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Sifu, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 25/9/2022, 15:06
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SIFU




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CASA: SLOCLAP
SVILUPPATORE: SLOCLAP
GENERE: PICCHIADURO A SCORRIMENTO
GIOCATORI: 1

EVERYBODY’S KUNG-FU FIGHTING


Sloclap ci ha preso gusto con i “simulatori” di arti marziali. Dopo aver già ottenuto i primi apprezzamenti con Absolver, il loro gioco d’esordio, lo studio francese espande ulteriormente il suo concept incentrato sui giochi di combattimento, che devono puntare tutto su “fluidità” e “dinamicità” per risultare non solo credibili, ma anche coinvolgenti.
Con Sifu, la loro seconda opera, Sloclap vuole dimostrare in maniera ancora più concreta la fondatezza della sua filosofia, dando vita ad un’avventura totalmente incentrata sulle arti marziali e riprendendo canovacci narrativi tipici dei B-Movie incentrati sul tema. Viene così fuori un prodotto che ha saputo attirare velocemente l’attenzione su di sé, merito anche della particolare meccaniche in stile roguelike incentrata sull’invecchiamento del protagonista, che dopo ogni morte rinasce più anziano rispetto a prima, con specifici bonus e malus sulle sue capacità di lotta.
Sifu sembra quindi avere spunti e carte in regola per rivelarsi una delle sorprese del 2022 di PC, PlayStation 5 e PlayStation 4, dove sbarca a febbraio in formato digitale ed a maggio in edizione fisica per le console Sony. Le intriganti premesse hanno dato i loro frutti all’atto pratico?

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LA VENDETTA E’ UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO

