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Unicorn Overlord, Recensione di ChrisMuccio

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view post Posted on 27/3/2024, 19:29
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UNICORN OVERLORD



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CASA: ATLUS
SVILUPPATORE: VANILLAWARE
GENERE: RPG TATTICO
GIOCATORI: 1

GLI RPG TATTICI SECONDO VANILLAWARE


Gioco dopo gioco, Vanillaware si è ritagliata il suo spazio nel cuore degli appassionati. Le sue opere magari non sono pensate per un pubblico di massa, ma sono create con cuore e passione al punto che anche nei casi in cui non si raggiunge l’eccellenza non si rimane comunque indifferenti. Ma Vanillaware ha dimostrato a più riprese di quanto grande sia il suo talento lasciando un segno non indifferente del suo passaggio: nomi come GrimGrimoire, Odin Sphere, Muramasa: The Demon Blade, Dragon’s Crown e 13 Sentinels: Aegis Rim giusto per farne alcuni sono lì a ricordarci perché il piccolo studio nipponico di Osaka fondato nel lontano 2002 da George Kamitani è una garanzia di qualità ed ogni suo annuncio riesce subito ad attirare l’attenzione dei fan.
E non è certo andata diversamente al Nintendo Direct del 14 settembre 2023, evento in cui Vanillaware ha alzato il sipario sul suo prossimo progetto di punta: Unicorn Overlord, un RPG Tattico di stampo fantasy che sin da subito si è posto come obiettivo quello di imporsi tra i migliori esponenti del suo genere di appartenenza. E per riuscirci si sarebbe presentato con un gameplay ancora più ricco, complesso e stratificato rispetto a quanto offerto da altri esponenti dei giochi di ruolo strategici.
Nel marzo del 2024 le promesse e le ambizioni si sono concretizzate a tutti gli effetti: Unicorn Overlord è l’ennesima perla di Vanillaware che non può assolutamente mancare nella collezione di un appassionato di RPG Tattici e, più in generale, di videogiochi.

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FERVITH, UN CONTINENTE DILANIATO

