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inFamous, Recensione di ChrisMuccio

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ChrisMuccio
view post Posted on 26/2/2014, 16:38




INFAMOUS




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CASA: SONY
SVILUPPATORE: SUCKER PUNCH
GENERE: ACTION/FREE-ROAMING
GIOCATORI: 1



Sucker Punch non è una SH con molte produzioni all’attivo: dopo l’esordio su Nintendo 64 con Rocket: Robot On Wheels, datato 1999, nel 2001 la casa statunitense si lega alla Sony, dando il via alla serie di Sly Raccoon, la cui trilogia otterrà grandi consensi su PlayStation 2.
Al passaggio sulla terza console casalinga di Sony, gli sviluppatori creano un’ulteriore nuova IP: trattasi di inFamous, un Action con elementi Platform e calato in un contesto in stile Free-Roaming. Un progetto molto interessante, che promette di rivelarsi una degna esclusiva per PlayStation 3.
Arrivato nel 2009, inFamous non riuscirà a rispettare appieno le aspettative. Scopriamo ora il perché.


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LA TRAMA

Cole McGrath è un semplice fattorino che vive nell’immaginaria Empire City, negli Stati Uniti, dove trascorre una vita anonima e priva di particolari sussulti. Nonostante l’affetto della sua fidanzata Trish e del suo migliore amico Zeke, il desiderio di Cole è quello di dare una grande svolta alla sua esistenza. E quella svolta tanto a lungo cercata alla fine si materializza, seppur in maniera imprevedibile e devastante: un giorno, Cole si ritrova a dover consegnare un pacco, un normalissimo incarico di routine, quando improvvisamente il suo capo gli ordina di aprire il pacco che stava trasportando. Al suo interno era contenuta una misteriosa sfera luminescente che scatena in un istante un immenso potere che distrugge all’istante interi quartieri di Empire City, mietendo innumerevoli vittime.
Miracolosamente, Cole riesce a sopravvivere, ed ancora stordito dalla violenta esplosione, comincia a guardarsi intorno nel tentativo di capire come abbandonare la zona. Improvvisamente, alcuni fulmini gli cadranno addosso, facendo entrare in coma per qualche giorno.
Al suo risveglio è tutto cambiato. Dopo l’esplosione, Empire City è stata messa in quarantena dal governo americano, completamente isolata dal resto del mondo, ed in balia dei gruppi criminali che prendono il sopravvento mettendo a ferro e fuoco la città e rendendo ancora più problematica la vita in città, divenuta una vera e proprio lotta per la sopravvivenza. Ma il cambiamento ancora più grande riguarda Cole stesso, ora dotato di grandi poteri elettrici ed un’agilità notevolmente aumentata, che lo hanno reso un essere sovraumano.
Come se tutto questo già non fosse abbastanza, McGrath viene anche accusato, tramite un video, di essere la causa della rovina di Empire City, in quanto colpevole di aver scatenato l’esplosione. Cole si ritrova dunque contro l’intera popolazione, e persino la sua ragazza Trish lo lascia, in quanto sua sorella è rimasta vittima della catastrofe, addossando dunque al suo ex-ragazzo la colpa di quanto accaduto.
Data la situazione problematica, Cole e Zeke prendono la decisione di abbandonare la città, cosa che si rivelerà tuttavia impossibile, dato che le forze militari hanno completamente bloccato le uscite di Empire City, sparando a vista contro tutti coloro che tenteranno di abbandonare il luogo. Dopo uno scontro con le forze dell’ordine, Cole viene infine contattato da una certa Moya, un’agente dell’FBI che propone un accordo al protagonista: lei gli permetterà di uscire dalla città a patto che riesca a ritrovare suo marito John, rimasto intrappolato all’interno della città ed apparentemente figura chiave di tutti gli avvenimenti. Non avendo altra scelta, Cole accetta l’incarico, iniziando a setacciare la città in cerca di John. Ben presto colliderà con un’altra pericolosa organizzazione, quella dei Primogeniti, alla ricerca della Raggio-Sfera, precisamente l’ordigno trasportato e poi attivato da Cole che ha causato il disastro.