È una storia di vendetta quella che muove il protagonista senza nome di Sifu (che può essere un ragazzo o una ragazza), figlio di un maestro di Kung-Fu e proprietario del più famoso dojo situato in una città della Cina odierna. Una notte tempestosa, il giovane assiste all’omicidio dell’amato padre per mano di Yang, un suo ex allievo disonorato che, per motivi ancora sconosciuti, si è vendicato del maestro ponendo fine alla sua esistenza. Yang ed i suoi compagni compiono una strage al dojo, eliminando tutti i discepoli; anche il protagonista finisce vittima della furia del gruppo, che gli recide la gola, ma un misterioso, antico talismano gli salverà la vita curando la ferita.
Il ragazzo (o la ragazza) passerà i successivi otto anni in completo isolamento, preparando il corpo e la mente alla missione di vendetta contro Yang ed i suoi quattro seguaci: Fajar il Botanico, Sean il Lottatore, Kuroki l’Artista e Jinfeng la CEO. I suoi nemici possono contare su una nutrita schiera di seguaci, ed infiltrarsi nei loro covi sarà un’ardua impresa, ma il giovane espero di arti marziali ha ormai messo in moto il suo piano, e nulla potrà fermarlo. Oltre alle sue abilità in combattimento potrà infine contare su quell’amuleto che già in passato gli ha salvato la vita, ma ad un duro prezzo: ogni eventuale morte lo riporterà in vita invecchiato, e andrà avanti così fino a quando non sopraggiungerà la fine definitiva.
Ed è con queste premesse che il nostro esperto di arti marziali si addentrerà nei luoghi più malfamati ed esclusivi della città per farsi strada attraverso i covi dei suoi bersagli, scontrandosi con orde di violenti sgherri pronti ad ostacolare in qualunque modo il cammino di vendetta del giovane protagonista. È bene dirlo subito: Sifu non ti prende per mano nemmeno per un secondo, ma al contrario si dimostra rigido, brutale, praticamente spietato sin dai primi minuti di gioco. Anche l’avversario apparentemente più banale può rivelarsi una pericolosa minaccia se sottovalutato, per non parlare dei momenti in cui ci si ritrova da soli contro quattro o cinque nemici, che ci attaccano contemporaneamente da ogni direzione lasciandoci ben poco spazio per rifiatare.
Il grado di sfida offerto da Sifu è elevato, forse pure troppo in alcuni frangenti, al punto che l’opera Sloclap potrebbe non essere adatta a tutti, soprattutto a chi non è paziente. Il gioco va infatti studiati nei minimi dettagli in ogni sua particolarità, anche tentando e ritentando più volte, imparando quindi a conoscere la precisa conformazione degli stage, come sono posizionati nemici ed eventuali potenziamenti (rappresentati da statuine a forma di drago “usa e getta” che ci forniscono preziosi aiuti, che si tratti di ampliare la nostra barra vitale, quella della struttura, perfezionare l’offensiva o addirittura ringiovanire, tra le varie opzioni disponibili), e cosa aspettarsi dunque all’interno di ogni stanza e corridoio. In questo modo si avrà maggiormente chiaro come muoversi e come gestire la nostra offensiva ed i potenziamenti a disposizione, massimizzando i risultati e conservando intatte le energie per le fasi avanzate di ogni livello (tenendo comunque presente che eseguire esecuzioni su un nemico stordito permette di recuperare parte delle energie perdute).
Anche perché la morte chiama inesorabile. Come accennato in precedenza, essere sconfitti comporta l’invecchiamento precoce del nostro personaggio qualora si scelga di resuscitare sul posto: in questo modo il nostro guerriero recupera tutte le energie e prosegue il combattimento esattamente da dove lo ha interrotto, ma con più anni sul groppone; morire più volte di fila è un’ulteriore aggravante, dato che si moltiplicano gli anni aggiunti alla nostra età e rischiando in questo modo di arrivare alla nostra fine definitiva e dovendo quindi ricominciare dall’inizio il livello corrente.
Il tetto massimo di età raggiungibile sono i 70 anni, raggiunti i quali la sconfitta successiva comporterà la morte definitiva. Il gioco inizia in ogni caso con un protagonista molto giovane, di 20 anni, e ad ogni 10 anni di invecchiamento (dunque dai 30 fino appunto ai 70) si va incontro a specifici bonus e malus: il protagonista diventa sempre più potente, ma al tempo stesso la sua energia vitale si rimpicciolisce sempre di più, con il rischio quindi che bastino pochi colpi per essere nuovamente uccisi. Ciò riflette metaforicamente l’anzianità raggiunta, un effetto visivo a suo modo affascinante ma che mette anche forti pressioni sul giocatore, considerata l’essenza roguelike di questa meccanica.

