto al gioco del 1996. Fondamentalmente Super Mario 64 era stato studiato tenendo in conto lo stick analogo del controller N64, così da avere movimenti precisi e millimetrici che il classico D-Pad non può replicare al meglio.
Tecnicamente Mario 64 DS è stato pensato per essere giocato, volendo, utilizzando il touch screen (in modo anche da replicare i movimenti analogici del passato), ma la sua implementazione non convince del tutto, rivelandosi spesso fin troppo complicata e, in generale, meno preferibile rispetto ad un sistema di controllo classico regolarmente presente. Si tratta di sbavature che non compromettono le enormi qualità di questo remake, ma che gli impediscono appunto di toccare le stesse vette di eccellenza viste con la versione N64, che resta assolutamente superiore nonostante i suoi contenuti in meno.
Ciò detto, Super Mario 64 DS resta un’esperienza imperdibile sia per i neofiti, sia per chi ha già vissuto il capolavoro su cui si basa, garantendo decine di ore di divertimento non solo grazie alla storia principale e le 150 Stelle da collezionare, ma anche per l’implementazione di una corposissima serie di minigiochi inediti tutti incentrati sul touch screen, da sbloccare acciuffando i numerosi coniglietti colorati presenti nell’avventura principale e sbloccando un poco alla volta nuovi minigiochi ben diversi tra loro che riescono a rivelarsi uno spettacolare passatempo.

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LE CAPACITA’ DEL NINTENDO DS

Non solo le novità legate a touch screen, pennino e microfono, Super Mario 64 DS aveva anche un altro grande compito: quello di dimostrare le capacità tecniche del Nintendo DS. E su questo aspetto bisogna sottolineare che il grande remake dimostra di essere su livelli molto alti, raggiungendo a pieno l’obiettivo.
Il DS segna a tutti gli effetti un notevole passo avanti rispetto a quanto mostrato fino a quel momento dai Game Boy e dalle console portatili in generale, con Super Mario 64 DS che si dimostra un piccolo gioiello visivo capace di rendere ancora più curati e dettagliati i personaggi e gli scenari già visti ed amati nell’opera originale.
Tutto su schermo scorre in maniera fluida e precisa, senza particolari intoppi tecnici, con Mario ed i suoi amici che si muovono attraverso scenari storici più belli di quanto ci si ricordasse. La fedeltà con l’opera per N64 si nota ed è encomiabile, ma le stesse ambientazioni già apprezzate nel 1996 sembrano godere adesso di nuova vita e sono state adattate alla perfezione ad un sistema portatile come il DS. Di contro bisogna dire che gli scenari inediti pensati per questo remake, pur trattandosi di livelli di piccola portata e non di vere e proprie aree come quelle principali, risultano meno impressionanti in termini di caratterizzazione e design, pur rimanendo un gradito extra volto ad arricchire l’esperienza di gioco.
Le animazioni rimangono spettacolari anche in questa nuova versione, con i movimenti di Mario che impressionano ancora oggi per il loro realismo e fluidità. Luigi, Yoshi e Wario riciclano in gran parte le animazioni del protagonista originale, ma la loro implementazione è riuscita a pieno e si sposano alla perfezione con un mondo di gioco che non sembra invecchiato di un giorno nonostante siano passati quasi 10 anni dal debutto su N64.
Anche le musiche si mantengono fedeli al passato, e riascoltare ancora oggi la colonna sonora originale di Super Mario 64 è un piacere assoluto per l’udito, che apprezza anche quei pochi ma buoni brani inediti pensati per l’occasione (come il remix della theme dell’Isola Delfino ascoltata in Super Mario Sunshine, ed inclusa in uno degli stage inediti) assieme a tutto il classico campionario di voci dei protagonisti.
Super Mario 64 DS si conferma quindi un successo anche in ambito audiovisivo, dimostrando come il DS possa regalare pregevoli soddisfazioni ai fan Nintendo con le sue capacità sia bidimensionali che tridimensionali.