McGrath potrà contare sui suoi nuovi poteri per farsi strada attraverso la pericolosa città. Ma questi poteri possono essere utilizzati in svariati modi: Cole potrebbe usarli a fin di bene, aiutando i bisognosi e difendendoli dai soprusi dei criminali, ottenendo il rispetto e la fiducia del popolo…oppure potrebbe dare sfogo ai suoi istinti animaleschi, usandoli unicamente per i suoi scopi, anche quelli illeciti, divenendo egli stesso la più grande minaccia di Empire City. A lui spetta usarli come ritiene più opportuno, tenendo tuttavia presente che ogni decisione ha una conseguenza, e non sempre positiva.
E’ proprio questa caratteristica a rivelarsi un cardine del comparto narrativo(ma anche di quello ludico), ossia la possibilità di agire comportandosi da Eroi o da Infami. Sebbene va sottolineato il fatto che la trama segue un suo corso ben definitivo e privo di bivi fondamentali, l’evolversi di alcune vicende, cosi come anche alcuni dialoghi, si presentano diversi a seconda di come il nostro Cole si pone, se non atteggiamenti buonisti o malvagi, che cambieranno il modo in cui viene percepito sia dagli altri personaggi principali, sia dalla popolazione di Empire City. Un esempio: con un atteggiamento da Eroe, la folla ci inciterà e sosterrà al nostro passaggio con elogi e complimenti, prova del fatto che vedono in Cole il loro protettore, mentre viceversa, un atteggiamento negativo e pericoloso aumenterà esponenzialmente l’ostilità dei cittadini nei nostri confronti, insultandoci ed in alcuni casi anche aggredendoci. Altro esempio: la nostra ex-ragazza Trish potrebbe riavvicinarsi a noi se le diamo prova delle nostre buone intenzioni aiutando il prossimo, o viceversa potrebbe disprezzarci ancora di più a causa delle nostre azioni malvagie tutte a danno del prossimo. In alcuni momenti della storia, inoltre, ci ritroveremo a dover prendere delle decisioni che influenzeranno ulteriormente il nostro Karma, portandoci anche eventuali vantaggi o svantaggi; queste scelte, a conti fatti, hanno minime influenze sul comparto narrativo, anche se porteranno ad un diverso epilogo della vicenda. Un caratteristica che resta comunque interessante, e forse proprio per questo si poteva osare ancora di più, magari rendendo ancora più incisive le nostre scelte e portando a sviluppi alternativi più importanti.
Per quanto riguarda la storia in sé, essa si rivela discretamente gestita: a fronte di una prima fase in realtà priva di particolari sussulti, nella seconda metà dell’avventura la trama si farà più intricata, misteriosa e coinvolgente, fino ad arrivare ad un finale ottimamente gestito grazie ad un tanto sorprendente quanto sensato colpo di scena finale, concludendo al meglio la vicenda e lasciando aperta una porta per il sequel(che si materializzerà un paio d’anni dopo). Si poteva invece fare qualcosa di più per la caratterizzazione dei personaggi: pur non risultando anonimi, i vari “componenti del cast” appaiono piuttosto stereotipati ed incapaci di regalare particolari sorprese od emozioni. Il discorso si può estendere anche al protagonista Cole, da un lato il personaggio più complesso per via anche del suo continuo bilico tra il bene ed il male, dall’altro però non in grado di mostrare un innato carisma.
Infine, la narrazione avviene sia tramite alcune cutscenes in realtà non particolare curate, sia tramite diverse tavole in stile Graphic Novel, queste al contrario ottimamente disegnate e con uno stile accattivante.


