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Dead Space 2, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 12/3/2023, 19:36
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DEAD SPACE 2



3max



CASA: ELECTRONIC ARTS
SVILUPPATORE: VISCERAL GAMES
GENERE: ACTION/HORROR
GIOCATORI: 1

L’ORRORE NON E’ FINITO


Il primo Dead Space è stato una delle più grandi sorprese del 2008. Electronic Arts ha confezionato un survival horror coinvolgente, inquietante e carico d’atmosfera, capace di colpire forte anche grazie alla sua narrativa ed il macabro fascino dei Necromorfi, subito entrati nell’immaginario collettivo dei giocatori per via del loro design malato e disturbante, oltre che per la ferocia dimostrata in combattimento.
Di fronte ad un inizio così scoppiettante era lecito attendersi un seguito presto o tardi, che potesse espandere ancora di più il già solido concept ludico e narrativo dimostrato dal primo gioco. I fan non attenderanno più di tanto: all’inizio del 2011, poco più di due anni dopo l’uscita del capostipite (e con in meno uno spin-off rail shooter per Wii, Dead Space Extraction), Dead Space 2 diventa realtà sempre su PS3, Xbox 360 e PC.
Le aspettative sono alle stelle, ed anche gli sviluppatori, ora noti come Visceral Games, vogliono fare le cose davvero in grande per consegnare ai fan uno dei più importanti e significativi horror della sua generazione. Ma possiamo dirlo già adesso: ci sono riusciti. Eccome se ci sono riusciti.

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BENVENUTI SULLO SPRAWL

Dead Space 2 è ambientato tre anni dopo i drammatici fatti della USG Ishimura. Affetto da demenza indotta dal contatto con il Marchio, Isaac Clarke ha passato gli ultimi tre anni della sua vita sullo Sprawl, una gigantesca colonia spaziale costruita dal governo terrestre su Titano, luna di Saturno; confinato in un ospedale psichiatrico, l’uomo è stato soggetto a continui esperimenti da parte del personale medico dello Sprawl al servizio delle forze governative, che hanno studiato e sfruttato la mente di Isaac, corrotta dal Marchio, per esperimenti volti a dare vita ad un Marchio completamente nuovo.
Un giorno, Isaac viene svegliato da Franco Delille, che sta provando a liberarlo dall’ospedale e salvarlo da una nuova minaccia. Neanche il tempo di spiegare cosa sta accadendo che Delille viene brutalmente ucciso da un Necromorfo, trasformandosi a sua volta in una violenta creatura assetata di sangue. Isaac ripiomba dunque nell’incubo già vissuto sull’Ishimura, senza avere assolutamente chiaro cosa sta accadendo sullo Sprawl e per quale motivo è scoppiata una nuova invasione di Necromorfi. La sua unica speranza di salvezza è una donna di nome Daina le Guin, che tramite contatto radio guida l’ex ingegnere verso una via di fuga attraverso lo Sprawl.
È l’inizio di un nuovo incubo che porterà Isaac ad incrociare il suo cammino con la pilota Ellie Langford ed il paziente Nolan Stross, quest’ultimo anch’egli soggetto agli stessi esperimenti del protagonista. Ma le minacce con cui Isaac deve confrontarsi non riguardano soltanto i Necromorfi: Hans Tiedmann, direttore dello Spraw sotto il diretto ordine del governo terrestre, è sulle tracce del protagonista per eliminarlo. Tutto questo senza dimenticare la minacciosa ombra della Chiesa di Unitology, che è ancora alla ricerca di una via per dare inizio alla Convergenza che li “renderà di nuovo uno”.
Dead Space 2 riparte da quanto raccontato nel primo gioco e lo espande ancora di più, dando vita ad una vicenda che riesce a tenere incollati allo schermo con le sue rivelazioni ed i suoi misteri legati ai Necromorfi, ad Unitology e su cosa è davvero la Convergenza. Forse meno densa di suspense e senso di scoperta rispetto al predecessore, la trama di Dead Space 2 coinvolge grazie ad un ritmo ben sostenuto, pochi ma ben studiati colpi di scena e rivelazioni di peso che portano ad una fase finale al cardiopalma e capace di chiudere il gioco con il botto, con il desiderio di volerne sapere ancora di più e capire quale sarà il destino di Isaac Clarke.
Parlando a proposito del protagonista, finalmente parla: non siamo più davanti al muto manichino del primo gioco, ma di fronte ad un personaggio ben caratterizzato e con una personalità decisa e ben definita che lo rende senza dubbio molto più accattivante ed interessante pur senza magari bucare lo schermo. L’essere divenuto parte attiva del racconto e partecipe nelle interazioni con tutti gli altri comprimari ed antagonisti (dalla caratterizzazione in verità piuttosto semplice e funzionale allo sviluppo degli eventi, sebbene si apprezzi Ellie per il carattere forte e risoluto dimostrato in ogni occasione nonostante il dramma che sta vivendo) è ciò che ha contribuito a rendere intrigante la narrativa alla base del gioco, che consolida la serie EA come una garanzia in questo specifico ambito.