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Bisogna infatti tenere presente che, una volta completato un livello, allo stage successivo si riparte con gli anni raggiunti in quello precedente. Se quindi, ad esempio, finite il primo livello con 27 anni di età, al secondo livello ripartirete sempre ventisettenni. E in caso nel secondo livello si superino i 70 anni con conseguente morte definitiva, si ricomincerà il livello dall’inizio ma sempre in un corpo da ventisettenne. L’età quindi non si azzera e si trascina di stage in stage, con tutte le conseguenze e difficoltà maggiori che ne conseguono. E sebbene i livelli siano in tutto solamente 5, in Sifu bastano ed avanzano per garantire una sfida davvero ostica. Da qui emerge quindi la necessità di dover spesso rigiocare più volte i livelli già completati: se da un lato si tratta di una pratica ripetitiva, dall’altra si rende necessaria per massimizzare sempre di più i nostri risultati e finire ciascun livello con un’età sufficientemente giovane per garantire il corretto proseguimento verso le fasi finali dell’avventura. Ma Sloclap ha pensato a tutto, mettendo anche delle preziose scorciatoie in ciascuno stage che permettono di saltare anche aree intere: in ogni livello ci sono infatti diversi oggetti collezionabili da raccogliere con approfondimenti e retroscena sulla storia e sui personaggi, ma anche con chiavi e tessere magnetiche che servono per l’appunto a sbloccare porte inaccessibili alla prima run, che permettono per l’appunto di arrivare più velocemente allo scontro con il boss ed evitare così vari combattimenti anche impegnativi.
Si tratta di un utile escamotage volto a velocizzare le fasi di replay, anche perché gli avversari in ogni livello sono numerosi, abbastanza variegati tra loro in termini di moveset e potenza effettiva, e non mancano nemmeno uno o più mini-boss da affrontare che possono darci non poco filo da torcere. Ma i Boss veri e proprio sono una vera impresa da combattere, soprattutto dalla seconda zona in poi. I temibili alleati di Yang (per non parlare di Yang stesso) non solo si rivelano vere forze della natura, ma sono anche resistenti e, soprattutto, a metà combattimento cambiano pure pattern d’attacco divenendo ancora più temibili. Soprattutto alle prime partite, preparatevi dunque ad andare incontro più volte alla sconfitta rischiando di diventare troppo anziani per proseguire con successo alle battaglie successive.
Sifu è dunque un prodotto che fa della rigidità, dei nervi saldi e della pazienza i suoi capisaldi, ma sa anche come regalare enormi soddisfazioni una volta padroneggiato al meglio il sistema di combattimento, trovate le scorciatoie e studiato con attenzione i pattern di nemici e Boss avanzando con un’età ancora giovane: ogni boss sconfitto ed ogni battaglia vinta regalano forti stimoli per proseguire oltre e godersi sempre più a fondo il gioco, caratterizzato anche da un’ampia dose di spettacolarità e coinvolgimento che, alla fine, rende più facilmente sopportabile il dover rigiocare multiple volte ciascun livello per perfezionare sempre di più i nostri risultati. Ciò detto, in alcuni casi rimane la sensazione che Sloclap abbia esagerato con il voler mettere i giocatori in difficoltà, con eccessi di orde nemiche o occasionali problemi di inquadrature che potrebbero creare non pochi problemi anche a chi ormai ha imparato a memoria il pattern dello stage in corso. Ciò appare evidente soprattutto nel terzo stage, il più lungo ed anche molto complesso una volta arrivati alle sue ultime fasi, che per certi aspetti appare il meno intrigante da giocare.
