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Marvel's Spider-Man 2, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 7/1/2024, 21:13
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MARVEL'S SPIDER-MAN 2



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CASA: PLAYSTATION STUDIOS
SVILUPPATORE: INSOMNIAC GAMES
GENERE: ACTION/ADVENTURE
GIOCATORI: 1


INSOMNIAC COLPISCE ANCORA, NEL SEGNO DEL RAGNO

“Essere migliori”. Era questo lo slogan che accompagnava l’originale Marvel’s Spider-Man pubblicato su PS4 nel 2018, perfetto riassunto del viaggio del giovane Peter Parker come vigilante di New York City nei panni di Spider-Man, destinato a farsi sempre più maturo, responsabile e consapevole dei suoi poteri nel frattempo che protegge la città dalle insidie dei villain di turno.
Ma è uno slogan che calza a pennello anche per la stessa Insomniac Games, riconosciuta come una delle compagnie più brillanti in forza ai PlayStation Studio e che ha sempre provato a perfezionarsi gioco dopo gioco. Non sempre però i risultati sono stati totalmente dalla sua parte: lo stesso Marvel’s Spider-Man mostrava in realtà il fianco a più critiche, pur trattandosi comunque di un buonissimo Action/Adventure capace di far breccia nel cuore di tutti gli appassionati dell’Uomo Ragno. E nonostante si possa trattare di una delle migliori trasposizioni videoludiche mai dedicate a Spider-Man, la ripetitività a lungo andare di gameplay e attività da svolgere, unita a una sfida troppo tendente verso il basso a causa della IA deficitaria dei nemici e una generale mancanza di coraggio nel voler andare oltre la più classica delle impostazioni Open World, non ha permesso all’esclusiva PlayStation di poter raggiungere a tutti gli effetti l’eccellenza.
Ma Insomniac ha comunque gettato solide basi da cui ripartire per il futuro e, dopo lo spin-off Marvel’s Spider-Man: Miles Morales che propone qualche novità grazie all’introduzione del protagonista omonimo come nuovo personaggio giocabile, c’è tutto l’occorrente per perfezionarsi sempre di più in vista del vero e proprio secondo capitolo della serie per PlayStation 5.
Lo studio californiano è in ogni caso un vero e proprio stacanovista: con l’arrivo di PS5 c’è anzitutto spazio per Ratchet & Clank: Rift Apart, nuovo episodio della sua storica serie e perfetto apripista per la futura avventura di Spider-Man dopo aver preso piena dimestichezza con le potenzialità della nuova console Sony.
Marvel’s Spider-Man 2 diventa ufficialmente realtà nel settembre 2021 durante il PlayStation Showcase di quel mese. Peter e Miles ritornano e si preparano a fronteggiare la peggior minaccia che abbiano mai affrontato fino a quel momento: il temibile Venom. Basta soltanto il primo teaser trailer a mandare alle stelle le aspettative dei fan, che in ogni caso dovranno aspettare ben due anni ancora prima di mettere le mani sopra il gioco completo. Ma ogni nuovo trailer e presentazione lascia presagire grandi cose per l’esclusiva PS5 di punta per il 2023.
Marvel’s Spider-Man 2 esordisce ad ottobre, e dalle parole si passa ai fatti: Insomniac è davvero diventata migliore.