Unicorn Overlord è ambientato nel continente di Fevrith, dimora del Regno di Cornia e dei confinanti Regni di Drakenhold, Elheim, Bastorias ed Albion. Un giorno, il generale Valmore di Cornia guida una ribellione contro la regina Ilenia, con gran parte dell’esercito al suo servizio e pronto a sconfiggere la regnante. Con la battaglia che potrebbe rivelarsi fatale e il destino del Regno in bilico, Ilenia ordina al suo fedele servitore, il cavaliere Josef, di fuggire da Cornia assieme a suo figlio, il principe Alain, ed all’Anello dell’Unicorno, simbolo del Regno di Cornia. Josef esegue gli ordini della regina portando via il giovanissimo Alain, mentre Ilenia va incontro alla sconfitta per mano di Valmore.
Dieci anni dopo, l’intero Fervith è finito sotto il controllo di Valmore, ora noto come Galerius ed alla guida dell’Impero di Zenoira, che nel corso del tempo ha sottomesso al proprio volere tutti i Regni confinanti portandoli alla rovina. Cresciuto nascosto dalle insidie dell’Impero nella remota Isola di Palevia, Alain è diventato un abile combattente sotto la guida del mentore Josef e, assieme alla sacerdotessa Scarlett, arriva per lui il momento di farsi avanti e vendicare la madre: il ragazzo prende dunque le redini dell’Esercito della Liberazione, un gruppo di ribelli pronto a scontrarsi con Zenoria nel tentativo di porre fine alla loro tirannia attraverso tutti i regni.
E nel primo assalto alle roccaforti nemiche, Alain fa un’incredibile scoperta: l’Anello dell’Unicorno in suo possesso ha il potere di dissipare il controllo mentale esercitato da Galerius su numerosi soldati valorosi, permettendo loro di liberarsi dalla sua morsa e riprendere coscienza della propria personalità e scopo. Radunando così un numero sempre più ampio di seguaci, Alain si prepara a liberare le città ed i villaggi di tutti i regni nel tentativo di diventare forte abbastanza da sconfiggere Galerius una volta per tutte. Ma il suo nemico giurato non sta certo immobile e, anzi, ha già messo in moto oscuri piani che rafforzeranno ancora di più la sua presa mortale sul Fevrith, sostenuto da sinistri individui che agiscono nell’ombra.
La base narrativa di Unicorn Overlord è invero piuttosto classica: una storia di ribellione e liberazione contro un tiranno che ha soggiogato il mondo, con l’eroe di turno che diventa un poco alla volta sempre più potente e pronto all’epica battaglia finale contro il suo nemico. È uno schema che l’opera Vanillaware segue in maniera tradizionale, senza ricorrere a chissà quali colpi di scena e senza mettere troppo in risalto la trama, che prosegue in maniera lineare non disdegnando in ogni caso alcuni momenti di puro coinvolgimento.
Non inganni infatti quest’impostazione, in quanto Unicorn Overlord ha tutto ciò che serve per farsi seguire con curiosità ed attenzione nel racconto che offre ai giocatori. A rendere il tutto più appassionante, infatti, ci pensa una scrittura dei dialoghi brillante e una caratterizzazione dei personaggi perfettamente riuscita: anche quei personaggi che hanno un ruolo minore e di semplice contorno godono di una personalità ben definita che li rende unici ed accattivanti, mentre ciascun antagonista principale o secondario ha tutto ciò che serve per non apparire mai banale ma, al contrario, con un senso ben preciso che dà ancora più profondità al viaggio di liberazione intrapreso dal principe Alain.
Occasionalmente è anche possibile imbattersi in alcune scelte morali volte a decidere la sorte di determinati personaggi, andando a modificare sensibilmente l’evoluzione di determinati eventi. Il gioco in ogni caso segue una narrativa lineare e ben definita per tutta la sua durata, lasciando però spazio a finali multipli legati alle ultime azioni compiute prima del gran finale. Un epilogo che tra l’altro sa regalare soddisfazioni, degno coronamento di tutti gli sforzi compiuti lungo il cammino.
Pertanto sì, pur senza avere premesse originali e seguendo lo schema di altri RPG tattici visti nel corso del tempo, quanto raccontato da Unicorn Overlord ha tutto ciò che serve per farsi apprezzare dall’inizio alla fine.