Difficoltà, sbavature e costante replay sono comunque sorretti da quello che resta il fiore all’occhiello della produzione: il sistema di combattimento. Sloclap ci ha messo vero impegno nel realizzare un vero e proprio simulatore di arti marziali: l’azione in Sifu vanta una fluidità davvero invidiabile, con movimenti così perfetti da sembrare veri, naturali, permettendoci di dar vita a diverse combinazioni di attacchi utili sia per indebolire gli avversari, sia per rompere le loro difese. Molto sofisticato anche il sistema di difesa e contrattacchi, che permette di poter contrastare colpi provenienti da ogni direzione (dall’alto, dal basso, alle spalle e così via), oltre alla possibilità di ricorrere ad attacchi speciali tramite focus (che richiede di consumare un apposito indicatore per eseguirli) che risultano molto efficaci contro qualunque tipo di rivale e per questo vanno utilizzati con intelligenza e nei momenti più cruciali, dato che possono servire per rompere il momentum del nemico e ribaltare le sorti dello scontro. Oltre alle nostre mani nude si può combattere anche con una discreta varietà di oggetti contundenti, che si tratti di bastoni, coltelli, mazze o bottiglie di vetro, che permettono di accedere ad un ulteriore moveset con la possibilità di infliggere ancora più danni; le armi a lungo andare si usurano fino a rompersi, ma è possibile comunque trovarne di numerose lungo ogni livello, continuando in questo modo la nostra carneficina.
Da tenere sempre sotto controllo anche la barra della struttura fisica, indicativa del nostro sistema difensivo: la rottura della struttura comporta l’essere esposti all’offensiva avversaria in quei momenti di stordimento, ma il vantaggio è che anche i boss hanno questo tipo di indicatore e, una volta consumato, permette di seguire attacchi finali dagli effetti devastanti.
A furia di nemici sconfitti e progressi nel gioco si ottengono punti in gran quantità che possono essere spesi per acquistare nuove abilità di combattimento, rendendo il nostro personaggio sempre più efficace e consentendo al giocatore di elaborare nuove tattiche di gioco. Acquistare un’abilità, tuttavia, non la rende nostra a tutti gli effetti: sebbene possano essere utilizzate durante la partita, una stessa tecnica richiede di essere riacquistata almeno cinque volte prima del suo sblocco definitivo, consentendoci quindi di poterla utilizzare anche in caso di morte vera e propria. Ciò significa dunque che, in caso si venga sconfitti definitivamente per sopraggiunti limiti di età, tutte le abilità non sbloccate definitivamente andranno perse, e sarà quindi necessario sbloccare di nuovo dall’inizio. Anche questo aspetto fa parte degli elementi roguelike del titolo, che tuttavia non sono stati studiati con grandissima attenzione da parte degli sviluppatori: considerato che ci sono tecniche dai costi davvero elevati, e che non si accumulano punti in maniera altrettanto consistente in tempi brevi, Sifu poggia un po’ troppo sul grinding estremo per poter ottenere le tante abilità presenti, e il dover ricominciare costantemente i livelli già affrontati per accumulare i tantissimi punti necessari può rivelarsi più un forte tedio che un effettivo piacere. In tal senso, quindi, le meccaniche di sblocco appaiono sbilanciate, rendendo anche complicato riuscire a padroneggiarle a fondo in tempi ragionevoli se il rischio di perderle tutte è sempre dietro l’angolo.
Peccato perché, a parte questo inconveniente, il combat system di Sifu è collaudato a puntino e si rivela non solo gratificante, ma anche assuefacente una volta imparato a sfruttare in ogni sua caratteristica.
Insomma, Sifu ha alcune incertezze sul piano ludico che magari non lo rendono una vera e propria eccellenza nel suo ambito, ma ha comunque tutte le carte in regola per rivelarsi un prodotto avvincente e convincente, soprattutto per chi avrà sufficientemente dedizione da dedicargli, non scoraggiandosi di fronte ad una difficoltà spesso infame ma che, anzi, regala soddisfazioni uniche e memorabili livello dopo livello. Sifu in sé non sarebbe nemmeno troppo longevo data la presenza di soli 5 stage, ma di certo tra difficoltà, età da tenere sotto controllo e un forte fattore rigiocabilità si lascia giocare anche abbastanza lungo. Al netto comunque della ripetitività della sua impostazione che, sul medio termine, potrebbe rivelarsi stancante per una buona fetta di giocatori.