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LA CACCIA FINALE

La storia di Marvel’s Spider-Man 2 prende il via dieci mesi dopo le vicende di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales. Sotto le vesti dell’Uomo Ragno, Peter Parker e Miles Morales continuano a proteggere assieme New York, ma entrambi sono alle prese con varie vicissitudini personali: Peter fatica a bilanciare la sua vita personale con quella da vigilante, causandogli problemi nella ricerca di un lavoro, mentre Miles non riesce a trovare la giusta concentrazione per preparare il saggio d’ingresso al college essendo anch’egli completamente preso dai suoi doveri a difesa della città.
Nonostante i grandi sforzi che i due giovani mettono nelle loro attività personali, il dovere chiama continuamente: al primo giorno di lavoro per Peter come docente nello stesso liceo frequentato da Miles, un attacco alla città del redivivo Sandman costringe i due ad intervenire per riportare l’ordine prima che la situazione degeneri.
Questo evento causa ulteriore scompiglio nella vita dei due Spider-Man, che possono comunque contare sull’affetto di persone fondamentali: Peter vive ora nella vecchia casa di sua zia May assieme alla fidanzata Mary Jane, felicissimi di poter riabbracciare il loro grande amico Harry Osborne dopo un lungo periodo in cui i tre sono stati lontani; Miles invece può sempre fare affidamento su sua mamma Rio Morales ed il migliore amico Ganke, nel frattempo che un poco alla volta approfondisce il suo rapporto con Hailey, di cui è innamorato.
Ben presto, però, le loro vite verranno sconvolte ancora una volta: alla guida del suo esercito di Cacciatori, il crudele Kraven arriva a New York alla ricerca di quella che considera la sua “ultima caccia”, una sfida contro un avversario incredibile che possa dare definitivamente senso alla sua esistenza. Per questo mette a soqquadro la città, prendendo di mira i suoi supercriminali, nella speranza che uno di loro possa realizzare il suo ultimo desiderio. E come se non bastasse, una nuova, temibile minaccia si appresta a fare la sua comparsa in scena, più pericolosa di qualunque altro avversario i due Spider-Man abbiano mai affrontato nel corso della loro vita.
Approfondite adeguatamente le origini dei due protagonisti nei precedenti giochi della serie, Insomniac Games si è potuta concentrare al 100% sulla creazione di una storia ancora più densa ed intensa rispetto a quanto già vissuto negli altri giochi. La trama ricalca chiaramente il tipico stile che ci si può aspettare da una produzione targata Marvel, senza la pretesa di offrire chissà quale narrativa da oscar ma che comunque dimostra di funzionare perfettamente per il tipo di gioco e personaggi proposti.
Anzi, in tale aspetto Marvel’s Spider-Man 2 si dimostra ancora più intrigante, facendo tesoro dei racconti già vissuti per mettere in piedi un comparto narrativo dal ritmi ancora più sostenuti e variegati grazie anche al ricchissimo cast a disposizione, pieno di figure chiave e di solidi personaggi di supporto. La caratterizzazione di Peter e Miles appare ora più marcata rispetto al passato, apparendo personaggi ancora più credibili e con personalità ben definite. E se forse da un lato sarebbe stato bello vedere interazioni ancora più profonde tra il duo, le cui vite spesso non si intrecciano così facilmente, il rapporto che li lega funziona bene su schermo e dà vita a dinamiche interessanti nei momenti chiave della vicenda, soprattutto quando entra in scena il temibile simbionte collegato a Venom: è soprattutto attorno a questo essere che ruota la storia, dando vita ad evoluzioni della storia spesso imprevedibili e donando ai personaggi che vi entrano in contatto una caratterizzazione ancora più complessa e marcata.
E se è vero che la storia segue un canovaccio in fondo abbastanza prevedibile dall’inizio alla fine, senza magari veri e propri colpi di scena che possono davvero lasciare il segno, bisogna comunque dire che in ottica narrativa l’opera Insomniac funziona grazie al suo ritmo molto più sostenuto (soprattutto dalla seconda metà dell’avventura in poi), senza forzature o incongruenze, e che portano ad una fase finale ad alto tasso di coinvolgimento che spinge a voler scoprire come si concluderà tutta la vicenda. I rapporti tra i personaggi, anch’essi tutti interessanti grazie ad una riuscita scrittura dei dialoghi, sono un’altra marcia in più per la trama, che dimostra ancora una volta quanto Insomniac sia riuscita a reinterpretare in maniera originale figure così iconiche in ambito supereroistico dando loro pieno senso anche in questo specifico universo narrativo.
Sì, siamo davanti alla tipica storia alla Marvel come detto, ma nel suo genere quanto messo in piedi dallo studio californiano offre probabilmente una delle migliori storie in circolazione tra i giochi incentrati sulle figure pop della “Casa delle Meraviglie”.