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PROFONDITA’ INFINITA

Dove Unicorn Overlord brilla per davvero è tuttavia nel suo comparto ludico: raramente si è visto un RPG Tattico con una simile profondità e con così tante opportunità di strategia, esecuzione e personalizzazione. Questo perché la produzione Atlus punta forte su gruppi di Unità, composte da più personaggi e non da singole figure come si vede ad esempio nei vari Fire Emblem di Nintendo o nei Final Fantasy Tactics giusto per citare un paio di nomi. Avanzando nel gioco un poco alla volta, il giocatore può comporre fino a un massimo di 10 unità e ciascuna di essere fino a un totale di cinque membri, lasciando in ogni caso la libertà di decidere come impostarle: volendo, per dire, un’Unità potrebbe anche essere composta da un singolo individuo, pur trattandosi di una pratica totalmente sconsigliata data la natura “a squadre” dell’azione.
Il valore strategico di Unicorn Overlord parte proprio da qui, ossia da come componiamo i vari gruppi tenendo conto delle classi a disposizione, dei loro punti forti e deboli e soprattutto del loro posizionamento all’interno della scacchiera su cui si poggia ciascuna Unità. Quest’ultimo dettaglio non è assolutamente da trascurare e, anzi, molto spesso può fare la differenza: a seconda di quali personaggi si posizionano in prima o seconda fila, a seconda anche di come vengono allineate tra loro le classi, un’Unità può essere più o meno efficace contro i nemici, massimizzando i danni così come le necessarie cure a confronto in corso. Logico, bisogna tenere conto anche delle Unità nemiche e della loro formazione per capire chi è meglio schierare in battaglia e mandare avanti, assicurandoci di massimizzare le loro probabilità di successo durante uno scontro diretto. Fortunatamente la disposizione delle singole truppe all’interno di un gruppo può essere modificata a piacimento in qualunque momento durante uno scontro, e spesso così facendo è possibile migliorare ulteriormente la nostra offensiva e difensiva portando a casa il miglior risultato. Non è invece possibile modificare la composizione delle Unità, che può essere svolto unicamente nell’overworld.
Da tenere inoltre presente un altro dettaglio: i combattimenti si svolgono in maniera automatica, mostrandoci l’esito delle nostre pianificazioni e delle strategie adottate su chi mandare avanti. La simulazione dello scontro ci permette di studiare meglio la nostra eventuale avanzata successiva, oppure in caso contrario può essere saltata direttamente, in ogni caso al termine di ogni confronto si ricevono i punti esperienza necessari per far crescere sempre di più i nostri singoli eroi, rafforzando di conseguenza le Unità di cui fanno parte.
Considerato appunto che tutto si decide attraverso i menù di gioco e non nel combattimento vero e proprio, si passerà moltissimo tempo nella gestione del nostro esercito tra armi, scudi ed accessori da equipaggiare oltre ad abilità attive e passive da impostare. Qui emerge forse l’unico aspetto di Unicorn Overlord che potrebbe risultare pesante a più di un giocatore: il dover passare molto tempo tra i menù di gioco per perfezionare continuamente ognuna delle Unità a disposizione ed i tantissimi personaggi che un poco alla volta recluteremo nel nostro esercito, che diverranno ben presto numerosi a decine. Ciò potrebbe spezzare non poco il ritmo dell’azione, in particolare giocando ai maggiori livelli di difficoltà, e non è da escludere che le scelte da noi compiute alla fine non si rivelino efficaci a sufficienza per superare la battaglia di turno costringendoci così a passare altro tempo ancora nella personalizzazione.
Ma se riuscite a chiudere un occhio su questo aspetto, vi renderete conto che Unicor Overlord saprà ripagare totalmente la vostra pazienza grazie ai suoi tatticismi e la sua profondità come ben pochi altri RPG Tattici hanno offerto nel corso del tempo. Che poi non si riduce tutto al solo confronto diretto: spendendo i Punti Valore accumulati (e ricaricabili nel corso dello scontro compiendo determinate azioni) è possibile fare ricorso ad abilità secondarie sia attive che passive in grado di avvantaggiarci ulteriormente sul campo da guerra, senza poi dimenticare la possibilità che le nostre Unità si facciano da supporto a vicenda a seconda delle interazioni ambientali e dei posizionamenti effettuati lungo lo scenario.