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IL GIOCO

Dal punto di vista ludico, il cuore pulsante di inFamous è rappresentato dall’esplorazione e dai combattimenti a suon di poteri elettrici, oltre a qualche scazzottata con i nemici di turno, il tutto calato in un contesto tipicamente Sandbox. Infatti, per attivare le varie missioni principali e secondarie o trovare i vari collezionabili, sarà necessario andare da un punto all’altro della mappa, suddivisa in tre isole dalle discrete dimensioni; durante il tragitto potrebbe anche succedere di venire aggrediti dai gruppi criminali che impazzano per le strade, garantendo un’azione più o meno continua.
Per combattere le ostilità oppure attivare determinati interruttori, Cole potrà contare su diversi poteri tutti incentrati sul tuono, che vanno da piccole ma costanti scariche elettriche che verranno scaricate sul bersaglio proprio come se si stesse impugnando una pistola semi-automatica, fino ad arrivare alla possibilità di poter richiamare vere e proprie tempeste di fulmini, senza poi dimenticarci della possibilità di poter lanciare delle "granate esplosive” o la capacità di fluttuare in aria e creare uno scudo per difendersi dai proiettili delle armi avversarie.
Il nostro personaggio può anche contare su una notevole agilità, che non solo gli permetterà di eseguire veloci capriole utili per evitare di subire danni da parte dell’offensiva nemica, ma anche di scalare quasi ogni edificio ed elemento dello scenario neanche fosse il protagonista di un Assassin’s Creed. A dire il vero, le scalate non sono impeccabili: gli sviluppatori hanno fatto in modo che Cole si potesse aggrappare su ogni appiglio anche in maniera automatica, cosa che dunque potrebbe comportare alcune noie nel momento in cui siamo intenzionati a saltare o scendere altrove, pratica sulla carta semplicissima ma qui resa a tratti macchinosa proprio per il fatto che il nostro protagonista possa aggrapparsi ad ogni appiglio anche senza il nostro “consenso”: per esempio, non saranno poche le volte che, magari durante una missione a tempo, il protagonista si aggrappa automaticamente ad una sporgenza quando invece noi lo avevamo indirizzato altrove, rischiando di farci prendere tempo prezioso. Non si tratta di un aspetto particolarmente grave, ma indubbiamente in un titolo dove le scalate hanno un ruolo primario e costante sarebbe stato il caso di rendere il tutto fluido ed efficiente evitando queste macchinosità.
Il problema più grosso della produzione, semmai, è rappresentato da una qualità delle missioni piuttosto altalenante, sia per quanto riguarda quelle principali, sia quelle secondarie. Troppo spesso vediamo alternarsi incarichi particolarmente ispirati e missioni ottimamente disegnate ad altre invece anonime ed a tratti pure noiose per quanto poco varie o incapaci di proporre spunti interessanti. Tali missioni si presentano specialmente nella prima metà dell’avventura; nella seconda la situazione va migliorando, ma continua a non mostrare una regolare costanza qualitativa, con troppi alti e bassi. A fronte di missioni dove saremo spinti a dover utilizzare ogni nostro potere e dove l’offensiva nemica si farà decisamente ostile al punto da regalare anche grandi momenti di sfida impegnativa, ce ne saranno altre fin troppo semplici ed elementari che richiedono giusto l’esecuzione di un paio di azioni e poco più, senza offrire nulla di stimolante. Di certo la scarsa varietà dei nemici(a conti fatti affronteremo giusto alcuni gruppi criminali con armamentari sensibilmente diversi, e poche Boss Fight nemmeno troppo ispirate) e la loro I.A. non particolarmente brillante non aiuta di certo a rendere il tutto ancora più appagante, ma se non altro sul secondo problema si può chiudere un occhio in quei momenti di massima “bolgia” dove i nemici si faranno in tanti e la loro azione martellante ed incessante, regalando momenti impegnativi e soddisfacenti, come accennato poco prima.