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DUE SPIDER-MAN AL PREZZO DI UNO

In ambito puramente ludico, Marvel’s Spider-Man 2 si presenta come un seguito perfettamente in linea con i due predecessori, sia come struttura del sistema di combattimento, sia per la gestione di quest principale e attività secondarie. Chi ha dunque familiarità con gli altri Marvel’s Spider-Man si sentirà immediatamente a casa, sebbene il rischio è che i non-fan della serie possano non trovare motivi per amare questo nuovo episodio se già non hanno particolarmente apprezzato i precedenti lavori di Insomniac.
Ma se da un lato è vero che la nuova avventura di Peter e Miles non si discosta più di tanto da quanto già visto nel 2018 e 2020, bisogna anche ricordarsi che un seguito non deve per forza stravolgere quanto visto in precedenza, ma può anche semplicemente perfezionare ed evolvere una formula già collaudata. E visto in quest’ottica, quanto svolto da Marvel’s Spider-Man 2 si pone per davvero come un miglioramento dell’ormai tipica formula della serie, che raggiunge qui la sua piena espressione.
Il fatto di avere a disposizione questa volta due personaggi giocabili è già un punto a favore in termini di combat system: Peter e Miles si muovono in maniera simile a quanto visto nelle loro precedenti avventure singole, ma godono adesso di un parco mosse ancora più ampio e stratificato grazie ai tanti poteri da sbloccare (sia individuali che universali) salendo di livello e spendendo i punti abilità accumulati in tecniche sempre più potenti, senza dimenticare anche i vari gadget da sbloccare e potenziare a loro volta.
Ne conseguono in questo modo combattimento più variegati rispetto al passato e dove l’utilizzo frequenze di gadget e poteri speciali, unito ai consueti attacchi, combo e schivate di base, si fa ancora più indispensabile per respingere le numerose orde di nemici che affronteremo regolarmente lungo il nostro cammino. Certo, l’IA nemica necessiterebbe ancora di un po’ di lavoro visto che spesso i nostri avversari si rendono bersagli facili (specie quando si tenta un approccio stealth, fin troppo semplice da portare avanti con un po’ di attenzione), al tempo stesso però si dimostrano anche più aggressivi e meglio organizzati in gruppi numerosi, pertanto è bene non sottovalutare mai nessuna insidia e tenere sempre sotto controllo l’area circostante per evitare di essere circondati o di subire attacchi pesanti inaspettati. Alcuni nemici tendono inoltre a difendersi con scudi o ricorrere ad attacchi impossibili da respingere tramite parry, pertanto anche l’attento dosaggio di difesa e schivate è cruciale per arrivare più facilmente alla vittoria. Il citato parry si rivela in ogni caso uno dei nostri “alleati” più preziosi, capace di tirarci fuori dai guai nella maggior parte delle situazioni se utilizzato con intelligenza.



