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Advance Wars, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 22/4/2023, 13:07
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ADVANCE WARS



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CASA: NINTENDO
SVILUPPATORE: NINTENDO
GENERE: STRATEGICO
GIOCATORI: 1-4

LA GUERRA SECONDO NINTENDO


Ce ne ha messo di tempo Nintendo per portare la sua serie Wars oltre i confini giapponesi. Iniziato nel 1988 su Famicom con il nome di Famicom Wars, il brand si sposterà velocemente su Game Boy assumendo il nome di Game Boy Wars, ottenendo fama ed apprezzamenti in patria. Ma fino a quel momento il brand era rimasto del tutto sconosciuto in Occidente, e si dovrà aspettare fino all’arrivo del Game Boy Advance per vedere finalmente sbarcare la serie in Europa e Stati Uniti.
Advance Wars diventa realtà nei territori europei nel gennaio del 2002, su un GBA all’epoca ancora nelle fasi iniziali del suo ciclo vitale. E proprio Advance Wars segnerà la storia della console portatile Nintendo, imponendosi velocemente come uno dei migliori giochi mai apparsi su GBA. Lo strategico a turni di stampo militare conquista il cuore di critica e pubblico, con una giocabilità immediata ma al tempo stesso complessa e stimolante, capace di tenere i giocatori incollati allo schermo per ore ed ore.