C’è anche la possibilità di poter sfruttare l’ambiente circostante: essendo divenuto una “lampadina ambulante”, Cole avrà costantemente bisogno di elettricità per ricaricare le sue energie vitali oppure per recuperare i suoi poteri elettrici, e potrà fare ciò assorbendo energia elettrica da lampioni, automobili e macchinari vari; negli scontri per le strade potrà anche far saltare in aria le macchine parcheggiate o in movimento per arrecare ulteriori danni ai nemici, mentre al contrario dovrà assolutamente tenersi lontano dall’acqua, cosa ovvia dati i suoi poteri elettrici che rischierebbero di friggerlo a contatto con l’acqua.
Come già accennato nel paragrafo narrativo, inoltre, anche il Karma influenzerà in qualche modo le nostre possibilità: a seconda di quale via abbiamo deciso di percorrere, avremo a disposizione determinati poteri da sbloccare con i punti accumulati completando le varie missioni, raccogliendo i collezionabili o eseguendo determinate uccisioni. Per poter attivare ogni abilità, oltre a completare le missioni ambientate nelle fogne che abilitano alcuni poteri, sarà necessario continuare ad aumentare la nostra reputazione in senso buono o malvagio, fino a raggiungere il grado di Eroe o Infame; è ovviamente chiaro che, qualora decidessimo di seguire la via dell’Eroe, non potremmo sbloccare i poteri da Infame, e viceversa.
Ci sono ulteriori azioni minori che possono ulteriormente caratterizzare il protagonista: di fronte ad un nemico stordito, potremmo decidere se incatenarlo con i nostri poteri in modo cosi da lasciarlo comunque in vita ma alla mercè delle forze dell’ordine(azione eroica), oppure potremmo “biodrenarlo”, ossia risucchiare le sue ultime energie vitali per ricaricare quelle di Cole, uccidendo il malcapitato(azione malvagia); quest’ultima azione può essere eseguita anche sui passanti moribondi, che però potrebbero anche essere curati dai nostri poteri, ritornando in piena salute(azione eroica)…altrimenti c’è sempre la possibilità di poterli incatenare, non ottenendo però i consensi del popolo!
Il Karma influenza anche le missioni secondarie che potremo affrontare: infatti, ci sono una quindicina di missioni per ciascun schieramento, e completando una missione “buona”, bloccheremo una missione “malvagia” o viceversa, non potendo più affrontarla. Tali missioni sono molto utili per spingere ulteriormente il nostro orientamento karmico verso il massimo risultato.
Presenti anche parecchi incarichi secondari che prescindono dal karma, potendo affrontarle liberamente. Il lato positivo di tutti questi incarichi è che sono presenti in grandi quantità in ognuna delle tre isole che compongono Empire City, che una volta completate libereranno una piccola zona dalla presenza dei criminali; il rovescio della medaglia è purtroppo rappresentato da una evidente ripetitività di questi incarichi, che renderanno tali missioni ben presto monotone e ripetitive, proprio a causa del loro elevato numero.
Per quanto riguarda la Longevità, completare l’avventura principale non richiederà troppo tempo, essendo completabile in una decina di ore circa; il gran numero di missioni secondarie, cosi come anche i numerosi collezionabili(i Frammenti dell’Esplosione che, oltre ad essere presenti a centinaia, aumentano la quantità di energia che potremo accumulare, e le Antenne, dove trovare alcune registrazioni di John che sveleranno interessanti retroscena sulla Trama), contribuiscono a rendere l’avventura molto più duratura, senza poi dimenticarci della possibilità di poter rigiocare il titolo seguendo l’altro orientamento karmico. Di certo, però, qualche ora principale in più non avrebbe guastato.
Nel complesso, inFamous non è un titolo malvagio, ma presenta alti e bassi in praticamente in ogni singolo aspetto, tenendolo costantemente in bilico tra la mediocrità e l’eccellenza, e rendendolo incapace di potersi dimostrare una produzione davvero degna di nota. Considerato che il titolo poteva(e doveva) rivelarsi un’esclusiva di peso per PlayStation 3, questo risultato finale è assai deludente, considerato anche il grande potenziale del titolo e soprattutto della sua caratteristica fondamentale, il Karma.