Marvel’s Spider-Man 2 non è magari l’Action/Adventure più impegnativo in circolazione, ma il nuovo episodio sa comunque come regalare sfide interessanti, soprattutto contro i diversi Boss che ci attendono nel corso dell’avventura (seppur concentrati principalmente nella seconda metà della quest principale). Le Boss Fight sono diventate ancora più spettacolari e dinamiche rispetto al passato, e ad ulteriore vantaggio del gioco va citato anche una varietà nelle tipologie di nemici assai più marcata rispetto agli altri due capitoli, con ogni nemico che richiede una propria tattica per essere affrontato al meglio.
Con questi accorgimenti, Insomniac Games è riuscita a smorzare la sensazione di ripetitività che a lungo andare affliggeva il resto della serie, rendendo i combattimenti ancora più godibili rispetto al passato e dotati ancora una volta del consueto ritmo forsennato che li rende coinvolgenti al punto giusto. Sebbene non sempre è possibile passare liberamente da Peter a Miles durante la partita (in alcuni casi lo switch viene bloccato per esigenze di trama), il fatto di poter contare su due personaggi giocabili ben distinti permette a Marvel’s Spider-Man 2 di fondere assieme gli aspetti più riusciti dei precedenti capitoli e dare così vita a un connubio vincente che rende il gameplay ancora più godibile, capitalizzando al meglio sulle basi gettate negli scorsi anni.
A tutto questo si aggiunge inoltre un ritmo delle missioni principali che si fa sempre più crescente avanzando nel gioco. Marvel’s Spider-Man 2 parte subito a cannone già dall’inizio vero e proprio, mettendo in scena una delle Boss Fight più spettacolari del gioco, per poi rallentare un po’; il tempo però di far ingranare la storia ed ecco che le attività principali crescono di pari passo, con situazioni ed evoluzioni sempre più intriganti. Trattandosi di un’opera dalla forte componente narrativa può capitare che in alcuni casi il ritmo si faccia un po’ più lento, ma si tratta di situazioni in ogni caso ben incastrate all’interno del contesto ludico e che lasciano all’azione un ruolo di primissimo piano per tutta la durata della storia principale.
Ciò che invece continua a non convincere sono le fasi nei panni di Mary Jane: proprio come nel primo capitolo, impersonare la fidanzata di Peter comporta un approccio votato allo stealth che rischia però di rivelarsi poco dinamico, pure se stavolta la ragazza è dotata di una propria arma con la quale mettere in scena un rudimentale sistema di combattimento. I livelli con MJ sono chiaramente una piccola porzione dell’avventura che non va a compromettere in maniera particolare la qualità della main quest, tuttavia per come sono strutturati non aggiungono valore a quanto messo in piedi da Insomniac, che pure ci ha provato stavolta a renderli maggiormente godibili.
Per il resto, però, Marvel’s Spider-Man 2 dimostra di funzionare egregiamente anche per quanto riguarda l’esplorazione e la struttura dell’oper world, piuttosto tradizionale ma arricchita con tantissimi extra e segreti da scoprire che permettono di accedere anche a tantissimi nuovi costumi da sbloccare per entrambi gli eroi così come a retroscena e curiosità varie che arricchiscono ulteriormente il mondo di gioco e la storia. In aggiunta alla Manhattan già teatro dei predecessori, la nuova avventura ci offre una mappa ancora più ampia grazie all’aggiunta di interi quartieri quali Brooklyn e Queens, e la grande rapidità nei movimenti dei protagonisti rende l’esplorazione della mappa più piacevole rispetto a tanti altri open world in circolazione, anche senza ricorrere al fast travel.
E se la struttura della storia principale si può considerare riuscita grazie alle piccole ma significative migliorie implementate e una costruzione efficace delle varie missioni che la compongono, il ricchissimo contorno consente al titolo Insomniac di rivelarsi molto godibile anche senza necessariamente seguire la main quest.