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DISCIPLINA E MEDITAZIONE

L’eleganza del combat system e le splendide animazioni (graziate da una fluidità ed una precisione che farebbero invidia anche alle più gettonate produzioni Tripla A) che lo accompagnano rendono Sifu un piacere anche per la vista. E questo nonostante il titolo Sloclap, per ovvie ragioni, non sprema fino in fondo le piattaforme che lo ospitano e, anzi, si notano in certe circostanze textures non curatissime e qualche piccola imperfezione grafica che, comunque, non influisce in maniera pesante sulla tenuta tecnica dell’opera. Anzi, lo stile visivo “low-poly” adottato per il gioco resta a suo modo affascinante e perfettamente funzionale al tipo di gioco pensato dal team francese.
Ma più che la grafica in sé, a colpire di Sifu è la sua eccezionale direzione artistica, evidente soprattutto a partire dal terzo livello: scenari coreografici, ricchi di dettagli, con un utilizzo della colorazione sublime e schermate talmente evocative da sembrare vere e proprie opere d’arte dimostrano tutto l’estro creativo e visionario di Sloclap, capaci in questo modo di trasmettere sensazioni di profondo coinvolgimento mentale, fisico ed emotivo al giocatore. Certe battaglie tolgono il fiato per la cornice all’interno della quale si svolgono, e quei momenti più visionari che caratterizzano certi momenti dell’avventura riescono a sposarsi in maniera egregia con una produzione che vuole comunque puntare al realismo ed alla credibilità degli scontri e del mondo di gioco. Tutti questi elementi mescolati tra loro danno vita ad un prodotto esteticamente notevole, tra i più affascinanti offerti da panorama indie nel corso del 2022 se non pure oltre.
A condire il tutto ci pensa una colonna sonora d’atmosfera che enfatizza ulteriormente la frenesia e l’eleganza dei combattimenti, oltre al desiderio di vendetta insito nel cuore e nella mente del protagonista (il sottofondo del rifugio, hub di partenza tra un livello e l’altro, esprime al meglio queste sensazioni). Le musiche prese singolarmente magari non risultano particolarmente memorabili, ma funzionano bene in azione, sposandosi in maniera riuscita con l’ambiente circostante e con i combattimenti. Ciliegina sulla torta, un doppiaggio inglese recitato in maniera decorosa al netto delle poche linee di dialogo che caratterizzano la produzione.