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ATMOSFERA

Come stile, inFamous è particolarmente vicino ai classici fumetti e film basati su supereroi e superpoteri, presentando diversi punti in comune a queste opere per quanto riguarda la caratterizzazione estetica dell’ambientazione e dei vari personaggi, cosi come anche per i poteri sovraumani a disposizione di Cole. Il tutto poi ambientato in una città dove vige la più totale anarchia: gruppi criminali che hanno preso il sopravvento e forze dell’ordine che non riescono in alcun modo a far rispettare le leggi, ormai inesistenti ad Empire City, città alla quale, a questo punto, manca solamente un salvatore, oppure il suo distruttore definitivo, che si materializza nel nostro McGrath, vero e proprio “giudice” delle sorti della città. Gli amanti del genere supereroistico, dunque, potrebbero trovare ulteriori stimoli per dare una chance al titolo sviluppato da Sucker Punch, con maggiori probabilità di apprezzarlo.
Se proprio si deve muovere una critica alla realizzazione estetica, va sottolineato come Empire City non goda di particolare varietà stilistica, presentando tre isole e numerosi quartieri tutti fin troppo simili tra loro ed incapaci di offrire qualche variante in grado di spiccare all’interno di questa devastata metropoli.
Il comparto grafico non spinge al massimo le potenzialità di PS3, presentandosi non particolarmente curato e dettagliato, pieno di aliasing, con textures molto sfuocate dalle lunghe distanze, ed animazioni non particolarmente credibili. Non esalta la modellazione poligonale dei vari personaggi, non solo per quanto riguarda gli NPC, ma anche per i personaggi principali, mentre non mancano pure diversi problemi tecnici come bug e pop-up di diversi elementi di contorno. Talvolta, cercare di drenare il nemico malcapitato si rivelerà più una tortura che un’utilità, dato che molto spesso il nostro Cole si bloccherà sul posto nel tentativo di eseguire la sua manovrà; qualora annullassimo la mossa, non potremmo comunque più ritentare, dato che un bug bloccherà totalmente il bersaglio, considerato ancora “in attesa” di subire la mossa.
Anche il sono presenta alti e bassi: a fronte di un doppiaggio italiano davvero di pregevole fattura in ogni singolo momento, bisogna fare i conti con una colonna sonora davvero poco incisiva e che presenta(pochi) brani ben presto ripetitivi. Se non altro i vari effetti sonori legati a tuoni e fulmini sono piacevoli all’udito…


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COMMENTO FINALE

inFamous non si rivela quell'esclusiva Playstation 3 di peso che poteva e doveva essere. La prova dei Sucker Punch al loro primo gioco per PS3 non è malvagia, ma forse non è all'altezza delle aspettative e del potenziale di questo team che molte soddisfazioni aveva regalato con la trilogia di Sly Raccoon su PS2.
Il vero problema di inFamous quello di essere una produzione dalle qualità altalenanti che alterna momenti appassionanti e missioni ben strutturate a situazioni noiose e ben poco ispirate, un andamento che caratterizza l'intera avventura sin dai primi momenti di gioco.
La sensazione è di essere davanti a un prodotto realizzato quasi con il freno a mano fosse tirato, come se la voglia di osare fosse frenata dal terrore di sbagliare, preferendo invece seguire schemi più statici e senza grosse sorprese.
Note positive ci sono ed anche di gran valore: la storia è strutturata in maniera interessante e raccontata con coinvolgimento, mentre l'idea del karma è gestita nel complesso discretamente e permette anche di dare vita a diversi bivi sia ludici che narrativi che favoriscono la rigiocabilità. Per contro, arrivare ai titoli di coda non richiede troppo tempo, la prima metà del gioco non regala momenti memorabili ed esteticamente il titolo non è al top dell'ispirazione, con la città di Empire City poco allettante nella sua struttura e in ciò che offre.
Fondamentalmente non c'è nulla di pessimo nei vari aspetti del gioco, ma nemmeno qualcosa che spicca fino all'eccellenza, e ciò in un titolo che ambiva ad imporsi come esclusiva di peso non è buona cosa.
inFamous resta comunque un titolo che si lascia giocare dall'inizio alla fine con piacere, ma è meglio non caricarsi di particolari aspettative.

PREGI

- Trama Complessivamente Discreta…
- Alcune Missioni Decisamente Ben Strutturate…
- Una Gran Quantità di Missioni Secondarie…
- Alcuni Momenti di Gioco Altamente Ispirati ed Impegnativi…
- Esteticamente ha il suo Perché…
- Ottimo Doppiaggio…
- Rigiocabilità Degna di Nota…

DIFETTI

- …ma per la Caratterizzazione dei Personaggi si Poteva Fare di Più
- …altre invece Decisamente Anonime e Poco Ispirate
- …ma Ben Presto si faranno Monotone e Ripetitive
- …altri invece Fin Troppo Banali ed Elementari
- …ma la Città è Fin Troppo Uniforme e Graficamente il titolo è Arretrato
- …ma le Musiche sono Davvero Insipide
- …ma l’Avventura Principale Poteva Godere di una Maggiore Longevità