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PROTEGGENDO NEW YORK

Ancora più dei predecessori, Marvel’s Spider-Man 2 è davvero pieno di attività collaterali da svolgere, molte delle quali introdotte dalle missioni principali ma che si suddividono poi in proprie quest secondarie da seguire con attenzione. Alcune in particolare, come quella de La Fiamma del Museo della Cultura, sono vere e proprie sottotrame che vale la pena seguire, ma non mancano ulteriori attività che aiutano a variare un po’ dalla classica formula del gioco lasciando invece spazio a qualche rompicapo (invero piuttosto semplici) o situazione diversa dal solito che sfrutta al meglio alcuni dei nuovi gadget a disposizione dei nostri eroi, come la tuta alare che permette di planare tra i cieli di New York.
Intriganti le sfide a tempo legate ai Mysterium, che mettono seriamente alla prova le abilità e i riflessi dei giocatori, così come simpatici gli enigmi alla base delle Ricerche EMF. Molte degli incarichi secondarie sono comunque attività minori e tendenzialmente ripetitive: i Ricordi di Marko e i Covi dei Cacciatori si basano sostanzialmente su combattimenti, mentre le Scorte di Prowler richiedono semplicemente di individuare passaggi segreti senza grossi sforzi. Sulla carta invece le Richieste Fotografiche potrebbero apparire estremamente semplici, ma in verità si rivelano piacevoli da seguire anche solo per scoprire ulteriori curiosità sulla città di New York e le relative storie dietro i nostri scatti speciali. E queste sono soltanto alcune delle attività secondarie presenti, in realtà ancora più ricche e con novità che si sbloccano anche a partita ormai molto avanzata, così da aggiungere sempre qualcosa di nuovo per tutta la partita. Tutto questo senza dimenticare i consueti eventi criminali casuali che richiedono l’intervento dei nostri eroi per essere risolti senza danni per la popolazione.
Da tenere presente che alcune di questi incarichi collaterali sono esclusivi per Peter ed altri ovviamente per Miles, pertanto come accennato in precedenza in alcuni momenti potrebbero non essere accessibili per esigenze di trama. In ogni caso completarle un poco alla volta si rivela prezioso non solo per guadagnare EXP aggiuntivi o preziosi gettoni con i quali sbloccare costumi ed altri contenuti, ma anche per accedere al fast travel dei singoli quartieri, pertanto vale la pena perdere un po’ di tempo dietro i tanti contenuti messi a punto dallo studio californiano.
Certo, non tutto gode della stessa cura e qualità, e certe attività secondarie a lungo andare si fanno piuttosto ripetitive, ma la loro presenza in gran quantità e il fatto che ci sia comunque una sostanziale diversificazione tra i vari contenuti, molto di più rispetto a quanto visto negli altri due Marvel’s Spider-Man, va a vantaggio del nuovo capitolo in esclusiva per PS5, che promette di intrattenere discretamente a lungo.
Ma ecco, quanto di preciso? Ebbene, Marvel’s Spider-Man 2 in realtà non è un gioco eccessivamente longevo e, anzi, potrebbero addirittura bastare una quindicina di ore per completare la sola storia principale. Una longevità magari lontano dagli standard che ci si aspetterebbe da un moderno open world, ma che permette però agli autori di offrire un’avventura più concentrata e ben poco dispersiva, che va dritta al sodo senza perdersi in troppi fronzoli. E comunque, con le tante attività presenti, quel numero è destinato a raddoppiare, se non pure qualcosa di più. In un periodo in cui spesso si dibatte sulla longevità talvolta portata fin troppo all’estremo nella categoria degli open world, il titolo Insomniac può sembrare più “piccolo”, ma forse proprio per questo finirà con il farsi apprezzare di più da chi cerca un’esperienza più diretta e non diluita eccessivamente con troppi contenuti che rischiano di essere solo fini a loro stessi.