COME PRIMA, PIU’ DI PRIMA

La diretta continuità non è solo narrativa: Dead Space 2 si presenta infatti molto fedele al gioco originale in termini di gameplay. Ancora una volta siamo davanti ad un Action/Horror in terza persona che sicuramente punta forte sull’azione, in maniera anche più marcata rispetto al predecessore, ma dove la componente survival resta comunque molto forte. La gestione dell’inventario e delle risorse a disposizione è infatti fondamentale per riuscire ad avanzare attraverso lo Sprawl infestato da Necromorfi di ogni tipo: i nemici sono ancora più numerosi ed aggressivi rispetto a prima, ed Isaac dovrà dunque sfruttare al meglio tutto il suo arsenale ed i poteri della Stasi per riuscire a sopravvivere alle brutali orde di non-morti spaziali desiderosi di farlo a pezzi.
Oltre all’ormai iconica Lama al Plasma, il protagonista un poco alla volta sbloccherà un numero di armi ancora più sostanzioso rispetto al passato, dotandosi in questo modo di un equipaggiamento vasto e variegato che dona un tocco di spettacolarità e coinvolgimento in più ai combattimenti. Considerato il focus maggiormente incentrato sull’azione rispetto al prequel, gli scontri a fuoco abbondano così come anche i momenti coreografici, tuttavia al tempo stesso l’essenza dell’opera del 2008 si avverte forte, ricordandoci che siamo davanti ad un Dead Space all’ennesima potenza. La presenza inoltre di nuove tipologie di Necromorfi da combattere offre nuovi approcci al gameplay e differenti strategie da adottare a seconda degli ostacoli che si incontrano lungo il cammino. Sono decisamente più numerose le variante di Necromorfi presenti di Dead Space 2, con la presenza anche di nuove creature piuttosto temibili come ad esempio i Puker o gli Stalker, quest’ultimi pericolosi inseguitori abili nel nascondersi e nell’attaccare a sorpresa Isaac in alcuni dei momenti a più alta tensione di tutta l’avventura.
Parlando a proposito della Campagna, Dead Space 2 appare più lineare rispetto al primo gioco, ma non per questo è meno coinvolgente. Ci sono infatti continui cambi di scenario ed anche nuove sfide da affrontare in termini di rompicapi (in verità piuttosto semplici e senza grossi guizzi creativi) e ostacoli, che in questo modo permettono al gioco di rinnovarsi continuamente offrendo sempre qualcosa di diverso, capitolo dopo capitolo. Il miglioramento più evidente si nota nelle fasi a Gravità Zero: se infatti nel primo titolo queste fasi consistevano semplicemente nel saltare da una parte all’altra, adesso invece nei momenti a Zero-G il giocatore ha il controllo totale di Isaac che, grazie ai propulsori posti sui suoi stivali, può svolazzare liberamente lungo lo scenario ed anche combattere a mezz’aria. Questa grande libertà di movimento ha permesso agli sviluppatori di rendere molto più complesse ed elaborate queste fasi di gioco, che adesso appaiono decisamente più interessanti e godibili da giocare.
Per il resto resta sempre importante la ricerca non solo di risorse in termini di cure e munizioni, ma anche di crediti da spendere in negozio per acquistare ulteriori risorse preziose, come nuove Tute dall’inventario più capiente o anche i Nodi necessari per il potenziamento delle abilità e delle armi di Isaac presso le apposite postazioni. Stavolta ci sono molte più opzioni di potenziamento non solo per il RIG (che aumenta l’energia vitale) e la Stasi del protagonista, ma anche per ogni singola arma, motivo per cui è bene utilizzare saggiamente i Nodi a disposizione e capire cosa migliorare e quando. Anche perché Dead Space 2 si presenta pure stavolta come un Action/Horror piuttosto impegnativo, dove sottovalutare qualunque nemico e non utilizzare con intelligenza le risorse a disposizione può essere pagato a caro prezzo. Senza contare poi la presenza di qualche Boss ogni tanto, che di sicuro farà sudare le proverbiali sette camicie a chi non presta attenzione a come affronta l’avventura.
Sia comunque chiaro, Dead Space 2 non è comunque un gioco brutale per il solo gusto di esserlo e, al contrario, si dimostra stimolante ed equilibrato al tempo stesso, fornendo sempre al giocatore risorse a sufficienza per andare avanti senza bloccarsi troppo a lungo in una fase un po’ più ostica delle altre. Ma per chi vuole davvero mettere alla prova il proprio istinto di sopravvivenza, la modalità Hardcore che si sblocca una volta completato il gioco è lì ad aspettarli: difficoltà massima e solo tre salvataggi utilizzabili in tutta la partita, con ripartenza all’ultimo salvataggio in caso di morte. Buona fortuna, ne avrete bisogno.
Questo per dire che Dead Space 2 lascia molto spazio anche alla rigiocabilità, grazie anche alla presenza del New Game Plus disponibile una volta finita la prima partita. Ed in termini di longevità vera e propria siamo più o meno in linea con il primo capitolo, ed anche stavolta una decina di ore potrebbero essere sufficienti per giungere ai titoli di coda.
Se da un lato è forse vero che Dead Space 2 ha perso qualcosa in termini di mistero atmosfera, preso nel suo insieme Visceral Games è riuscita a compiere piccoli ma riusciti passi avanti su gameplay e contenuti. Siamo davanti ad un “more of the same” che migliora ed arricchisce il predecessore in maniera riuscita e convincente, confermandolo ancora una volta come punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del genere.