VOTO FINALE : 7

Video

Edited by ~ChrisMuccio - 1/6/2018, 22:07
 
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Ra1n
view post Posted on 26/2/2014, 17:17




Ben fatto Chris :ok:

Il classico gioco che alterna momenti piuttosto ispirati a noia allo stato puro che per quanto mi riguarda affossano anche il discorso relativo alla rigiocabilità.
Al di là di quest'ultimo punto concordo con la tua analisi, se paragoniamo inFamous alle vere grandi esclusive ecco che Cole ne esce con le ossa rotte con buona pace dei fan della serie ^_^
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 26/2/2014, 17:55




Grazie Ra1n :ok:

Grossa delusione...ancora mi ricordo quando lo attendevo con grandissima impazienza nella speranza di ritrovarmi tra le mani un Signor Gioco. Purtroppo non è andata cosi -_-
 
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view post Posted on 27/2/2014, 11:43
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Mastro Cuoco

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Ottima Recensione Chris! :ok:
Il voto direi che rappresenti a pieno ciò che esprimi in sede di recensione...un titolo con idee coraggiose che non sono state portate avanti con coraggio...
Troppa altalenanza per convincere a pieno...non capivo se questo infamous fosse un'esclusiva di buona fattura, ma passata in secondo piano...o se proprio vi fossero degli aspetti che non andavano...il mio bilancio complessivo era di 7.5, ci sono andato vicino, ma a quanto pare SP non ha avuto abbastanza coraggio per rendere la sua creatura qualcosa di più di un gioco discreto.
Vediamo cosa tireranno fuori con inFamous Second Son...la verità è che molti gridano già al miracolo senza aver visto quasi nulla....vabeh che non mi stupisco più :rolleyes:
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 27/2/2014, 13:37




Grazie f4llen :ok:

Non so come si rivelerà all'atto pratico Second Son, ma da quel poco che ho visto non mi dà l'idea di andare oltre gli standard comunque dignitosi della serie. Presto o tardi prenderò anche la PS4, quello sarà sicuramente uno dei primi titoli che rimedierò!
 
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Brook75
view post Posted on 27/2/2014, 13:47




Ottima recensione Chris ed avevo molti dubbi su questo titolo. :ok: Non è malvagio, ma ne parlano anche malissimo, da qui la mia valutazione tendente al ribasso. Non mi è mai piaciuta come saga e pensare che i Sucker Punch hanno abbandonato "Sly Cooper" per questo mi fa anche abbastanza rabbia, detto tra noi. Ma magari poi, con Second Son, si fanno perdonare... anche se ne dubito!
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 27/2/2014, 13:57




Grazie Brook, ma...

CITAZIONE
Non è malvagio, ma ne parlano anche malissimo, da qui la mia valutazione tendente al ribasso.

...se ti fossi riletto anche al volo il mio articolo su inFamous 2 avresti capito che ritengo entrambi i titoli praticamente sullo stesso livello, chi per un motivo, chi per un altro! :shifty:
 
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Brook75
view post Posted on 27/2/2014, 14:31




@Chris: mea culpa di aver letto la recensione di Infamous 2 una volta sola! :cry:
 
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Il Duka
view post Posted on 28/2/2014, 16:58




Non sono mai riuscito a finirlo, ogni tanto mi riprometto di portarlo avanti ma non ce le faccio, è troppo ripetitivo anche se ci sono alcuni buoni momenti.
Peccato, mi aspettavo davvero molto di più. Evito anche di prendere il secondo dato che più o meno pregi e difetti sono gli stessi, per ora non ho intenzione di comprare la Ps4 ma anche Second son non è che mi entusiasmi troppo!
Bella recensione :)
 
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ChrisMuccio
view post Posted on 28/2/2014, 17:15




Grazie Duka! :ok:
Fai bene a lasciar perdere il sequel se proprio non sei riuscito a digerire questo primo capitolo, proprio perchè le differenze tra i due giochi non sono cosi marcate, ed anzi, personalmente ho preferito leggermente di più questo capostipite, nonostante la delusione.
 
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9 replies since 26/2/2014, 16:38   154 views
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