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Lo scopo di ogni battaglia non è soltanto conquistare la base nemica, ma anche prendere il contro delle postazioni circostanti in modo così da aumentare i propri Punti Valore e al tempo stesso avere più punti attraverso i quali schierare le nostre truppe, portandoci sempre più vantaggi. Certo, bisogna tenere anche sotto controllo la stamina delle Unità che, se ridotta a zero (oppure in caso si esca sconfitti da un confronto), li costringe a stare immobili per un determinato lasso di tempo fino a quando non recuperano le energie. I singoli membri delle unità possono essere inoltre sconfitti indebolendo tutto il gruppo, ma se non altro non c’è alcun permadeath e si può dunque “resuscitare” i compagni esausti con oggetti curativi e poteri passivi.
Completare con successo ogni missione principale e secondaria comporta inoltre ricevere un tot di Medaglie come ricompensa: si tratta di una delle valute più importanti del gioco, in quanto ci permette non solo di ampliare le Unità totali o le loro dimensioni, ma anche di promuovere le classi base al livello successivo rendendole dunque ancora più potenti. Le Medaglie servono inoltre per reclutare mercenari extra nel nostro esercito, affiancandoli così ai personaggi principali che incontreremo nel corso della storia principale oppure completando le più importanti attività collaterali. Tutte queste azioni si possono svolgere solo negli accampamenti sparsi lungo la mappa, ma non preoccupatevi: sono assai numerosi in ogni regione.
Unicorn Overlord non è solo epiche battaglie, ma ci mette a disposizione anche un vasto continente da esplorare in ogni suo angolo, alla ricerca non solo di tantissimi segreti ed attività minori, ma anche di un gran quantitativo di risorse necessario per ricostruire i numerosi villaggi, roccaforti, porti e città che abbiamo liberato dalla morsa di Zenoira. Ricostruire il mondo in rovina del Fervith non è un aspetto da sottovalutare, in quanto ci consente di accedere ad ulteriori risorse preziose presso i centri abitati (che mettono sempre a disposizione mercanti dai quali spendere l’oro accumulato in cambio di armi, equipaggiamenti, risorse e cure), così come a funzioni extra tra taverne dove rafforzare i legami tra i nostri personaggi o imbarcazioni per raggiungere spiagge e scenari remoti necessari per proseguire la storia o determinate quest secondarie.
Girovagare per il mondo di gioco è un vero piacere considerate le tante scoperte che si possono fare, e non manca nemmeno l’occasione di incappare in qualche scaramuccia secondaria con le truppe Zenoirane che presidiano le varie aree, dando così ancora più dinamicità allo scenario che ci circonda.
Di fronte a così tanti dettagli inizialmente ci si potrebbe sentire un attimo smarriti, ma basta davvero poco per farci l’abitudine, prenderci la mano e rendersi conto di quanto questo enorme mix di dettagli e meccaniche rendono Unicorn Overlord un gioco unico nel panorama degli RPG Tattici, uno che si impone fino a divenire un nuovo paradigma nel suo genere di appartenenza. La complessità estremamente stimolante del gameplay, le sue mappe eccezionali, le infinite combinazioni che si possono creare con i soldati a disposizione e il grado di sfida coinvolgente e bilanciato a qualunque livello di difficoltà (chi vuole godersi uno strategico più rilassante e chi invece vuole mettere duramente alla prova le sue abilità tattiche troverà qui le sue soddisfazioni) sono tutti gli ingredienti alla base di una produzione epica ed assolutamente imperdibile per chiunque ami il genere. Unicor Overlord è talmente bello ed appassionante che non ci si accorge nemmeno di tutte le ore che passano, toccando anche la cinquantina per chi vuole finire a fondo tutte le attività offerte dall’opera oltre alla trama principale.
Di fronte a così tanta profondità si chiude un occhio sui lunghi tempi passati nei menù, così come sulla lunghezza talvolta eccessiva di alcuni livelli: Unicorn Overlord sovrasta i suoi pochissimi limiti con qualità in abbondanza quanto basta per restare a bocca aperta.

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ANIMAZIONI IPNOTICHE

A Vanillaware non bastava però stupire con le meraviglie ludiche messe a punto per Unicorn Overlord, nuovo paradigma degli RPG Tattici. L’avventura dell’Esercito della Liberazione è anche un autentico spettacolo audiovisivo di quelli che tolgono il fiato, capaci di soddisfare appieno i sensi di vista e udito con composizioni brillanti e genuine.
Già la sola direzione artistica è sufficiente per lasciare a bocca aperta: graziato da un 2D allo stato dell’arte, Unicorn Overlord stupisce con sfondi che sembrano veri e propri quadri esposti in un museo dei lusso, mentre la caratterizzazione visiva di ciascuna unità stupisce non solo per la grande cura nei dettagli e la varietà estetica, ma soprattutto per le magistrali animazioni che prendono vita su schermo (le battaglie sono davvero ipnotiche nei loro svolgimenti), di una fluidità che fa quasi commuovere per quanto sinuosa ed impeccabile si dimostra in movimento. Tutto scorre in maniera impeccabile e senza la minima sbavatura durante la simulazione dei combattimenti e l’esecuzione delle cutscenes, con Vanillaware che ha dunque confezionato un vero e proprio capolavoro visivo che non passa inosservato.
Ma anche l’overworld si dimostra una meraviglia da vedere, a partire dagli sprites di Alain e dei suoi alleati, così come degli NPC e dei nemici, nel frattempo che ci si muove attraverso il vasto continente di Fevrith che appare più concreto e credibile che mai. Oltre alla bellezza degli scenari che compongono ciascuna regione, anche la cura nei dettagli fa la differenza mettendo ad esempio in risalto la distruzione e desolazione causata dall’Esercito Zenoriano con il suo passaggio, e la successiva ristorazione della Liberazione ogni volta che si riesce a ricostruire una città o un villaggio. L’eccellenza di Unicorn Overlord passa anche da questi dettagli minori solo sulla carta ma che all’atto pratico evidenziano ancora di più quanto grande sia stato l’impegno e la dedizione dimostrati da Vanillaware nel dare anima e cuore al mondo di gioco. La mappa è vasta e piena di sorprese, ed è spettacolare vedere come non cambi in alcun modo lo scenario nel passaggio da esplorazione a combattimento, un’unicità che dona enorme fluidità all’intero scenario rendendolo ancora più speciale.
Che dire invece dell’accompagnamento sonoro? Le musiche sono un autentico spettacolo che valorizza ancora di più ogni singolo momento dell’avventura, che si tratti di partecipare a un’epica battaglia oppure esplorare da cima a fondo gli angoli di ogni regione (ognuna tra l’altro dotata dei propri brani specifici). La colonna sonora rende il nostro viaggio di liberazione ancora più coinvolgente, significativo ed appassionante, accompagnato da un doppiaggio di assoluto spessore sia in lingua giapponese che inglese. Davvero, Vanillaware non ha trascurato nessun dettaglio.