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DA DISCEPOLO A MAESTRO

Un “simulatore d’arti marziali”: è ciò che Sifu prometteva di essere, e si è poi rivelato tale all’atto pratico. I ragazzi di Sloclap mettono la firma su un’avventura rigida, brutale, talvolta anche davvero infame in termini di difficoltà, ma che riesce a conquistare grazie non solo alla spettacolarità del suo sistema di combattimento, ma anche alla sorprendente profondità che dimostra sin dai primi minuti di gioco. Sifu richiede una padronanza ed una dedizione tale da sembrare sul serio un simulatore di Kung-Fu: è studiato per spingere i giocatori a padroneggiare con maestria ogni singola tecnica presente, ad imparare come dosare in maniera intelligente offensiva e manovre evasive, a comprendere nel minimo dettaglio ogni movimento non solo del protagonista ma anche di ogni nemico che lo circonda, ed a sfruttare al massimo ogni vantaggio a disposizione che si tratti di un’arma contundente o un potenziamento.
A condire il tutto ci pensa una fluidità dell’azione magistrale, talmente naturale e perfetta da fare quasi spavento, che permette di dare vita a combattimenti incredibilmente assuefacenti nonostante il grado di sfida fortemente elevato che li caratterizza e che potrebbe anche scoraggiare non pochi giocatori. Ma Sifu sa come premiare quegli utenti che perseverano senza gettare la spugna di fronte ai tanti ostacoli che si parano loro davanti, che non mollano di fronte ai Boss tanto duri da battere quanto appassionanti da affrontare, e che arrivano in fondo all’avventura, quando da “discepoli” in difficoltà con i primi scagnozzi sono diventati “maestri” capaci di tenere testa a Yang ed i suoi pericolosi alleati.
È molto grande il senso di soddisfazione e gratificazione che Sifu trasmette ad ogni battaglia vinta, registrando progressi un poco alla volta, nel frattempo che si impara ad utilizzare adeguatamente ogni tecnica e si tiene a bada l’invecchiamento precoce giocando e rigiocando ogni livello se necessario. Le meccaniche roguelike alla base dell’opera la rendono indubbiamente molto particolare, e questo sebbene non sempre, va detto, dimostrano di funzionare al meglio: a non convincere è in particolare il grinding quasi estremo richiesto per sbloccare in modo definitivo ogni abilità, con il rischio di perdere tutto e dover rifare da zero in caso di morte definitiva del nostro personaggio; certe tecniche richiedono un quantitativo di punti fin troppo oneroso per essere ottenute in modo permanente, a fronte di punti che vengono accumulati molto più lentamente rispetto a quanto richiesto dal gioco.
Funziona già meglio il concept dell’invecchiamento con i suoi bonus e malus a seconda dell’età raggiunta dal protagonista. Perfezionare sempre di più le nostre capacità rigiocando più volte i livelli già affrontati, per finirli ancora più velocemente (grazie anche a comode scorciatoie sbloccabili) e con un personaggio ancora relativamente giovane è l’essenza stessa di Sifu: è il gioco stesso che spinge a tornare continuamente sui propri passi per crescere sempre di più, imparando a conoscere alla perfezione ogni ostacolo e qualunque avversario, così da avere chance sempre più grandi di arrivare fino in fondo alla battaglia risolutiva.
Un’impostazione che da un lato aumenta non di poco il fattore rigiocabilità (anche perché l’avventura è composta solo da 5 livelli), sebbene al tempo stesso rischi anche di far avvertire con una certa pressione la ripetitività intrinseca dell’opera. Sifu è un gioco che richiede pazienza, tanta pazienza per essere goduto appieno, con il rischio per molti giocatori di perdere entusiasmo e concentrazione di fronte allo stesso livello ripetuto per l’ennesima volta. Proprio per questo, l’opera Sloclap non è per tutti, soprattutto per chi non è disposto ad investire quella pazienza e quel tempo necessario per poter davvero comprendere al meglio le potenzialità del gioco, al netto di alcune sue sbavature indubbiamente presenti.
A parte infatti il grinding, è innegabile che in certi momenti gli sviluppatori abbiano esagerato forse un po’ troppo con le sfide da affrontare, con eccessi (evidenti soprattutto nel terzo stage) che rischiano di compromettere l’equilibrio tra difficoltà elevata e curva di apprendimento messa a punto dagli sviluppatori. In alcune circostanze si ha la sensazione che certe situazioni di gioco siano state create per allungare il brodo e rischiare di perdere momentum, perdendo così anni preziosi e sentendosi quasi spunti a forza a rigiocare i livelli già affrontati per perfezionare i propri risultati.
Per fortuna però, per quanto fastidiose, queste sensazioni si avvertono solo in pochi casi, con gran parte del gioco che invece sa come valorizzare i progressi del giocatore e la sua padronanza con le diverse tecniche di combattimento a disposizione, regalando soddisfazioni enormi ad ogni boss sconfitto e un senso di completezza una volta giunti ai titoli di coda, pronti comunque a riaffrontare l’avventura nel tentativo di raggiungere il suo finale alternativo.
A valorizzare il tutto, un comparto audiovisivo di grande ispirazione. Il lato artistico dimostrato dall’opera è dannatamente affascinante ed evocativo, con momenti visionari che si sposano bene con l’impostazione realistica del prodotto. In certi casi sembra quasi di muoversi attraverso affreschi dipinti con grande creatività, con scenari graziati da una colorazione impeccabile ed un utilizzo di luci ed ombre magistrale. Le musiche di sottofondo rendono l’atmosfera ancora più coinvolgente, dando al tempo stesso una marcia in più ai tanti combattimenti presenti in ogni livello, caratterizzati da un l’eleganza ed una precisione capaci di tenere incollati allo schermo. Forse è un peccato che l’avventura in sé duri poco, proprio perché dopo quei 5 stage si ha ancora voglia di proseguire attraverso la strada del perfezionamento, tecnica dopo tecnica, combattimento dopo combattimento.
Sifu ha indubbiamente delle sbavature, non è un prodotto per tutti ed in alcuni casi appare anche fin troppo rigido, ma il senso di soddisfazione che riesce a trasmettere non ha molti rivali nel suo ambito. E proprio per questo motivo, il lavoro svolto da Sloclap si può considerare un successo.

PREGI

- Sistema di combattimento spettacolare, graziato da una fluidità invidiabile
- Boss memorabili e coinvolgenti
- Grado di sfida molto elevato, ma che sa regalare grandi soddisfazioni
- Artisticamente evocativo, musiche d’atmosfera
- Rigiocabile, grazie anche ad un secondo finale da sbloccare

DIFETTI

- Le meccaniche roguelike (non tanto l’invecchiamento, quanto lo sblocco delle tecniche) non sempre risultano bilanciate
- Picchi di difficoltà in alcuni casi ingiustificati
- Richiede tanta pazienza e dedizione per essere padroneggiato, e per questo potrebbe non essere adatto a tutti.

VOTO FINALE : 8

 
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view post Posted on 25/9/2022, 17:03
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Ottima recensione Chris! :D

Questo lo compro appena esce su Steam!
 