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QUANDO LA PS5 FA SUL SERIO

Se c’è un team che ha saputo sfruttare al meglio le potenzialità della quinta console casalinga targata Sony, quello è proprio Insomniac Games. Già al lancio della PS5 nel novembre del 2020 la compagnia aveva gettato basi molto interessanti con Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, progetto crosso-gen che tuttavia sulla nuova piattaforma si è dimostrato tecnicamente solidissimo, ma già un anno dopo con Ratchet & Clank: Rift Apart il gruppo è riuscito a perfezionarsi ancora di più, sfruttando al meglio la potenza di calcolo della console per dare vita non solo a un’avventura visivamente splendida, ma senza praticamente nessuna sbavatura concreta sul lato tecnico.
Marvel’s Spider-Man 2 segna un ulteriore progresso dello studio californiano, che riesce a sfruttare in maniera ancora più convincente le caratteristiche di PS5.
A colpire è soprattutto l’eccezionale fluidità che permea tutta la produzione: il nuovo episodio della serie si presenta enorme in termini di contenuti da muovere, eppure su schermo tutto dimostra di funzionare in maniera eccezionale e senza alcun tipo di sbavatura nemmeno nelle situazioni più dense in termini di elementi su schermo, quando si è circondati da tantissimi passanti o da interi gruppi di nemici, ed anche dondolarsi a tutta velocità tra un grattacielo e l’altro non è mai stato così fluido prima d’ora, dimostrandosi ancora una volta un piacere talmente soddisfacente da quasi far dimenticare della presenza del fast travel (da sbloccare in ogni quartiere completando un poco alla volta le attività secondarie disponibili). E comunque è proprio il viaggio rapido a lasciare di stucco per l’incredibile immediatezza con il quale si verifica, senza praticamente l’ombra di un caricamento e letteralmente in tempo reale tenendo premuto il tasto specifico.
E’ da dettagli come questi che si vede l’enorme impegno, progresso e dedizione di Insomniac nella sua ultima fatica, che offre tra l’altro modelli poligonali eccezionali per dettagli e animazioni, una regia dei filmati che ha poco da invidiare ai migliori film Marvel, ed effetti d’illuminazione ed ombre più realistici che mai. La città di New York resta ancora una volta lo stesso splendore già visto nei giochi precedenti, e anzi siamo forse davanti alla sua rappresentazione videoludica più viva e realistica mai concepita: esplorare nel dettaglio tutti i suoi quartieri, da quelli già visti nei predecessori fino ai nuovi aggiunti in questo episodio, è decisamente un piacere grazie anche alle tante attività da affrontare e segreti da scoprire, senza dimenticare gli immancabili easter egg che mandano in estasi i fan.
Giocare Marvel’s Spider-Man 2 in modalità Performance rende il tutto ancora più esaltante grazie ai 60fps praticamente stabili, ma chi ha modo di sfruttare al meglio la modalità Qualità dovrebbe assolutamente dargli una chance, considerata l’eccezionale qualità visiva raggiunta da Insomniac, che ha compiuto ulteriori passi avanti dopo il già pregevole Ratchet & Clank: Rift Apart.
Che dire poi dell’accompagnamento audio? Anche stavolta siamo davanti a un lavoro certosino in ottica doppiaggio, non solo in lingua originale ma che brilla anche in lingua italiana grazie a una recitazione fatta con impegno e professionalità. Le musiche di sottofondo replicano il tipico stile eroistico che ci si aspetta da un’avventura di Spider-Man, fatta di battaglie epiche, situazioni spettacolari e grandi responsabilità: la nuova main theme è un piacere per l’udito, così come ogni sottofondo si rivela appropriato all’evoluzione degli eventi o al combattimento in corso dando un tocco di atmosfera e coinvolgimento in più.
In ottica audiovisiva, dunque, Marvel’s Spider-Man 2 si rivela di altissimo livello, confermando ancora una volta Insomniac Games tra i migliori team in forza ai PlayStation Studios.