DI UNICORNI E FANCIULLE

Ormai lo sanno anche i sassi: quando Vanillaware entra in scena, possiamo stare sicuri che ogni loro opera non passerà inosservata tra gli appassionati. Potrebbero avere delle imperfezioni magari, ma di certo saprà come far parlare di sé grazie alla forte personalità che le caratterizzano.
Nel caso di Unicorn Overlord non c’è però solo personalità: siamo davanti a un autentico gioiello degli RPG Tattici e, ancora di più, a una delle migliori opere mai create dallo studio nipponico nel corso della sua ventennale carriera.
Perché Unicorn Overlord ha davvero tutto ciò che serve per fare colpo su un appassionato di giochi di ruolo strategici: ha una profondità quasi spaventosa tanto è vasta, ha una componente strategica altamente sofisticata che lascia al giocatore un’incredibile varietà di pianificazione e personalizzazione come pochissimi altri esponenti del genere hanno dimostrato nel corso del tempo, e sa conquistare con la sua difficoltà stimolante che spinge davvero a sfruttare al meglio ogni unità, ogni risorsa ed ogni personaggio a nostra disposizione.
Unicorn Overlord è un autentico calderone di idee e meccaniche vincenti, amalgamate tra loro in maniera sinuosa e naturale. Che si tratti di pianificare l’offensiva nel livello di turno o più semplicemente di esplorare da cima a fondo il mondo di gioco alla ricerca di tutti i suoi segreti e di tutte le risorse necessarie per ricostruire passo dopo passo un continente in rovina, la produzione Atlus sa sempre come rivelarsi interessante e regalare nuovi spunti con cui intrattenersi, tenendo incollati allo schermo per quella cinquantina di ore necessarie per scoprirlo in ogni sfumatura.
E si apprezza anche tutto il resto, un contorno prepara a dovere e con attenzione. Persino la storia, che poggia le sue basi su temi tradizionali e che non brilla certo per originalità, si lascia seguire con piacere grazie alla riuscita caratterizzazione di ogni personaggio e un’azzeccata scrittura dei dialoghi, mentre la direzione artistica alla base dell’opera toglie il fiato per la bellezza dei suoi sfondi e per animazioni semplicemente magistrali. Ciliegina sulla torta, un accompagnamento musicale che conquista subito il cuore con la sua colonna sonora carica d’atmosfera e coinvolgimento.
Di fronte a così tanta bellezza i pochi difetti presenti passano in secondo piano, perché sopportare il tanto tempo passato nei menù di gioco oppure la lunghezza talvolta eccessiva di alcune battaglie è un qualcosa che si può fare senza problemi di fronte alla qualità stellare della componente tattica di Unicorn Overlord, dalle possibilità sconfinate grazie alle sue tante idee ben implementate.
Se dunque siete appassionati di RPG strategici, avete trovato il vostro nuovo punto di riferimento: Unicorn Overlord saprà ricompensare ogni singola ora che gli dedicherete, valorizzando il vostro tempo e soprattutto il vostro intrattenimento.

VOTO FINALE : 9

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