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TENSIONE ALLE STELLE

Che poi, in verità, per quanto improntato più verso l’azione, anche Dead Space 2 ha i suoi momenti davvero inquietanti capaci di coinvolgere ai massimi livelli, complice un sapiente utilizzo di contesti ambientali ed effetti sonori. Certi momenti, come ad esempio quando ci si aggira per le aree abitate sentendo in lontananza il piano di un neonato abbandonato a sé stesso, oppure quando si raggiunge l’asilo nido, sono capaci di far gelare il sangue proprio come i migliori momenti vissuti sull’Ishimura. La fase finale ci mette a confronto con un Necromorfo “perfetto” nonché formidabile combattente che porta alle stelle l’adrenalina e la tensione ad un passo dalla conclusione. E cosa dire di “quel momento”, quando ci si ritrova pronti ad una cruciale e fatale iniezione che potrebbe stravolgere il corso della storia?
Alla fine, Dead Space 2 non ha poi così tanto da invidiare al suo illustre predecessore. Da parte sua ha davvero tanto con cui colpire, coinvolgere ed inquietare, e questo nonostante gli stessi sviluppatori abbiano volutamente scelto di allentare la tensione per cercare di rendere questo seguito più facilmente digeribile per ogni tipo di utente. Ma è alla fine una sensazione, perché Dead Space 2 con i momenti shock non scherza e pure molte delle nuove animazioni di morte del povero Isaac non passano assolutamente inosservate e contribuiscono a rendere ancora più spaventosi i tanti minacciosi Necromorfi che si incontrano lungo il cammino.
Il tutto condito poi da un comprato grafico di tutto rispetto, che perfeziona ulteriormente il già ottimo lavoro svolto da Visceral con il primo episodio. Textures migliorate, modelli poligonali ancora più ricchi di dettagli ed una pregevole direzione artistica ricca di dettagli e particolari che danno ancora più caratterizzazione al mondo di gioco sono alcuni dei punti forti dell’opera in termini visivi. Tecnicamente tutto si muove su schermo in maniera pienamente convincente, e non ci sono sbavature gravi o evidenti a parte qualche sporadico bug visivo che in ogni caso non compromette il corretto svolgimento del gioco.
Chiude il cerchio un comparto sonoro anche stavolta da applausi: musiche dense di tensione e dai ritmi inquietanti contribuiscono ad intensificare i toni horror dell’avventura, mentre l’ottimo doppiaggio anche in lingua italiana riesce a valorizzare i dialoghi ben scritti che caratterizzano la narrativa. I rumori di sottofondo e gli atroci versi dei Necromorfi restano comunque l’apice sonoro di un gioco destinato a far scuola.