ESSERE MIGLIORI, INSIEME

L’essenza del personaggio di Spider-Man attraverso ogni media, non importa se cartaceo, cinematografico o videoludico, si è sempre basata su una filosofia ben precisa, sulla carta apparentemente semplice ma all’atto pratico molto più profonda: crescere e maturare passo dopo passo, migliorarsi sempre di più, fare tesoro dell’esperienza accumulata per raggiungere unl’illuminazione morale ben definita. “Da un grande potere, derivano grandi responsabilità”, diceva lo zio Ben a un giovane Peter Parker. È un motto che adesso Insomniac Games ha fatto proprio. Lo studio californiano è ripartito da quanto fatto con i due precedenti Marvel’s Spider-Man, godibili seppur imperfetti, per crescere ancora di più come creatori ed artisti, facendo tesoro della grande esperienza accumulata in anni di importanti esperienza e facendo propria in maniera ancora più decisa la responsabilità di essere da sempre uno dei team più importanti in forza ai PlayStation Studios, forse il più prolifico parlando degli anni più recenti.
Insomniac Games ha interiorizzato tutti questi aspetti, ed risultato finale è ora sotto gli occhi di tutti: non solo Marvel’s Spider-Man 2 si può forse considerare il miglior videogioco incentrato sull’iconico supereroe Marvel, ma è in generale una delle migliori produzioni realizzate dalla storica compagnia che da ormai un trentennio intrattiene i giocatori di tutto il mondo.
Ripartendo dalle fondamenta gettate dai predecessori, Marvel’s Spider-Man 2 dimostra di essere un prodotto migliore un po’ in ogni aspetto, da quello narrativo a quello strettamente ludico, passando per un comparto audiovisivo che si impone tra i migliori fin qui proposti da PS5. E ci riesce senza stravolgere chissà cosa della sua formula ludica: semplicemente, prende tutto quanto visto negli altri due giochi e lo ritocca con attenzione perfezionandolo ulteriormente, riuscendo così a limare alcuni difetti del passato per presentarsi oggi in una forma più smagliante ed efficace.
La possibilità di contare su due protagonisti, Peter e Miles, ben distinti in termini di abilità permette al gameplay di rivelarsi molto più vario e stratificato, aiutato anche da una maggior varietà di tecniche a disposizione, tipologie di nemici da affrontare e Boss Fight ottimamente strutturate.
E sebbene la mappa di New York a disposizione sia ora decisamente più ampia grazie all’aggiunta di interi nuovi quartieri, l’esclusiva Sony prova ad offrire un’esperienza open world più “contenuta” e che va maggiormente dritta al sodo senza perdersi in troppi fronzoli. Non che i contenuti secondari non manchino, anzi sono ancora più abbondanti e variegati, tuttavia la loro presenza è più ragionata rispetto agli standard di altre produzioni a mondo aperto e riesce a dare più caratterizzazione alla realtà che ci circonda, che appare più viva e credibile che mai.
Ciò è stato possibile grazie anche ad una direzione tecnica di assoluto spessore e che lascia spazio a ben poche sbavature, consegnandoci al contrario la miglior rappresentazione videoludica mai vista per la Grande Mela. Al forte impatto visivo si aggiunge anche quello sonoro, sorretto ancora una volta da un doppiaggio superlativo (anche in italiano) e un accompagnamento musicale perfettamente appropriato con le atmosfere dell’avventura. Anche la storia si dimostra ancora più piacevole: chiaro, lo stile resta sempre quello tipico di un’avventura targata Marvel e può rivelarsi anche piuttosto prevedibile in più occasioni, ma in termini di regia e sceneggiatura ci siamo e chi ama questo tipo di racconti si sentirà senza dubbio soddisfatto da quanto messo in piedi da Insomniac.
I margini di miglioramento ci sarebbero ancora, da una IA che potrebbe essere ancora più sveglia ai livelli con MJ che continuano a non rivelarsi un reale valore aggiunto, mentre non tutte le attività secondarie sono esattamente brillanti. Ma prendendo l’esperienza nel suo insieme, Marvel’s Spider-Man 2 dimostra tutto l’impegno e la dedizione di Insomniac nel volersi migliorare sempre di più, un poco alla volta, proprio come gli stessi protagonisti della sua avventura. Quest’opera fa ben sperare per il futuro, un futuro nel quale l’augurio è che la celebre software house prosegua ancora su questa strada, diventando sempre più grande. Sempre migliore.

VOTO FINALE : 8.5

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