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UN REMAKE DA FAVOLA (CONTROLLI PERMETTENDO)

Lancio migliore per il Nintendo DS non poteva esserci. Super Mario 64 DS rientra a pieno merito tra i migliori remake mai realizzati, dimostrandosi non solo fedele all’immenso capolavoro visto molti anni prima su Nintendo 64, ma arricchendolo con tantissimi contenuti aggiuntivi che rendono questa riedizione una grande sorpresa non solo per i neofiti, ma anche per chi consumò all’epoca l’originale Super Mario 64.
Quattro protagonisti diversi ognuno con proprie abilità specifiche, la presenza di 30 Stelle aggiuntive che portano il totale a 150, mondi originali ampliati con nuove missioni, livelli e boss inediti pensati per l’occasione, tante nuove sorprese da scoprire e tutta la meraviglia del classico originale, mescolate in un cocktail platformistico esplosivo si impone immediatamente come imperdibile per tutti i possessori della console portatile a due schermi di Nintendo.
Il tutto senza dimenticare le meraviglie visive degli scenari, spettacolari anche su DS, mentre l’accompagnamento musicale mantiene intatta la magia ascoltata nel 1996 rivelandosi ancora oggi un sottofondo perfetto per la prima avventura 3D di Mario, anche in chiave remake.
Ci sarebbero dunque tutte le carte in regola per gridare nuovamente al capolavoro esattamente come 8 anni prima, ma Super Mario 64 DS mostra purtroppo il fianco ad un paio di critiche da non sottovalutate. In primis, il sistema di controllo, meno preciso ed efficiente rispetto al passato e che in quest’occasione rischia di rendere più tediose alcune sfide dell’avventura. Si affianca poi una telecamera leggermente più caotica e difficile da controllare alla perfezione come su N64, che sommando alle sbavature nei controlli contribuisce a rendere più confusionari alcuni passaggi che in teoria non dovrebbero rappresentare un problema da affrontare.
Questi elementi non permettono all’opera per DS di spiccare il volo ancora più in alto di quanto già non faccia, ma il bello è che siamo ugualmente su vette d’eccellenza frutto degli sforzi compiuti dagli autori per ampliare e rendere ancora sorprendente quasi un decennio dopo uno dei videogiochi più importanti di sempre. Adesso, tra l’altro, arricchito pure con una valanga di divertenti minigiochi che risultano essere un passatempo impeccabile.
Ed eccoci qui, di fronte ad un Signor Remake, magari imperfetto, ma dotato di un gran cuore tipico delle produzioni memorabili.

PREGI

- Notevolmente ampliato nei contenuti, tra 4 protagonisti, 30 Stelle in più e nuovi livelli e sfide pensate per l’occasione
- Tutta la meraviglia ludica dell’originale resta intatta, rivelandosi spettacolare anche in portatile
- Comparto audiovisivo di gran livello, che dimostra le capacità del DS
- Altamente longevo grazie ai tanti segreti da scoprire
- Minigiochi divertentissimi

DIFETTI

- Il sistema di controllo è meno preciso ed efficiente rispetto all’originale per N64, e può in alcune circostanze creare problemi
- Telecamere non sempre semplici da gestire

VOTO FINALE : 9

 
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view post Posted on 11/5/2022, 16:23

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Forse ne avevamo già discusso in passato, ma io non sono riuscito a sopportare il sistema di controllo, me lo aveva prestato un amico anni fa e anche se i nuovi contenuti mi stavano piacendo molto, gliel'ho restituito dopo un paio di giorni. Ma in futuro voglio comunque dargli un'altra possibilità. È stata un'occasione persa non inserirlo nella collection con controlli rifatti secondo me, ma del resto non hanno messo neanche galaxy 2, che avrebbe richiesto sforzo zero, pensa te l'avarizia
 
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view post Posted on 12/5/2022, 05:12
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L’ho consumato all’epoca, grandissimo gioco, grandissimo remake.
 
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view post Posted on 12/5/2022, 11:00

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ammetto la mia colpa. Non ho mai concluso Mario 64, pur avendoci giocato spesso. Un po' non avevo abbastanza esperienza con i platform 3d (ora sì ovviamente) un po' la mancanza del control stick rende i controlli da denuncia
 
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view post Posted on 12/5/2022, 11:47
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CITAZIONE (AstroMaSSi @ 12/5/2022, 06:12) 
L’ho consumato all’epoca, grandissimo gioco, grandissimo remake.

Concordo al 100% ;)

Comunque ragazzi, sul fatto che i controlli non siano impeccabili sono d'accordo, è innegabile ed infatti l'ho sottolineato anche io. Però disastrosi fino ad essere "da denuncia" forse mi sembra un po' troppo. Io non ho avuto il minimo problema ad adattarmi a questo sistema di controllo (comunque ben lontano dall'originale Mario 64) all'epoca della sua uscita, arrivando a prendere tutte e 150 le Stelle e godendomelo totalmente. Questo per dirvi che, con un po' di impegno e pazienza, ci potreste riuscire tranquillamente anche voi, pertanto se mai vi capiterà riprovateci ;)
 
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view post Posted on 17/6/2022, 13:31
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Anch’io presi tutte le stelle, non lo trovai così complesso come sistema di controllo.
 
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