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view post Posted on 26/9/2022, 09:09
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Grazie!! :D

Credo arriverà prima o poi, non penso rimarrà esclusivo dell'Epic Games Store ancora troppo a lungo.
 
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view post Posted on 27/9/2022, 19:05
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Interessante, mi ricorda molto God Hand, titolo per PS2 che purtroppo non ho mai finito per vari motivi (tra i quali il fatto che è un gioco dalla difficoltà bastardissima).
 
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CITAZIONE (Zapan @ 27/9/2022, 20:05) 
Interessante, mi ricorda molto God Hand, titolo per PS2 che purtroppo non ho mai finito per vari motivi (tra i quali il fatto che è un gioco dalla difficoltà bastardissima).

Il paragone con God Hand è azzeccato perché i due giochi effettivamente condividono la stessa filosofia (e la stessa difficoltà infame :lol: )
Mi hai ricordato tra l'altro che prima o poi dovrò rigiocarlo il titolo Capcom :D
 
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view post Posted on 5/10/2022, 12:13
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Ciao, cercavo proprio in questi giorni una recensione e la tua è perfetta. In conclusione non mi interessa come gioco, grazie e grande :)
 
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CITAZIONE (Anty01 @ 5/10/2022, 13:13) 
Ciao, cercavo proprio in questi giorni una recensione e la tua è perfetta. In conclusione non mi interessa come gioco, grazie e grande :)

Grazie mille per i complimenti, molto apprezzati! :D
Se ti ho aiutato a capire che non fa per te, sono contento che questa questa recensione ti sia stata utile. Ad ogni modo, dovesse mai capitarti, una partita magari prova a farla, non si sa mai ;)
 
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view post Posted on 10/4/2024, 14:13
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Indovinate? Mi sono lasciato trasportare dallo sconto e da una videorecensione, così Domenica l'ho preso a 15 euro in digitale. Attualmente sto giocando la trilogia di Naruto (<3) quindi non so quando ci dedicherò del tempo, (speriamo presto visto che alcuni giochi li gioco dopo anni ahah) però l'ho provato un'oretta. La prima cosa da dire è che mi sono un attimo confuso mentre giocavo, perché anche Naruto ha le combo ed ho capito che mischiare i due giochi non è l'ideale per me. Il combattimento è davvero bello, ma ho già superato i 30 anni perché mi confondevo con i tasti e per via di alcuni avversari tosti. ahahah L'unica pecca è l'UE che su ogni gioco che ho provato su Switch rende i modelli fatti di plastica/gomma e un po' mi da fastidio.
 
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view post Posted on 20/4/2024, 07:06
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CITAZIONE (Anty01 @ 10/4/2024, 15:13) 
Indovinate? Mi sono lasciato trasportare dallo sconto e da una videorecensione, così Domenica l'ho preso a 15 euro in digitale. Attualmente sto giocando la trilogia di Naruto (<3) quindi non so quando ci dedicherò del tempo, (speriamo presto visto che alcuni giochi li gioco dopo anni ahah) però l'ho provato un'oretta. La prima cosa da dire è che mi sono un attimo confuso mentre giocavo, perché anche Naruto ha le combo ed ho capito che mischiare i due giochi non è l'ideale per me. Il combattimento è davvero bello, ma ho già superato i 30 anni perché mi confondevo con i tasti e per via di alcuni avversari tosti. ahahah L'unica pecca è l'UE che su ogni gioco che ho provato su Switch rende i modelli fatti di plastica/gomma e un po' mi da fastidio.

Hai fatto benissimo a prenderlo comunque! Anche se ci sta il fatto di aspettare un attimo prima di giocarlo a fondo se sei ora sotto con Naruto, così da confusione con i comandi. Sifu richiede molta pazienza e dedizione per essere padroneggiato, ma quando ci riesci vedrai che ti saprà regalare enormi soddisfazioni ;)
 
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8 replies since 25/9/2022, 15:06   88 views
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