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RICCO ED ASSUEFACENTE

Advance Wars si svolge in un continente fittizio, dove le nazioni di Orange Star e Blue Moon sono in guerra da anni. La situazione tuttavia precipita quando uno dei giovani generali di Orange Star, Andy, viene accusato di aver attaccato senza motivo altre due regioni confinanti, Yellow Comet e Green Earth, dando così il via ad una guerra su larga scala. A guidare Orange Star c’è la generale Nell, che affida al giocatore il compito di coordinare i comandanti della sua armata (Andy, Max e Sami) e di guidarli alla vittoria. Ma il proseguo della guerra si farà un poco alla volta sempre più misterioso, quando emerge chiaro e tondo che qualcuno sta agendo nell’ombra per fare in modo che le nazioni continuino a darsi battaglia.
Strutturato come uno strategico a turni i cui scontri si svolgono su mappe strutturate a griglia, in Advance Wars si vince in due modi diversi: abbattendo tutte le unità dell’avversario oppure conquistando il suo quartier generale. Nella campagna principale è possibile comunque affrontare livelli con regole diverse, come ad esempio conquistare un determinato numero di città più velocemente del rivali oppure sopravvivere all’offensiva nemica per un tot di turni.
La giocabilità è immediata e basta poco per capire come spostare le proprie truppe attraverso la mappa e quali azioni possono compiere. Ma al tempo stesso è importante anche studiare con attenzione le caratteristiche di ciascuna unità, la conformazione del terreno e l’importanza di città ed avamposti da conquistare per poi sfruttare strategicamente. Nel titolo Nintendo sono disponibili 18 tipologie di unità differenti: dai soldati di fanteria ai carri armati, passando per contraerea, navi, sommergili, elicotteri ed aerei. Ci sono anche unità di supporto terreno, marittimo e volante, che possono trasportare più velocemente le truppe da una parte all’altra dello scenario oltre a fornire munizioni ai propri compagni.
Conquistare le città è prerogativa dei soldati: una volta occupate, le città fungono da basi aggiuntive dove parcheggiare momentaneamente le truppe indebolite, in modo così che recuperino le loro forze se necessario. Tra gli altri punti d’interesse che si possono occupare ci sono anche fabbriche, porti ed aeroporti: da qui, spendendo le risorse economiche a nostra disposizione, è possibile creare nuove unità e rinforzare così il nostro esercito, preparandosi a portare avanti l’offensiva con maggiore grinta.
Un ulteriore vantaggio da tenere in conto è il potere speciale del nostro comandante, che se usato al momento giusto può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Andy ha il potere di riparare tutte le truppe danneggiate rinforzandole, Max aumenta la potenza bruta delle unità, mentre Sami permette alla fanteria di conquistare postazioni con molta più velocità rispetto al normale. A seconda del livello che si sta affrontando e degli obiettivi richiesti, scegliere il giusto comandante può rivelarsi un’altra utile mossa strategica per completare ogni missione nel minor tempo possibile.
Ma attenzione, anche gli eserciti rivali possono compiere le nostre stesse, identiche azioni, comprese abilità speciali dei generali nemici che possono creare non pochi problemi alle nostre truppe se sottovalutati. È bene dunque studiare sempre con attenzione i movimenti avversari e preparare la giusta controffensiva, oltre a conoscere attentamente il raggio d’azione di ogni unità per capire meglio come muoversi attraverso la mappa minimizzando il più possibile i rischi.
È bene subito tenerlo presente: nonostante la sua immediatezza, Advance Wars è un gioco tutt’altro che semplice e, anzi, nelle fasi avanzate dell’avventura sa come mettere per bene alle strette il giocatore, che dovrà studiare con attenzione ogni singola mossa per non fallire. Forse in alcuni casi il gioco diventa anche un po’ troppo brutale e punitivo, ma bisogna comunque sottolineare la possibilità di poter sempre salvare la partita tra un turno e l’altro, così in caso di errori gravi si può ricaricare il salvataggio e rifare il turno compiendo movimenti differenti. Advance Wars è dunque tosto a lungo andare, ma offre al giocatore tutte le risorse necessarie per studiare ed affrontare al meglio le sue sfide, con un po’ di pazienza e dedizione.
Ma in ogni caso le regole base e tutte le funzionalità del gioco verranno correttamente spiegate ed approfondite nel tutorial, il Field Training che funge anche da prologo del gioco: Nell spiegherà per bene al giocatore come sfruttare al meglio le capacità di ogni unità, come funziona il fuoco diretto e quello indiretto di alcune truppe, ed anche come sfruttare al meglio determinate tipologie di terreno per massimizzare danni ed aumentare la difesa. A tal proposito, ogni unità ha 10 punti ferita e, quando al massimo delle forze, è in grado anche di infliggere i danni maggiori; tuttavia, un poco alla volta che un’unità viene indebolita (fino alla sconfitta che si verifica una volta che l’indicatore arriva a zero), diminuisce anche il suo potere offensivo e, nei casi della fanteria, di conquista delle postazioni, rendendolo dunque un bersaglio facile dell’avanzata nemica. In questi casi diventa dunque utile “fondere” due unità della stessa tipologia, in modo così da recuperare parte delle energie perdute (dunque per esempio, se ci sono due carri armati con 4 punti ferita ciascuno, la loro fusione porterà ad un singolo carro armato ma con 8 punti ferita).
Una volta concluso il tutorial, si passa alla storia principale composta da una ventina di missioni: le mappe dell’avventura si fanno un poco alla volta sempre più ampie e sofisticate, garantendo approcci ai combattimenti sempre più complessi e variegati pur senza stravolgere più di tanto le regole del gioco. Gli obiettivi tendono ad essere quasi sempre gli stessi, e magari in tal senso un po’ di varietà in più nelle missioni poteva starci, ma si tratta comunque di piccoli dettagli, del voler trovare il pelo nell’uovo in una produzione che saprà regalare grandi soddisfazioni agli amanti di strategici a turni, che con il classico per GBA trovano davvero pane per i loro denti.
E dopo la storia principale non è certo finita qui, dato che un altro importante merito di Advance Wars è di offrire un’enorme varietà di contenuti e modalità. Si passa al War Room, modalità secondaria che ci mette alle prese con mappe diverse e più sofisticate rispetto a quelle della campagna, senza dimenticare la possibilità di poter acquistare dal negoziante ulteriori scenari aggiuntivi per sfide singole oppure per il multiplayer fino a 4 giocatori contemporaneamente, con ogni utente che controlla il proprio esercito scontrandosi con quelli avversari (mentre nell’avventura principale la larga maggioranza delle missioni vedono confrontarsi solo due eserciti tra loro).
E che dire poi della possibilità di poter creare le proprie mappe personalizzate, dunque potendo piazzare dove vogliamo, come vogliamo, punti d’interesse, terreni e luoghi da conquistare? C’è così tanta carne al fuoco nel titolo Nintendo che è veramente difficile staccarsene una volta affondati nei suoi meccanismi. La longevità di Advance Wars, ma in particolare la sua rigiocabilità, toccano dunque vette incredibili considerato tra l’altro che la storia principale offre pure diversi bivi con battaglie aggiuntive a seconda dei comandanti utilizzati di capitolo in capitolo.
Insomma, in Advance Wars convivono in maniera armoniosa quantità e qualità: c’è tanto con cui intrattenersi, e tutto è davvero di elevata caratura.