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RENDICI UNO, ANCORA UNA VOLTA

Dead Space 2 riesce nell’impresa di consolidare definitivamente la fama della serie Electronic Arts tra gli amanti di Survival Horror d’Azione. Dopo un memorabile primo episodio, Visceral Games fa doppietta e regala ai suoi appassionati un’altra avventura indimenticabile, capace di tenere incollati allo schermo grazie alla sua tensione, una maggior varietà in termini di armamentario e Necromorfi da affrontare, ed uno scenario evocativo che sa regalare i suoi momenti da brivido.
Se è vero che, rispetto all’avventura a bordo dell’Ishimura, forse si è perso qualcosa in termini di mistero e coinvolgimento, mentre non tutto potrebbero apprezzare la maggior propensione verso l’azione e la linearità più marcata degli scenari rispetto al passato, gli orrori che si vivranno attraverso lo Sprawl hanno comunque tutto l’occorrente per lasciare il segno. Lato gameplay Visceral è riuscita a perfezionare quanto fatto in precedenza, offrendo un gioco fedele alle origini ma che si amplia in termini di contenuti e migliora gli aspetti meno riusciti dell’illustre predecessore (come le fasi a Gravità Zero, adesso decisamente meglio elaborate e più complesse), mentre l’aggiunta di un maggior numero di armi e diverse nuove tipologie di nemici offre nuovi approcci e strategie da affrontare in combattimento, adesso ancora più adrenalinico e coinvolgente.
Tanti i momenti memorabili che si vivranno a bordo dello Sprawl, senza disdegnare qualche momento di fan service ben incastrato all’interno dell’avventura, mentre la storia si conferma ancora una volta coinvolgente e ricca di sviluppi intriganti, oltre ad essere valorizzata da un protagonista finalmente con una caratterizzazione marcata e non un semplice manichino muto in balia degli eventi.
A chiudere il cerchio ci pensa un comparto audiovisivo da applausi: visivamente l’opera EA appare ancora più curata e senza particolari sbavature tecniche, mentre il comparto audio fa un utilizzo ancora una volta eccellente degli effetti sonori che donano ancora più atmosfera in combinazione con musiche di sottofondo azzeccate in ogni contesto.
Dead Space 2 si conferma dunque un prodotto eccellente, uno dei più illustri esponenti del suo genere visti durante la generazione PS3/Xbox 360. E soprattutto, conferma la sua serie di appartenenza tra i punti di riferimento per gli amanti dell’horror, degna di essere affiancata ad alcuni dei nomi più illustri in quest’ambito.

VOTO FINALE : 9

 
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view post Posted on 13/3/2023, 13:10
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Bene, bene, questo me lo ricordo, gran gioco finito forse 5 anni fa. Non mi è piaciuto quanto il primo (la Ishimura non si batte), e non mi è piaciuto il fatto che Isaac dicesse parolacce in continuazione pestando i mostri, per dirne due. E a proposito di mostri quei dannati Stalker mi hanno fatto prendere alcuni spaventi niente male. Davvero notevole la loro intelligenza artificiale.

Però mi ricordo di quanto erano fighe certe armi nuove che potevano essere usate anche in modi creativi, e soprattutto mi ricordo della quantità allucinante di botte che ho preso a difficoltà Fanatico (poi oh, magari sarò stato una schiappa io), in cui per giunta ho dovuto ricaricare diverse volte alcuni salvataggi precedenti perché avevo finito le munizioni.

Praticamente mi sono visto tutte o quasi le animazioni di morte di Isaac :XD: , e a un certo punto, verso la fine, ho dovuto abbassare la difficoltà perché me le stavano davvero dando di santa ragione. Ci mancava solo che bucassero lo schermo per brutalizzarmi anche nella vita reale :XD: .

Ah, e congratulazioni per il traguardo delle 1000 recensioni 🎉
 
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view post Posted on 26/3/2023, 16:38
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Grazie mille Zapan ;)
Anche se purtroppo siamo in pochissimi ed io ormai entro molto più di rado qui, sono contento del traguardo raggiunto dopo tanti anni. RYSE alla fine è stato a suo modo un pezzo della mia vita, e ricorderò sempre le rocambolesche avventure virtuali vissute qui dentro nel corso degli anni :D
Comunque sì, anche io le morti del povero Isaac me le sono viste letteralmente tutte. Brutalità e sadismo assicurati :XD:
 
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2 replies since 12/3/2023, 19:36   74 views
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