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UNO STILE SEMPLICE CHE CONQUISTA

Advance Wars non ha chissà quali pretese in ambito tecnico: gli basta semplicemente offrire un’impostazione che fosse funzionale al suo gameplay e le meccaniche di gioco, non è necessario puntare a chissà quale avanguardia visiva sul piccolo schermo del GBA per il tipo di giocabilità proposta. Ecco dunque che Advance Wars si presenta agli occhi dei giocatori con una grafica semplice ed essenziale, ma non per questo meritevole di essere ignorata: al contrario, nella sua semplicità il titolo Nintendo riesce a conquistare. Mappe coloratissime, truppe dettagliate e sufficienza e ben distinte tra loro, sprites belli da vedere e scene di combattimento animate che alla fine sanno il fatto loro. Visivamente lo strategico della Grande N ha tutto ciò che serve per rivelarsi accattivante senza dover per forza raggiungere lo stato dell’arte 2D, e quello che offre e fa basta ed avanza per raggiungere il proprio scopo in termini tecnici.
Tutto scorre fluido e preciso su schermo, anche i pochi effetti speciali presenti sono ben implementati. Affascinanti anche gli artwork dei vari protagonisti ed antagonisti, pur trattandosi di immagini statiche prive di animazioni.
Anche l’accompagnamento sonoro si difende piuttosto bene: musiche orecchiabili e dai toni leggeri ci accompagnano dall’inizio alla fine della nostra esperienza e, sebbene a lungo andare le musiche tendano a farsi un po’ ripetitive, rimangono comunque sempre un piacere da ascoltare. Stesso discorso per gli effetti sonori tra spari ed esplosioni, che ci fanno sentire su un campo di battaglia piuttosto particolare: si parla di guerra, ma le atmosfere sono comunque leggere e adatte ad ogni tipo di giocatore, anche i più giovani. Poi certo, tra gli avversari in campo sembra esserci quasi una rivalità sportiva, non sembra di essere davanti ad eserciti in guerra. Ma stiamo pur sempre parlando di Nintendo.

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VITTORIA!

Ce ne ha messo di tempo la serie Wars per arrivare in Occidente. E’ servito l’arrivo del Game Boy Advance ed il primo capitolo nuovo di zecca pensato appositamente per la console portatile Nintendo per vedere l’intrigante strategico bellico della casa di Kyoto nei nostri territori. Un’attesa parecchio lunga ma ne è valsa la pena: non solo Advance Wars si impone infatti come uno strategico a turni eccellente e subito assuefacente, ma è in generale uno dei giochi più brillanti ad essere mai stati ospitati dal GBA.
Immediato da giocare, ma al tempo stesso anche molto complesso e ricco di opportunità in termini di tattiche e movimenti da adoperare, Advance Wars sa rivelarsi impegnativo, qualche volta pure brutale, ma ha tutte le carte in regola per tenere incollati allo schermo per ore anche coloro che non sono particolarmente pratici o amanti di strategici.
Sarà per la sua ottima varietà in termini di unità e punti d’interesse con cui interagire sulla mappa, sarà per la sua accattivante presentazione che da della semplicità il suo cavallo di battaglia, o sarà per l’enorme mole di contenuti che intratterranno per decine di ore (con tanto di multiplayer fino a 4 giocatori ed un editor per le proprie mappe con cui sbizzarrirsi, senza dimenticare un eccellente ed utilissimo tutorial per i meno avvezzi al genere), fatto sta che una volta inserita la cartuccia di Advance Wars dentro il GBA diventa poi molto difficile rimuoverla. Anche in quei momenti apparentemente più complessi ed in quelle battaglie che sembrano non finire mai, posare la console è più facile a dirsi che a farsi, segno di quanto siano esplosive e ben curate le meccaniche di gioco, molto più profonde ed articolate di quanto non appaiano in superficie.
Advance Wars ha dunque tutto ciò che serve per farsi ricordare con piacere. Sembra catapultarti a quell’epoca dell’infanzia in cui ti divertivi mettere in scena epiche battaglie con i soldatini di plastica: il feeling che l’opera Nintendo trasmette è proprio questo, quanto basta per stamparti sul volto un sorriso incancellabile.

VOTO FINALE : 9

 
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